Versace (Metrocity RC): AV, Statale 106 e Porto di Gioia non siano opere compensative

Il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, ha ribadito come «l’alta velocità, la Statale 106 o lo sviluppo del Porto di Gioia Tauro non possono essere considerate opere compensative, ma infrastrutture strategiche inserite nel più ampio contesto del Ponte sullo Stretto».

Per Versace, che ha replicato al ministro Matteo Salvini nel corso del seminario “Aspetti geologici e sismici nell’Area dello stretto di Messina”, organizzato dal Consiglio e dall’Ordine nazionale dei geologi, «parlare di opere compensative rischia di screditare il lavoro e la dignità di chi, da anni, lavora per lo sviluppo del territorio. Allo stesso modo, la vecchia “Società dello Stretto di Messina”, rimessa in piedi col decreto appena passato in Senato, deve necessariamente contemplare al suo interno anche le istituzioni locali».

«La strategia complessiva che interessa l’opera, infatti – ha aggiunto – ha bisogno della più ampia condivisione e partecipazione possibile che passa dal coinvolgimento dei territori, delle Regioni, delle Città Metropolitane quali enti di area vasta, delle università e degli ordini professionali così come rappresentato dalla mirabile organizzazione di questo importante seminario». «Ringrazio e saluto per questo – ha concluso il sindaco metropolitano facente funzioni – il Consiglio e l’Ordine dei Geologi, l’Università “Mediterranea” per averci dato la possibilità di partecipare ad un’occasione di confronto ed approfondimento di altissimo livello».

All’iniziativa ha preso parte anche l’assessore alla Pianificazione e all’Area Integrata dello Stretto del Comune di Reggio Calabria, Domenico Battaglia, parlando del ponte che «non può rimanere una disputa ideologica».

«Da ieri – ha sottolineato – c’è una legge che rende l’opera operativa, pur senza copertura finanziaria. E non posso che raccomandare il pieno coinvolgimento delle istituzioni del territorio a quello che è il disegno del proprio destino. Non possiamo rimanere spettatori inermi».

«Col ponte o senza ponte – ha insistito Battaglia – esiste un problema più che mai attuale relativo alla mobilità nello Stretto. Rispetto a questo, un’area integrata di oltre 1,2 milioni di abitanti non può rimanere priva di una vera e reale conurbazione se si considera, poi, l’esistenza di strutture già presenti come l’Aeroporto dello Stretto o il porto dell’Autorità di sistema. Nel recente passato, abbiamo legiferato in Consiglio regionale, costituendo la Conferenza dell’area integrata dello Stretto».

«Questa legge è ferma. L’argomento va ripreso e portato al tavolo del Ministero delle Infrastrutture – ha concluso – per garantire il pieno coinvolgimento delle comunità in quella che è un’opera che impatta con tutta una serie di finanziamenti. Dobbiamo, insomma, mettere tutto questo in rete all’interno del nuovo scenario sulla costruzione del Ponte sullo Stretto». (rrc)

I sindacati incontrano Salvini, Bombardieri (Uil): Prima del Ponte Statale 106 e alta velocità

«Siamo convinti che prima del Ponte sullo Stretto, ci sono strade e ferrovie da finire in Calabria e in Sicilia». È quanto ha detto il segretario generale di Uil, Pierpaolo Bombardieri, a margine dell’incontro svoltosi tra i sindacati e il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.

Nel corso dell’incontro, definito dal sindacalista Bombardieri «positivo», si è fatto il punto sulle infrastrutture del Paese, su tutti gli interventi più significativi e che tengono conto anche delle tratte finanziate con fondi Pnrr, sulla riforma del Codice degli appalti e sul Ponte sullo Stretto.

