La Stretto di Messina risponde all’esposto presentato all’Agcm: Nessuna violazione

La Stretto di Messina spa ha risposto all’esposto presentato all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, precisando che non c’è «nessuna violazione e nessuna mancata trasparenza. La società agisce sempre nel pieno rispetto delle norme».

Entrando nello specifico, per quanto riguarda l’art. 72 direttiva Ue e costi del progetto, la Stretto di Messina ha spiegato:

«La crescita del valore dell’investimento da 8,5 mld del 2011 a 13,5 (come previsto nel DEF 2023), non si riferisce a maggiori opere ma al forte aumento dei prezzi registrato negli ultimi anni, fenomeno che ha coinvolto e coinvolge tutti i progetti infrastrutturali. Inoltre va sottolineato che il valore di 13,5 miliardi non riguarda solo il contratto con il Contraente generale e gli altri affidatari, ma il costo complessivo del progetto».

«La Direttiva 2014/24/Ue sarà, pertanto, rispettata come peraltro espressamente richiamato nel Decreto-legge 31 marzo 2023, n. 35, recante: “Agli atti di cui ai commi 3 e 4 si applicano le disposizioni di cui all’articolo 72 della Direttiva 2014/24/Ue del Parlamento europeo e del Consiglio e le relative norme interne di attuazione e i medesimi sono adottati in coerenza con le disposizioni normative dell’Unione europea in materia di contratti pubblici”».

68 osservazioni del Comitato Scientifico

La Società ha ricordato come «il Comitato Scientifico, organo autonomo e indipendente istituito per legge, ad esito della sua attività collegiale, di studio e analisi per ciascuna disciplina riguardante l’aggiornamento del progetto del ponte sullo Stretto di Messina, ha rilasciato all’unanimità parere favorevole».

«Le osservazioni (68), che in parte riprendono quelle del precedente Comitato Scientifico, non sono da intendersi in distonia con l’espressione di un parere positivo, ma riguardano aspetti da approfondire in sede di progettazione esecutiva, legati all’evoluzione delle conoscenze tecniche e dei materiali e all’evoluzione normativa in tutti gli ambiti di interesse».

Parere Via Mase

«Il parere favorevole rilasciato dalla Commissione Tecnica di Valutazione dell’Impatto Ambientale del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (Mase), sul progetto definitivo del ponte sullo Stretto è un importante passo avanti per il progetto e la realizzazione dell’Opera».
«Le 62 prescrizioni rilasciate contestualmente, da ottemperare in sede di progettazione esecutiva (due addirittura dopo l’entrata in esercizio del ponte), non rappresentano lacune progettuali ma richieste di approfondimenti già, in larga misura, programmati da Stretto di Messina che, comunque, non riguardano la fattibilità dell’Opera».

Progettazione per fasi

«La Progettazione esecutiva, che potrà essere sviluppata per fasi costruttive, non determina alcuna violazione del bando per la selezione del Contraente generale, anzi è in linea con le best practice internazionali e ha l’obiettivo di ottimizzare la costruzione dell’opera, contenendo tempi e costi».

Finanziamento opera

«Nella Finanziaria 2024 era previsto un finanziamento pari 11,63 miliardi, che sommati ai 370 milioni di risorse proprie della Stretto di Messina, offrivano una copertura complessiva di 12 miliardi.
La Finanziaria 2025, in discussione, dovrebbe prevedere ulteriori 1,5 miliardi di euro, per garantire la copertura totale dei 13,5 miliardi di euro, che come detto non rappresentano un aumento dei costi, ma la conferma delle previsioni del Def 2023».
«Per quanto concerne la trasparenza si ricorda che la recente disposizione normativa (art. 2 DL 89/2024 convertito con Legge 120/2024), il cosiddetto Decreto Infrastrutture, ha introdotto nuovi passaggi procedurali volti ad assicurare il controllo da parte dello Stato, nel rispetto della massima trasparenza. In particolare, l’importo aggiornato del contratto con il Contraente generale è sottoposto, prima della stipula del relativo atto aggiuntivo, all’asseverazione di uno o più soggetti di adeguata esperienza e qualificazione professionale nominati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti».

