Primarie Pd, la Calabria la regione più “Bonacciniana” d’Italia

di SERGIO DRAGONELa Calabria è risultata la regione più “bonacciniana” d’Italia nelle primarie aperte che hanno incoronato Elly Schlein nuova segretaria del Partito Democratico.

Più “bonacciniana” della Campania e della Puglia, i cui governatori De Luca ed Emiliano erano apertamente schierati con il loro collega. Più “bonacciniana” della stessa Emilia Romagna, vale a dire la Regione di cui Stefano Bonaccini è presidente. 

Un risultato quello calabrese (65% per cento Bonaccini, 35% Schlein) che si presta a più di una riflessione.

Intanto, solo in Calabria c’è stata un’adesione così totale alla mozione di Bonaccini, praticamente il 95% della dirigenza e degli amministratori locali erano schierati con il governatore emiliano: il senatore-segretario regionale Nicola Irto, l’intero gruppo consiliare alla Regione a cui si è aggiunta anche l’indipendente Amalia Bruni, quattro segretari di Federazione su cinque, il sindaco sospeso di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, molti ex socialisti.

Ciò vuol dire che questo gruppo dirigente – a cui si devono ascrivere le ultime cocenti e rovinose sconfitte elettorali alla Regione prima contro Jole Santelli, poi contro Roberto Occhiuto – ha puntato tutte le sue carte di autoconservazione sul candidato che sulla carta appariva favorito e praticamente predestinato alla segreteria.

C’è stata in Calabria una corsa ad andare in soccorso del vincitore. Nicola Irto, in caso di vittoria di Bonaccini, avrebbe avuto probabilmente un ruolo di rilievo a livello nazionale e carta bianca su ogni decisione nella gestione del partito in Calabria.

Lo stesso istinto di autoconservazione ha attraversato i territori ed ha impedito al Pd calabrese di comprendere e di intercettare la ventata di novità rappresentata da Elly Schlein. Nei fatti, non l’hanno vista arrivare.

Così la ragazza con i jeans e lo zainetto (che peraltro le è stato rubato sul treno) si è dovuta “accontentare” di appoggi sporadici, molto significativi sul piano mediatico, ma che certo non manovravano truppe cammellate, come l’ex sardina Jasmine Cristallo, una che “buca lo schermo” come poche.

Il sostegno ad Elly del sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, che comunque non è iscritto al PD, è stato un po’ timido e istituzionale, ma c’è stato, tanto che nel Capoluogo si è verificato un sostanziale pareggio, con la Schlein vincente nella zona centro-nord della città e Bonaccini straripante nella zona a sud.

Se teniamo conto di queste condizioni di partenza, il 35% della Schlein nella regione più conservatrice d’Italia può apparire quasi un miracolo.

Resta il problema di questo gruppo dirigente del Partito Democratico calabrese, specialista in sconfitte e capace perfino, come ha argutamente osservato qualcuno, di perdere anche le primarie. Si, perché il 65% a Bonaccini nella sfida dell’innovazione del PD non è una vittoria, ma una sonora sconfitta perché consegna l’immagine di un partito non in sintonia con la spinta innovatrice di tutto il centro-nord e quindi delle aree più progredite del Paese.

Cosa succederà ora? Conoscendo le capacità camaleontiche dei politici calabresi, non è difficile immaginare che molti si precipiteranno alla corte della Schlein. Sicuramente non si dimetterà nessuno in attesa degli eventi. Io penso che nel dna di Elly non ci sia il sentimento di rivalsa e non ci sarà quindi nessuna testa tagliata.

Ci sarà però il problema di rinnovare profondamente l’impianto di un partito finora a guida patriarcale, teso a chiudere le porte ad ogni novità e non a caso puntualmente sconfitto. Il PD calabrese – che alle battaglie sui diritti e sul lavoro ha preferito l’autoconservazione – tocca rigenerarsi se vuole riproporsi seriamente nel 2026 alla guida della Regione come alternativa al centrodestra. (sd)

Elly Schlein è il nuovo segretario del Pd con il 53,8 % dei voti dei gazebo

Risultato a sorpresa dai gazebo per la scelta del nuovo segretario PD: Elly Schlein prevale su Stefano Bonaccini con il 53,8% dei voti. Sono andati a votare oltre un milione di persone: per la prima volta il risultato del voto ai gazebo ribalta il voto espresso dagli iscritti. Ricordiamo che hanno potuto votare anche i non iscritti al Pd.

Stefano Bonaccini, dato per vincente, ha ammesso la sconfitta congratulandosi con la sua avversaria: «Un applauso a Elly Schlein, in bocca al lupo per la grande responsabilità che assume alla guida del partito». La Schlein a risultato concluso, dalla sede del suo comitato elettorale ha detto che «Il partito è vivo, avrà una linea chiara».

«Saremo– ha poi detto il neo-segretario Schlein – un bel problema per il governo di Giorgia Meloni. Da oggi noi daremo un contributo a organizzare l’opposizione in Parlamento e in tutto il Paese a difesa dei poveri che il governo colpisce e non vuole vedere.  Abbiamo vinto, insieme fatta una piccola grande rivoluzione. Anche stavolta non ci hanno visto arrivare. Non dobbiamo tradire questa fiducia. Mi hanno colpito tanto le donne di più di cento anni che sono andate a votare per me e che hanno detto che erano novanta anni che aspettavano di votare per una segretaria». (rrm)

Primarie PD, domani Stefano Bonaccini a Reggio Calabria

È a Reggio Calabria che Stefano Bonaccini chiuderà la sua campagna elettorale per le primarie del PD, che si terranno domani, domenica 26.

L’appuntamento è per le 10.45 a Piazza Campagna per il comizio finale, prima della conclusione serale nella città di Bologna.

A presentare l’appuntamento questa mattina a Reggio Calabria sono stati dirigenti e amministratori del Partito che nel corso della conferenza stampa tenuta presso la sede della Federazione provinciale del Pd di via Filippini hanno anche annunciato i candidati reggini di Energia Popolare all’Assemblea nazionale che sosterranno la rincorsa di Stefano Bonaccini.

Insieme al coordinatore territoriale della mozione, Giuseppe Marino, che ha illustrato i dettagli del lavoro preparatorio in vista dell’appuntamento elettorale di domenica 26 febbraio, erano infatti presenti i quattro candidati della mozione: Vittorio Zito, Simona De Marzo, Fortunato Pedà e Martina Tripodo. Con loro anche il Segretario regionale Nicola Irto ed altri rappresentanti ed amministratori del Partito, tra i quali Giuseppe Falcomatà, Valeria Bonforte, Enzo Marra, Rocco Albanese, Lucia Nucera e Franco Barreca.

«Le primarie saranno una festa della democrazia – hanno affermato i dirigenti del Pd – oggi accoglieremo il nostro candidato segretario e riteniamo molto significativo il fatto che abbia scelto di dedicare l’ultimo giorno della campagna elettorale proprio alla nostra città. Un segnale di attenzione, verso Reggio e la Calabria, che lascia intendere una netta inversione di tendenza rispetto al passato. Le primarie sono una scadenza importante che vogliamo vivere all’insegna del confronto e della partecipazione».

Un ringraziamento poi è andato a chi ha consentito «di mettere in piedi una macchina organizzativa imponente – hanno aggiunto i democrats – che prevede l’allestimento di più di 50 seggi in tutto il territorio provinciale, di cui 11 nella città di Reggio Calabria, grazie al preziosissimo supporto di centinaia di volontari che garantiranno il corretto svolgimento dell’appuntamento elettorale». (rrc)