«Abbiamo chiesto quando dovranno essere consegnate le opere e quanta occupazione si farà. La sicurezza è fondamentale per affrontare i cantieri. Da parte nostra non c’è nessuna chiusura, anzi consideriamo lo sviluppo del Mezzogiorno una condizione fondamentale per la ripartenza del Paese ma, allo stesso tempo, siamo convinti che il miglioramento delle opere infrastrutturali viaria e ferroviarie non possa fermarsi ad Eboli», ha detto Bombardieri, accompagnato dal Segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo; il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra; il Vicesegretario generale della Cgil, Gianna Fracassi e il Segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone.

Per la Uil, infatti, la realizzazione dell’attraversamento stabile fra la Sicilia e la Calabria deve camminare di pari passo con una serie di interventi sul piano delle infrastrutture viarie e ferroviarie.

In particolare il Segretario generale della Uil ha ricordato al ministro per le Infrastrutture la carenza di risorse che sono state destinate al completamento della Strada statale 106.

Allo stato attuale, infatti, sono stati previsti investimenti per il completamento per il terzo macro lotto Roseto Capo Spulico-Sibari; 220 milioni di euro, dilazionati in sei anni, per l’ammodernamento del tratto compreso fra Catanzaro e Crotone; tre miliardi di euro in legge di bilancio, dilazionati in 15 anni, per il tratto Catanzaro-Sibari ma, allo stato attuale, manca la copertura finanziaria per la progettazione e la realizzazione del tratto Crotone-Sibari e di quello Catanzaro-Reggio Calabria.

La posizione della Uil sulla Strada statale 106 è stata chiara. Al Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini è stato chiesto di procedere in maniera organica sul finanziamento, la progettazione e la realizzazione delle opere su tutto il tratto calabrese della Strada statale 106, attraverso la predisposizione di una Legge quadro che stabilisca un finanziamento pluriennale utile alla finalizzazione dei tratti non progettati e non cantierizzati sino ad oggi.

Durante l’incontro, poi, i rappresentanti della Uil al tavolo ministeriale hanno evidenziato le proprie preoccupazioni e quelle del sindacato in riferimento al completamento del progetto dell’Alta velocità ferroviaria in Calabria.

Allo stato attuale, infatti, il finanziamento – ottenuto attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza – interessa solo due lotti funzionali: quello compreso fra Battipaglia e Praia e quello compreso fra Praia e Tarsia. Due lotti che, però, potrebbero essere bloccati da difficoltà in fase di cantierizzazione delle opere cosa che, alla luce della tagliola dei tempi prevista dall’Europa sulla realizzazione dei progetti finanziati attraverso i fondi del Pnrr che fissa al 2026 il completamento degli stessi, porterebbe alla perdita del finanziamento.

Proprio questo rischio ha spinto il Segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a suggerire al Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ed ai tecnici del ministero la possibilità di rimodulare questi finanziamenti, dirottandoli sul miglioramento infrastrutturale del tratto dell’Alta velocità compreso fra Reggio Calabria e Lamezia Terme.

Operazione quest’ultima, infine, che andrebbe incontro alla richiesta dell’Europa di sostenere la crescita economica e strutturale del porto di Gioia Tauro attraverso il potenziamento dell’Alta velocità fra Battipaglia e Reggio Calabria, eviterebbe il rischio di perdere i finanziamenti ottenuti attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza, mantenendo allo stesso tempo la territorialità degli investimenti.

Per Andrea Cucello, segretario confederale della Cisl, «è stato un incontro utile e positivo quello che abbiamo avuto oggi con il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini che si è svolto in un clima di grande concretezza e serenità».

«Abbiamo toccato temi molto trasversali che vanno dall’edilizia, ai lavori per le infrastrutture che stanno per cantierizzarsi – ha spiegato –, allo sviluppo industriale di Ita, all’importanza di dare il giusto rilievo all’edilizia pubblica e alle politiche abitative. Abbiamo espresso la nostra preoccupazione sulle difficoltà esistenti per molte imprese nel reperire il personale adeguato da impiegare nei cantieri da appaltare, un tema centrale da affrontare urgentemente anche in relazione all’attuazione efficace del Pnrr».