Affidamenti

«Si ricorda che la Stretto di Messina è una società ‘in house’ del Ministero dell’economia e delle finanze pertanto soggetta al cosiddetto ‘controllo analogo’ ovvero lo stesso controllo il ministero esercita sui suoi Dipartimenti. La società si conforma alle normative in materia di trasparenza (decreto legislativo 33/2013) e di prevenzione della corruzione (legge 190/2012), ponendo in essere gli adempimenti previsti dalle suddette disposizioni nonché dai provvedimenti emanati dall’Autorità Nazionale Anticorruzione».

«In particolare, Stretto di Messina pubblica nell’apposita sezione “Società Trasparente” del proprio sito istituzionale informazioni, dati e documenti previsti in assolvimento degli obblighi su trasparenza, anticorruzione e affidamenti». (rrm)

La Stretto di Messina Spa replica a La Repubblica: Non manca alcun “via libero sismico” o “certificazione”

La Stretto di Messina Spa replica all’articolo pubblicato nei giorni scorsi da La Repubblica, evidenziando come «il progetto definitivo del ponte sullo Stretto è completo e molto approfondito, non manca di alcun “via libera  sismico” o “certificazione” come riportato nell’articolo».

1Ricercatori di INGV hanno collaborato con il Contraente Generale Eurolink – viene spiegato nella nota – sia nella fase di redazione del Progetto definitivo del 2011, sia nel recente aggiornamento per la ulteriore definizione nel dettaglio del quadro geosismotettonico, non solo mediante analisi bibliografiche, ma anche mediante rilievi in sito, prospezioni geosismiche, sondaggi geognostici. Il Dipartimento Scienze della Terra dell’Università la Sapienza di Roma, incaricata da Eurolink per approfondimenti, ha stipulato recentemente un accordo scientifico con INGV per l’aggiornamento del quadro geosismotettonico. Inoltre, la Stretto di Messina ha recentemente stipulato un accordo di collaborazione tecnico-scientifica con INGV per la gestione della rete di monitoraggio geotecnica e per lo scambio di dati e informazioni scientifiche. Nell’ambito di queste collaborazioni Stretto di Messina conferma la sua disponibilità a illustrare nel dettaglio quanto previsto dal progetto per il tema sismico». 

«È utile ricordare – si legge – che la predisposizione e l’approvazione del progetto definitivo sono il risultato di un articolato procedimento che, a partire dal progetto redatto e aggiornato da Eurolink (principali partner sono Webuild, IHI, Sacyr, Cowi massimo specialista di realizzazione di ponti sospesi nel mondo), ha coinvolto per le approfondite verifiche, oltre alla Direzione Tecnica della Stretto di Messina, la Parsons Transportation Group in qualità di Project Management Consultant, Edison Next in qualità di monitore ambientale e un Expert Panel quale Organo a supporto per le attività tecnico-specialistiche di Alta Sorveglianza, composto da quattro massimi rappresentanti nelle discipline di aerodinamica-aeroelastica, sismica, geotecnica e ambiente. La Società ha inoltre acquisito dal Comitato Scientifico, Organo autonomo e indipendente, il parere favorevole. La complessa articolazione di questo procedimento non trova riscontri a livello italiano ed estero». 

Faglia Cannitello 

«Per la faglia di Cannitello si ribadisce – dice la Stretto di Messina – che non è sismogenetica, ovvero in grado di produrre scuotimento sismico del suolo. Questa certezza deriva da ampi studi condotti con indagini sul campo nell’area. Studi e indagini molto più approfonditi di quelli presenti nella catalogazione, dichiaratamente bibliografica, ISPRA – ITHACA delle faglie attive sul territorio nazionale che soffre di rilevanti carenze e non viene uniformemente accettata dagli esperti. L’individuazione delle faglie non è supportata in gran parte dei casi da indagini che ne ricostruiscano la geometria in profondità, come avviene invece per le faglie descritte nel database dell’INGV, che non contiene le faglie indicate dell’on. Bonelli». 

