In Cittadella regionale conclusi gli Stati Generali sulla violenza di genere

È stato un vero e proprio momento di riflessione, ma anche di dibattito e intese per contrastare la violenza di genere, quello svoltosi in Cittadella regionale, grazie agli Stati Generali sulla violenza di genere, organizzati dall’Osservatorio regionale sulla Violenza di genere, coordinato dall’avv. Giuseppina Pino.

Alla presenza di numerosi ospiti, ad aprire l’appuntamento la Coordinatrice Giusy Pino insieme al presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, la senatrice Pellegrino Cinzia in qualità di Presidente della Commissione Straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato della Repubblica, l’on. Martina Semenzato, presidente della Commissione sulla Violenza di Genere della Camera dei deputati e il Giudice De Gioia, in qualità di Consulente tecnico della stessa Commissione.

“Ginestra” è stato il claim dell’evento, teso a significare la forza e il coraggio delle donne che si affrancano dalla violenza maschile.

Nel corso della manifestazione sono stati firmati, dalle massime autorità Civili e Militari, nonché di tutti gli attori territoriali – che sono anche intervenuti nel dibattito moderato da Lucia Lipari, membro dell’Osservatorio, nonché degli ordini regionali degli assistenti sociali e degli avvocati – due protocolli d’intesa, uno riguardante il “coordinamento delle azioni a contrasto della violenza domestica e di genere” e l’altro per “l’acquisizione di metodo e raccolta dati sulla violenza di genere”, e un patto operativo che possa garantire un percorso di monitoraggio dei servizi e dei dati in materia.

Ma non solo: i due tavoli tecnici, uno sulla tutela dei minori delle vittime di violenza assistita ed uno sulle donne affette da disabilità vittime di violenza hanno anche offerto soluzioni sulle relative problematiche e che saranno oggetto di proposta legislativa in materia, annunciata dall’assessore al Welfare e alla Sanità della Regione, Caterina Capponi, intervenuta nella sessione mattutina.

Un momento importante e significativo è stato offerto dalle testimonianze dirette durante la sessione pomeridiana da esperti del settore, da donne vittime di violenza e dal Garante per le disabilità della Regione Calabria Ernesto Siclari

La coordinatrice Pino, illustrando le finalità degli Stati Generali, ha evidenziato come «una grossa criticità, che non è solo regionale ma è nazionale, è quella del non coordinamento della raccolta dei dati relativi alla violenza di genere, come i femminicidi e reati spia in genere».

«L’obiettivo del protocollo – ha spiegato Pino – è creare un sistema integrato, sincronico per tutto il territorio regionale, con le prefetture che si impegnano a raccogliere questi dati e poi a trasmetterli all’Osservatorio».

Per quanto riguarda la situazione in Calabria, Pino ha spiegato come la regione registra, purtroppo, «un dato molto alto, tanto relativamente ai reati spia dello stalking e dei maltrattamenti in famiglia, ha invece un dato minore rispetto ai reati sessuali, ma questo probabilmente perché ancora per nostra cultura il reato sessuale viene difficilmente denunciato. Un dato particolarmente delicato è quello relativo ai femminicidi, che è lo 0,33% rispetto alla media nazionale, che è una media alta».

Nel suo intervento, il presidente Mancuso ha evidenziato come «sia nel Paese che in Calabria i numeri della violenza sulle donne sono allarmanti. La firma dei due protocolli di intesa interistituzionali appena siglati (uno per il coordinamento delle azioni a contrasto della violenza domestica e l’altro per l’acquisizione di una vera raccolta dati sulla violenza alle donne che può avvenire solo con un lavoro sinergico di tutti i soggetti coinvolti), può contribuire a contrastare questo terribile fenomeno».

«Non posso che complimentarmi per il lavoro fin qui svolto dall’Osservatorio – ha evidenziato – con un approccio sin dall’inizio concreto e propositivo, sempre in sinergia con il Consiglio regionale. Oltre alla solidarietà, qui c’è bisogno di azioni concrete, come  già abbiamo fatto, attivando la Cabina di regia prevista dal Protocollo di intesa per la prevenzione ed il contrasto della violenza di genere, siglato l’8 marzo scorso tra questa Presidenza, l’Osservatorio e l’Aterp. E grazie al quale è stata pianificata l’assegnazione di 15 alloggi (tre per provincia) di edilizia pubblica destinati a donne vittime di violenza e ai loro figli».

«Un protocollo, quest’ultimo, unico nel suo genere in Italia – ha concluso – tanto da essere oggetto di antenzione anche da parte del Senato della Repubblica. La Calabria è determinata a fare la sua parte fino in fondo e dobbiamo esigere un impegno deciso da parte di chi ha il potere di fare cambiamenti significativi».

Il presidente Mancuso: Proposto di fare Stati Generali sulla Violenza di Genere a Reggio

Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha reso noto di aver proposto, nel corso della plenaria della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province coordinata da Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio veneto, «di promuovere a Reggio Calabria gli Stati Generali sulla violenza di genere, realizzando tavoli tematici di discussione, con l’obiettivo di dare risposte a un fenomeno intollerabile che incide sulla vita delle donne e della società».

«Tra i tanti dossier – ha spiegato Mancuso – apprezzabile l’iniziativa del Coordinamento per le Pari Opportunità e la rappresentanza di genere dei Consigli regionali italiani, di avviare un’interlocuzione con la Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e di avviare – dinanzi alla drammatica recrudescenza del fenomeno da Nord a Sud – una campagna di comunicazione per il contrasto alla violenza alle donne».

«Ho altresì condiviso – ha aggiunto Mancuso – la proposta di legge, da sottoporre a tutti i Consigli regionali, in merito alla istituzione di un servizio di interpretariato regionale per i cittadini privi di udito. Ho, anche, auspicato (condividendo l’opinione del presidente Ciambetti) che la Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali,  che armonizza efficacemente i sistemi istituzionali e le procedure legislative e assicura il confronto e la collaborazione tra le Assemblee italiane, possa costituire – avendo i Consigli regionali una conoscenza approfondita delle specificità dei territori – un elemento di estrema utilità nei lavori della Commissione parlamentare per le Questioni regionali». (rrm)