«Per questo abbiamo ribadito che è necessario costruire il nuovo decreto flussi – ha detto ancora – in base alle esigenze delle imprese utilizzando la grande esperienza della bilateralità. Rispetto al progetto del Ponte sullo Stretto abbiamo espresso la piena condivisione su questa opera strategica per il nostro Mezzogiorno e l’intero Paese, una posizione già espressa dalla Cisl nel corso dell’audizione nelle commissioni parlamentari».

«Siamo convinti  – ha concluso –che sia un progetto industriale che merita di essere ripreso, attualizzandolo rispetto a quelle che sono le nuove tecnologie, che può diventare un volano straordinario per tutto il sistema infrastrutturale del Sud. Infine sul tema della mobilità c’è l’esigenza di costruire un ecosistema in base ad una politica energetica di largo respiro mancata negli ultimi 30 anni. Riteniamo che sia necessario continuare il confronto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed il ministro si è impegnato a convocare entro il 30 giugno dei tavoli tematici rispetto ai temi affrontati nell’incontro di oggi in modo da dare continuità al confronto per una gestione condivisa dei grandi problemi che l’Italia dovrà affrontare nei prossimi mesi. Farlo insieme significa farlo meglio».

Il ministro Salvini, dal canto suo, ha garantito la massima disponibilità al dialogo. L’incontro verte sui provvedimenti più significativi, a partire dagli interventi in corso o che avranno il via entro il 2023, sia per cantieri ferroviari che stradali. Temi come il protocollo sicurezza nei porti, le opere commissariate, la sicurezza stradale con il nuovo codice della strada.

In evidenza anche il dossier-Ponte. Ai rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl sono fornite cartine dettagliate dell’Italia con tutti gli interventi più significativi e che tengono conto anche delle tratte finanziate con fondi Pnrr.

A proposito dei contributi europei, Salvini tiene a precisare che «contiamo di spendere tutto e spendere bene». (rrm)

La consigliera regionale Straface: Per sviluppo della Sibaritide fondamentale la Statale 106

Il consigliere regionale e presidente della Commissione Sanità, Pasqualina Straface, ha ribadito che «lo sviluppo della Sibaritide passerà inevitabilmente dalle infrastrutture e la statale 106 è una delle priorità a valenza strategica».

«Per questo – ha aggiunto – esprimo vivo apprezzamento per i passi in avanti compiuti al tavolo tra Regione Calabria, Anas e Comune di Corigliano Rossano con l’obiettivo di uscire dall’impasse. Finalmente il sindaco Flavio Stasi ha sottoscritto il verbale e condiviso il tracciato della tratta Sibari-Rossano già revisionato rispetto alle sue controdeduzioni. È giunto, quindi, il tempo di accelerare».

«L’invito è al senso di responsabilità affinché l’opera possa essere inclusa nella delibera del Consiglio dei Ministri del prossimo 30 aprile, attraverso la quale il governo, che ha già stanziato tre miliardi per la statale 106, indicherà le opere prioritarie da inserire nella Legge di Bilancio. Per rientrare in quella lista è, però, indispensabile un passaggio propedeutico in Consiglio comunale – ha spiegato il consigliere regionale – da compire necessariamente entro il 28 febbraio per evitare ulteriori perdite di tempo: deliberare la deroga al dibattito pubblico».

«La novità assoluta – ha sottolineato Pasqualina Straface – è di queste ore perché la Regione Calabria, con apposita nota, inviterà il Comune di Corigliano Rossano a procedere con la deroga. Lo scopo è chiaro: far rientrare la tratta Sibari-Rossano tra le prioritarie, potendo beneficiare dei tre miliardi messi a disposizione per prossimi 10 anni. Insomma, con il progetto già presentato al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici dai tecnici di Anas nello scorso gennaio ed il passaggio in Consiglio comunale, la Sibari-Rossano potrebbe subire quell’accelerazione decisiva ed approfittare della dotazione finanziaria programmata dal governo, anche perché con le modifiche richieste dal Comune di Corigliano Rossano i costi sono lievitati da 500 milioni a quasi un miliardo di euro».