«Ancora, la faglia di Cannitello manca di una espressione superficiale univocamente riconosciuta dai ricercatori esperti della materia. Inoltre, dai dettagliati carotaggi effettuati per la redazione del progetto definitivo non è stato rinvenuto alcun indizio di dislocazione avvenuta in tempi recenti lungo la medesima faglia di Cannitello, tale da coinvolgere sedimenti superficiali investigabili per mezzo di “trincee paleosismologiche”».

Azioni sismiche e accelerazione al suolo

«Si premette – viene evidenziato – che la definizione dell’azione sismica per il progetto del Ponte è stata oggetto di grandissima attenzione sin dalle fasi iniziali degli studi di progettazione, considerata la particolarità dello Stretto di Messina sotto il profilo delle problematiche geosismotettoniche».

«Come noto l’energia liberata da un terremoto in un sito (magnitudo) è strettamente legata alle dimensioni delle strutture tettoniche (faglie) lì presenti e gli studi eseguiti per lo Stretto di Messina hanno concluso che le strutture sismogenetiche presenti possono dare luogo a eventi sismici di magnitudo non superiori a magnitudo 7,1 Richter».

«Il Ponte sullo Stretto è stato, pertanto – continua la nota – progettato per resistere, con margine sicuro, al più forte sisma attendibile nell’area dello Stretto, cioè un evento simile al terremoto di Messina del 1908, classificato da studi pubblicati sulle riviste più autorevoli del settore, come un evento estremamente raro la cui probabilità di accadimento resterà molto bassa per svariati secoli (il periodo di ritorno è infatti stato determinato in 1500-2000 anni). Qualora il Ponte fosse investito da un terremoto così raro non subirebbe alcun danno, poiché le sue strutture sono state progettate per rimanere in campo elastico, mantenendo ulteriori margini di resistenza anche oltre la soglia prevista».  

«Il progetto del Ponte sullo Stretto è redatto secondo criteri e parametri di resistenza sismica che sono specifici e più severi rispetto a quelli previsti dalla vigente Normativa per le Costruzioni del 2018 (Decreto Ministeriale 17 gennaio 2018, in breve NTC18)».

«Va immediatamente detto – dice ancora la nota – che i dati esposti relativamente alle accelerazioni massime al suolo (PGA, Peak Ground Acceleration) di eventi sismici recenti italiani, come pure l’affermazione che sono attese accelerazioni puntuali anche superiori, sono tutti aspetti ben noti nello stato dell’arte nazionale e internazionale, in larga parte connessi al progresso delle conoscenze e delle rilevazioni strumentali di eventi sismici che, in Italia come nel mondo, sono disponibili in misura sempre più ampia. Sempre per completezza di informazione, le NTC 18 prevedono nella zona di Messina accelerazioni che vedono valori massimi di 0.42g. Non è quindi corretto affermare che il progetto del Ponte sullo Stretto è redatto con “il valore di norma di 0,58g”: i valori di PGA di norma sono sensibilmente inferiori».

«È necessario precisare che il parametro PGA, il cui valore sarebbe considerato nell’articolo non cautelativo, non è assolutamente significativo dal punto di vista progettuale, e ciò è ormai riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale, tanto che nelle nuove normative europee in corso di definizione (aggiornamento eurocodici), tale valore non viene minimamente preso in considerazione».

«Per valutare la sicurezza simica di un’opera – viene ricordato – occorre invece caratterizzare in modo approfondito il moto del suolo e a tale fine è necessario valutare come l’oscillazione del terreno avviene durante l’evento sismico e come la struttura, che pure ha sue caratteristiche di oscillazione, risponde al moto del suolo. In termini tecnico-scientifici questo è quel che viene espresso dal cosiddetto “spettro di risposta” con cui viene redatto il progetto, elemento essenziale e ben noto nel settore della ingegneria sismica».

«Nel caso del Ponte sullo Stretto – prosegue la nota – la zona degli spettri di progetto di interesse per la valutazione della risposta dell’opera è quella che va da un secondo in su sulla scala delle ascisse: il Ponte è infatti una struttura molto flessibile, con periodi di oscillazione sino a oltre 30 secondi, molto più lunghi rispetto a strutture ordinarie. In particolare, i periodi più significativi sono quelli che riguardano la risposta delle torri, che vanno dai 2 ai 4 secondi circa».

