Italia del Meridione Castrovillari lancia gli Stati Generali della Città, con l’obiettivo di «scrivere una pagina nuova della vita della nostra comunità».
«Con gli Stati Generali della città – si legge – vogliamo delineare un percorso che coinvolga tutti, nessuno escluso. Infatti siamo convinti che solo se “Castrovillari migliora Castrovillari”, cioè se tutti noi cittadine/i condividiamo questo iniziale progetto di percorso credibile e realizzabile, allora il sogno di una città aperta, viva, contemporanea, dinamica, diventerà possibile».
«Castrovillari, una volta – si legge in una nota – era una città importante, funzionale per chi ci viveva, capace di valorizzare e integrare tutti i suoi aspetti, il centro e le periferie, i suoi quartieri, le sue attività, l’istruzione e gli eventi attrattivi, una città amabile . Un luogo dove tutto accadeva, che si proiettava a stabilire rapporti e condividere progetti con l’intero Pollino, rappresentandone, a volte, il cuore pulsante e riusciva così ad imporsi come realtà regionale. Oggi non è più così, Castrovillari vive senza un progetto in grado di gestire il presente ma soprattutto anticipare il futuro».
«Dobbiamo riprendere – è stato evidenziato – a disegnare il nostro futuro, tutti insieme, per la nostra città, la nostra comunità. Come forza politica e in virtù di un patto federativo siglato con L’Italia del Meridione e che ci vede protagonisti nel panorama regionale e non solo, abbiamo definito azioni da mettere in campo creando forme inedite di collaborazioni, tralasciando conformazioni di autoreferenzialità, campanilismi, paternalismi e quanto appartiene a un modello egoistico di vivere, in netto contrasto con un modello di comunità aperta, che vorremmo definire, chissà un giorno con propria peculiarità: “civitas Pollineana”. Non basta preoccuparsi e pensare che tutto si riduca ad un mero intervento di altri o istituzionale. Gli altri siamo noi!».
«Bisogna assegnare gradualmente al nostro ‘io’ – si legge ancora – la capacità di ‘occuparsi’ attivamente e fattivamente delle risoluzioni ai problemi, di concerto agli altri, alle parti attive del territorio e alle istituzioni. Castrovillari deve chiarire a se stessa che tipo di città vuole essere: i criteri fondamentali si stabiliscono coinvolgendo le istituzioni, ma anche attraverso una grande consultazione pubblica. Si chiama ‘democrazia partecipata’, ed è questa la strada che abbiamo intrapreso e desideriamo condividere».
«Questo indica – si legge ancora – credere nella “responsabilità individuale”, saper rispettare gli altri, valorizzare il merito e l’impegno di tutte/i. Significa rispettare la dignità umana, preservare l’ambiente, in cui vivono le nostre famiglie e crescono i nostri figli, a cui siamo tenuti a rendere conto del nostro agire e operare. Non è una protesta. È un’assunzione di responsabilità. Dobbiamo renderci tutte/i responsabili e protagonisti del destino della nostra Castrovillari, a cui dobbiamo consegnare e disegnare il proprio destino, lavorando per essa e per l’interesse solo ed esclusivamente collettivo».
«Questo – continua ancora la nota – è il percorso politico che vogliamo condividere con tutti coloro che, vorranno ascoltare e accoglierlo, per poi istituire una segreteria organizzativa per indire gli: Stati Generali della città. Nei prossimi giorni, raccolte le istanze e le sollecitazioni, presenterò in conferenza stampa il progetto e i vari appuntamenti che seguiranno, con la chiara visione di segnare il cammino della nostra città ma, altresì, impegnarci nel ridare valore e spessore ad una Politica, sana, dell’ascolto, delle soluzioni, di una governance intelligente e costruttiva, della partecipazione, del bene e del senso comune».
«L’invito è, quindi – conclude la nota – rivolto alla politica tutta, ai/alle singoli/e cittadini/e, alle associazioni, ai movimenti, ai partiti, ai sindacati, alle organizzazioni di categorie produttive e alle istituzioni». (rcs)