«L’appello che mi sento di rivolgere all’amministrazione comunale è, quindi, quello di procedere, responsabilmente, con gli adempimenti previsti nella nota che la Regione invierà nella prossima settimana. La città di Corigliano Rossano e la Sibaritide meritano opportunità di sviluppo e perdere quell’ennesimo treno del 30 aprile – ha concluso Pasqualina Straface – significherebbe procrastinare a data da destinarsi la tratta Sibari-Rossano». (rcs)

Statale 106: stasera la fiaccolata in ricordo delle vittime della Strada della morte

Si svolge stasera, lunedì 9 gennaio, alle 21 la fiaccolata in ricordo di Luca Laudone e di tutte le vittime della strada Statale 106. Un’iniziativa promossa dall’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” insieme con la Chiesa di Maria Ss Immacolata di Corigliano e il Patrocinio Gratuito dell’Amministrazione Comunale di Corigliano-Rossano.

Luca Laudone, ha perso la vita lo scorso 10 gennaio 2022 nell’ambito di un incidente stradale portato agli onori della cronaca solo dall’OdV Basta Vittime per la sua enormità: il 19enne, infatti, perse il controllo della sua autovettura nello stesso punto in cui, 7 giorni prima, aveva perso il controllo un altro automobilista. L’Anas non solo non ha provveduto al ripristino del guardrail divelto ma ha posto dei new jersey in plastica completamente vuoti che, purtroppo, non sono riusciti a trattenere l’auto di Luca dal finire nel fossato accanto alla strada e, nel tragico impatto, il giovane 19enne ha perso la vita. 

Occorre, altresì, ricordare che l’Anas  subito dopo la morte di Luca ha ripristinato il guardrail in meno di una settimana mentre solo un mese fa ha effettuato i lavori di ripristino del manto stradale che versava in condizioni inenarrabili tanto era ammalorato. 

Il raduno è previsto per stasera alle 21 davanti la Chiesa di Maria Ss Immacolata e da lì si muoverà percorrendo un breve tratto di Via Fontanelle fino alla rotonda che porta prima sua Via Negri e poi sul breve tratto di Via Nazionale che congiunge a Via Provinciale che sarà percorsa proprio fino alla Statale 106. Qui, dopo una breve pausa in cui verrà ricordato Luca insieme a tutte le vittime della Statale 106 si ritornerà indietro percorrendo a ritroso lo stesso percorso fino a ritornare alla Chiesa della S.S. Immacolata dove si concluderà la fiaccolata dopo un breve momento di ricordo e, ovviamente, di preghiera.

Sarà un corteo silenzioso in cui verrà onorata la memoria delle vittime della “strada della morte” ma vuole anche essere un momento di aggregazione e di sensibilizzazione per tutti: ogni cittadino, ogni associazione, ogni amministratore calabrese, ecc. è invitato a partecipare.

Solo nel 2022 sono state 27 le vittime della S.S.106: di queste 12 in provincia di Cosenza, 6 in provincia di Crotone, 5 in provincia di Catanzaro e 4 in provincia di Reggio Calabria. Mentre sono 16 le vittime che avevano meno di 45 anni. Rispetto al 2021, in cui vi sono state 21 vittime, si è registrato un netto peggioramento.

Davanti a questa strage che resta immutata da decenni non è più possibile rimanere indifferenti.

Per questa ragione si è voluto organizzare la Fiaccolata: con la speranza che le luci delle fiaccole possano «illuminare la coscienza di chi guida e percorre la famigerata e tristemente nota “strada della morte” ma anche la coscienza delle Istituzioni e degli Enti che dovrebbero provvedere a rendere sicura una strada annoverata purtroppo tra le più pericolose d’Italia».

Basta Vittime Sulla Strada Statale 106 confida in una forte partecipazione dei cittadini calabresi, delle amministrazioni e delle associazioni, degli organi di informazione e dell’intera società calabrese per questa iniziativa che nasce dalla volontà di non dimenticare e di non restare indifferenti. 

Infrastrutture, Salvini incontra Anas: Si accelera per la Statale 106

C’è una decisiva accelerazione per la Strada Statale 106. È quanto è emerso dall’incontro tra il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini con i commissari straordinari di Anas per fare il punto della situazione.

La Statale 106 fa parte dei sei cantieri pronti a partire o appena partiti, su cui si è deciso di accelerare. Compresi anche SS20 Tunnel del Tenda (Piemonte); Raccordo autostradale tra l’A4 e la Val Trompia (Lombardia); Aurelia-bis a La Spezia (Liguria); Grosseto-Fano (Toscana); SS4 Salaria (Lazio-Marche).

«Nelle ultime settimane – si legge in una nota del Ministero – i tecnici del MIT hanno anche lavorato ininterrottamente per evitare che gli interventi di ANAS destinatari dei fondi FSC 2014-2020 fossero definanziati. 24 gli interventi prioritari, per un valore di 4,5 mld di euro, per salvare quelli a rischio definanziamento e mettendo in sicurezza “pezzi” importanti di opere come la “Orte-Civitavecchia”, l’Aurelia-bis in Liguria, la Garganica in Puglia e  alcuni interventi sulla Salerno-Reggio Calabria». 

«La proposta di Anas andrà al Cipess – conclude la nota – entro la fine dell’anno e questo consentirà alla stessa Anas di appaltare tante opere stradali entro la primavera del 2023». (rrm)

Occhiuto: 3 mld per la Statale 106 ottima notizia

Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, in una intervista a RaiNews24, ha definito un’ottima notizia i 3 miliardi per la Statale 106 sono un’ottima notizia.

«Sono contento – ha aggiunto – che, per la prima volta, ci sia un investimento su un’infrastruttura strategica per la Calabria, che è la Strada Statale Jonica. Avevo chiesto 3 miliardi aggiuntivi. È un’ottima notizia il fatto che queste risorse siano contenute nella legge di bilancio, anche se in un arco temporale molto lungo».

«In manovra ci sono anche tante altre misure per il Sud – ha aggiunto –. Penso che da parte del governo ci sia il giusto atteggiamento nei confronti del Mezzogiorno, che non deve più giocare in difesa, ma deve essere protagonista e capace di farsi rispettare a livello nazionale».

Per quanto riguarda il Codice Appalti, il Governatore l’ha definita «una riforma positiva».

«Bisognerebbe, però – ha aggiunto – fare anche un grande investimento sulla capacità amministrativa di tanti Comuni che, soprattutto al Sud, versano in condizioni di dissesto finanziario. Nella mia Regione moltissime amministrazioni locali sono in dissesto e pre dissesto finanziario. Non hanno nemmeno l’ingegnere capo per la guida del settore tecnico».

«Il tema della velocizzazione delle opere, soprattutto quelle del Pnrr, non si risolve solo con un aggiornamento al Codice degli appalti, che è pure necessario. Si risolve mettendo in campo le strutture dello Stato in un’azione di supporto, a volte anche sussidiaria, agli enti locali che non hanno capacità di progettare e realizzare gli interventi», ha concluso. (rrm)

Baldino (M5S): Da centrodestra emendamento che dimezza risorse per Statale 106

La deputata del M5SVittoria Baldino, ha espresso preoccupazione per «l’unico emendamento, segnalato, alla manovra di bilancio, targato centrodestra e relativo alla statale 106».

«Nello specifico – ha spiegato – l’emendamento, portante la firma Fratelli d’Italia, partito del presidente Meloni, non solo contrariamente agli annunci, mantiene i 3 miliardi, stanziati per la statale 106, spalmati in 15 anni, piuttosto che 10, ma addirittura vorrebbe che i 3 miliardi andassero a finanziare anche la strada statale 1 tirrenica (E80). Se approvato l’emendamento nei fatti ridurrebbe lo stanziamento dedicato alla statale 106. Addirittura sembrerebbe dimezzarlo».

«Riportano, infatti – va avanti Baldino – testualmente stralci dell’emendamento: <Per la realizzazione di lotti funzionali del nuovo asse viario Sibari-Catanzaro della strada statale 106 Jonica e della strada statale 1 tirrenica (E80) è autorizzata la spesa complessiva di 3.000 milioni di euro, di cui, per ciascuna delle due tratte, 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, 75 milioni di euro per l’anno 2027, 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2028 al 2031, 125 milioni di euro per l’anno 2032 e 150 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2033 al 2037».

«Se approvato l’emendamento rappresenterebbe l’ennesima e vergognosa beffa ai danni dei calabresi, già colpiti in passato con la sottrazione di 7 miliardi per destinarli alle quote latte. Ieri il “furto” portava la firma Lega, oggi Fratelli d’Italia? Il presidente di regione fermi la sua maggioranza». (rp)

Baldino (M5S): Risorse destinate a Statale 106 siano spalmate in 10 anni

La deputata del Movimento 5 StelleVittoria Baldino, ha spiegato cosa prevede l’emendamento – di cui è prima firmataria – per modificare l’art. 88 della manovra di bilancio, dedicato alla statale 106.

«Per la realizzazione di lotti funzionali del nuovo asse viario Sibari – Catanzaro della strada statale 106 Jonica – ha spiegato – è autorizzata la spesa complessiva di 8.950 milioni di euro, di cui 800 milioni di euro per l’anno 2023, 850 milioni di euro per l’anno 2024, 1.000 milioni di euro per l’anno 2025 e 900 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2032».

«Anas – ha proseguito – ha depositato il progetto di fattibilità tecnico economico, corredato di analisi approfondite, per tutta la tratta Sibari – Catanzaro, al Consiglio superiore dei lavori pubblici. Valore del progetto, oltre 8 miliardi. Rispetto ai previsti 3 miliardi indicati nel def 2022, e oggi autorizzati dalla manovra di bilancio, mancherebbero all’appello circa 5 miliardi. L’approvazione del progetto – prosegue Baldino – comporta l’immediata appaltabilità dell’opera».

«Questo non significa, certo – ha precisato Baldino – vedere subito i cantieri aperti. L’impresa aggiudicatrice dovrà redigere il progetto definitivo, poi quello esecutivo, e chiedere i necessari pareri e autorizzazioni. Secondo una stima tecnica dalla concessione dell’appalto alla conclusione dei lavori occorrerebbero 10 anni. Da qui, dunque, l’emendamento alla legge di bilancio, perché incrementi la dotazione finanziaria destinata alla statale 106, portandola a quasi 9 miliardi, e perché tali stanziamenti siano spalmati in 10 anni, piuttosto che 15 come vuole oggi il governo».

«Le risorse – ha concluso la parlamentare – per i primi 3 anni troverebbero copertura negli stanziamenti destinati agli approvvigionamenti militari, mentre quelle indicate dal 2026 al 2032 in azioni di spending review». (rp)

SS 106, l’assessore Dolce: Prossimo mese completata progettazione da Sibari a Catanzaro

La Statale 106 «è una delle priorità». È quanto ha ribadito l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Dolce, a margine dell’incontro organizzato da Unioncamere Calabria sulle infrastrutture, specificando che «stiamo lavorando a stretto contatto con l’Anas, l’Ufficio progettazione di Anas affinché «i progetti vadano avanti rapidamente e sono andati avanti rapidamente».

«Nel prossimo mese – ha annunciato Dolce ai giornalisti – tutta la progettazione della parte a nord di Catanzaro, quindi da Sibari a Catanzaro, sarà completata e portata anche al parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici. È un grosso risultato, così come un grosso risultato è avere un quadro complessivo di tutta la statale 106 che è stato fatto, quindi avere un’idea di come può poi completarsi la statale 106 anche a sud di Catanzaro».

«Quanto ai tempi, noi abbiamo come prima attività il tratto Crotone-Cutro, che – ha proseguito Dolce – è già  stato finanziato come progetto bandiera, e sarà il primo a partire e ad essere sottoposto all’esame del Consiglio superiore dei lavori pubblici, e poi a seguire ci sono le altre. Una volta che c’è la progettazione pronta, saremo in grado di intercettare i finanziamenti che saranno disponibili nel prossimo futuro, speriamo che ce ne siano».

«Questo, ovviamente – ha rilevato – non dipende da noi: noi stiamo facendo anche un grosso lavoro per ottenere finanziamenti per portare avanti questa opera fondamentale, adesso vediamo con il nuovo governo. È chiaro che stiamo parlando di un’arteria che va da Taranto a Reggio Calabria. Fino a Sibari, con il Megalotto 3 ci siamo arrivati con le quattro corsie, vogliamo arrivare a Reggio Calabria: e su questo stiamo facendo uno sforzo».

L’assessore, poi, ha spiegato che non è solo la Statale 106 a essere al centro dell’azione della Giunta Occhiuto: ci sono anche le infrastrutture fondamentali, l’alta velocità, la ferrovia jonica e i porti. E, proprio sui porti, Dolce si è soffermato sul Porto di Gioia Tauro, ribadendo che «è un’eccellenza dal punto di vista del trasbordo» e che «deve trasformarsi o evolversi come un porto che sia capace di accogliere merci e trasportarle via ferrovia e via gomma nel resto d’Italia e in Europa».

«Su questo ci stiamo impegnando tanto, le Ferrovie stanno sviluppando il gateway – ha spiegato – e già sono partiti diversi treni per le varie destinazioni come Padova e Bologna. Quindi, l’impegno della Giunta Occhiuto e mio personale è quello di realizzare queste opere che sono in parte già progettate o in corso di progettazione avanzata, perché poi il problema della Calabria è riuscire a mettere a terra e realizzare le opere».

«Ci sono interessi diversi – ha concluso – a volte anche contrastanti, interessi locali che magari vanno contro l’interesse generale, e questi interessi – ha rilevato l’assessore regionale – devono trovare una sintesi e una sinergia rispetto agli interessi regionali e poi anche nazionali».

Agostinelli: «Prossime priorità rigassificatore e ampliamento della linea ferroviaria»

Andrea Agostinelli, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Jonio, si è detto «favorevole al rigassificatore dentro il porto di Gioia Tauro».

Agostinelli, che ha partecipato al dibattito di Unioncamere Calabria, ha evidenziato che «c’è un progetto già praticamente approvato presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici, prevede un accosto esterno al porto di Gioia Tauro, e una condotta, una pipe line che corre periferica ai terminal per andare nelle aree retroportuali».

«Ci interessa molto – ha spiegato – per il discorso della piastra del freddo, che ci vede condividere questo obiettivo con il governo regionale attuale. Stiamo sistemando delle aree portuali anche per accogliere questa piastra del freddo: sono lavori compresi nel Pnrr, 10 milioni di euro che stiamo progettando, è in piedi la progettazione definitiva».

«Le priorità che abbiamo raggiunto è il gateway ferroviario – ha evidenziato ancora – perché una volta tanto non parliamo di infrastrutture che devono venire ma di infrastrutture già perfettamente realizzate, collaudate e funzionanti. Le prossime priorità sono il rigassificatore e l’ampliamento e il rafforzamento della linea ferroviaria per regalare anche l’alta capacità al porto di Gioia Tauro».

«In questo momento – ha detto Agostinelli – con la politica regionale c’è una perfetta sintonia di visioni, proprio sul rigassificatore la pensiamo esattamente allo stesso modo. Quanto ai collegamenti ferroviari, non dipende dalla politica regionale ma dal Pnrr, da quanto Rfi sarà in grado di progettare e realizzare sulle dorsali tirrenica a jonica per dare l’alta capacità in uscita e in entrata al porto di Gioia Tauro».

«Il porto di Gioia Tauro è l’11esimo Porto del Mediterraneo, in crescita. Anche quest’anno sfioreremo i tre milioni e mezzo di contenitori», ha ricordato Agostinelli, aggiungendo che il Porto può significare il rilancio non solo della Calabria ma dell’intero Meridione».

«Lavorando giorno per giorno – ha concluso – abbiamo coscienza di tanti problemi, da quelli dell’organizzazione del lavoro portuale, alla sicurezza, alla legalità: sono principi che non ci devono abbandonare mai. Il nostro grande problema è la pianificazione delle spese e la programmazione delle spese. Abbiamo delle date limite, come il 2030 per l’elettrificazione delle banchine. Ma non è un problema di fondi, ma di semplificazione di una burocrazia che ci asfissia». (rrm)

Fabio Pugliese: Nel saldo di 1,7 miliardi non c’è nessun intervento per la Statale 106

L’ing. Fabio Pugliese, ha confermato «che i 4.680 milioni di euro investiti dal Governo cosiddetto “dei migliori” rappresentano solo “un’anticipazione” sul complessivo investimento come ha correttamente dichiarato l’assessore regionale alle Infrastrutture della Regione Calabria Prof. Mauro Dolce nella sua nota stampa».

«Tuttavia, – ha aggiunto – ricordo, prima all’assessore Mauro Dolce e poi a tutti i cittadini calabresi, che il complessivo investimento è pari a 6,3 miliardi di euro. Ciò implica che il saldo, dopo l’anticipazione, sarà di appena 1,7 miliardi di euro e, nella presentazione del Ministro Giovannini, pubblicata a febbraio scorso sul sito del Ministero delle Infrastrutture, in riferimento alla Statale 106 non vi è alcuna traccia, purtroppo, di alcun finanziamento. Mancano, infatti, i 1.280 milioni di euro necessari a completare lo stralcio Cutro – Catanzaro così come manca un qualsiasi finanziamento relativo alle tratte Sibari-Crotone e Catanzaro-Reggio Calabria».

«Sono certo – ha proseguito – che l’assessore Dolce, insieme alla giunta regionale guidata dall’On. Occhiuto saprà certamente smentirmi nei prossimi 4 anni, così come mi auguro che inaugureranno i lavori per l’avvio dell’ammodernamento di nuove tratte di Statale 106 a Sud di Sibari ma, temo fortemente, che questa legislatura sia ormai già irrimediabilmente contraddistinta da un fallimento conclamato: oltre l’elemosina ricevuta per la Crotone – Cutro, solo 220 milioni di euro per appena 10 chilometri di nuova Statale 106, non ci sarà più nulla e l’opera, inoltre, difficilmente partirà (se partirà…), nei prossimi 4 anni».

«Dispiace dover rilevare – ha concluso – che la Statale 106 debba ancora oggi continuare ad essere oggetto di promesse, annunci e proclami a margine di ogni elezione politica, nel caso specifico poi, peraltro già drammaticamente puntualmente smentiti dagli atti del Governo, e non vi sia, invece, la giusta e dovuta serietà da parte delle Istituzioni per questa problematica. Chissà quando avremo un governo regionale che invece di sbandierare prima del tempo improbabili risultati deciderà di farlo solo dopo l’avvio di un cantiere». (rrm)