«Confrontando gli spettri di progetto delle NTC18 e quelli dei “Fondamenti Progettuali” del Ponte, per un identico periodo di ritorno di 2000 anni, risulta che quelli per il progetto del ponte siano largamente superiori, e quindi più cautelativi, in tutta la zona di interesse». 

«Come sottolineato dal Prof. Ezio Faccioli (già Professore Ordinario di Ingegneria Sismica presso il Politecnico di Milano e componente dell’Expert Panel di Stretto di Messina) – dice ancora la nota – dall’analisi di dettaglio dello spettro di progetto risulta che la massima accelerazione raggiunge valori molto elevati e pari a 1,5 g per periodi tra 0,1 e 0,65 secondi, di minimo interesse per il Ponte; il Ponte invece risponde ai terremoti con oscillazioni di periodo molto maggiore (circa 3 secondi per le torri e 30 secondi per l’impalcato), ai quali corrispondono accelerazioni molto inferiori (circa 0,4g per le torri e 0,002g per l’impalcato). Da queste considerazioni si intuisce il motivo per il quale lo scuotimento sismico non rappresenta per il Ponte un’azione particolarmente critica».

«Gli studi svolti a seguito degli approfondimenti richiesti dalla Commissione Via nella fase istruttoria – dice la Stretto di Messina – hanno, inoltre, permesso di svolgere una valutazione scientifica rigorosa e aggiornata, basata su modelli di sorgente regionali, nella quale si è tenuto esplicitamente conto della eventualità che lo Stretto di Messina possa essere in area epicentrale. I valori ottenuti con varie ipotesi e modelli sono sempre inferiori rispetto alle azioni sismiche di progetto, dimostrando che le corrispondenti scelte sono cautelative e restano tali anche alla luce delle conoscenze scientifiche più recenti».

«Anche confrontando lo spettro del terremoto di progetto con lo spettro dei terremoti citati nell’articolo (L’Aquila, Amatrice) – si legge – risulta che ai periodi significativi per il ponte i valori di accelerazione considerati nel progetto sono molto più cautelativi di quelli registrati. Infine, come previsto dalla Relazione del Progettista redatta secondo quanto previsto dalla L. 26/5/2023 n. 58, nell’ambito dell’aggiornamento degli studi geosismotettonici previsti per il Progetto Esecutivo, uno studio di prima fase eseguito nel Settembre 2024 per conto di Eurolink dall’Università degli Studi Federico II di Napoli ha confermato, sulla base delle attuali informazioni, la cautelatività dello spettro di progetto e della PGA di 0,58g adottati per il Ponte».

«In altre parole – conclude la nota – il Ponte sullo Stretto ha caratteristiche intrinseche ed è progettato con azioni sismiche e criteri che ne fanno una delle strutture sismicamente più sicure in Italia e nel mondo, sulla base del più moderno stato dell’arte tecnico scientifico internazionale». (rrm)

Ponte sullo Stretto, Pietro Ciucci: Avvio Conferenza servizi ulteriore passo concreto per iter approvativo

L’avvio della Conferenza di servizi per il prossimo 16 aprile, come comunicato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, rappresenta un ulteriore concreto passo avanti nell’ambito dell’iter approvativo volto alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina». È quanto ha dichiarato Pietro Ciucci, amministratore delegato della Stretto di Messina, sottolineando come sia stata «altrettanto importante la comunicazione del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica che, nei giorni scorsi, ha dichiarato la “procedibilità” per l’avvio della valutazione degli elaborati ambientali».

«Come programmato e comunicato la convocazione della Conferenza – ha spiegato ancora – è un atto conseguente all’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della Stretto di Messina dell’aggiornamento del progetto definitivo dell’opera e alla contestuale consegna degli elaborati progettuali ai ministeri e alle Autorità competenti».

Nei prossimi giorni, inoltre, sarà pubblicato sui quotidiani nazionali e territoriali di Sicilia e Calabria l’Avviso di avvio del procedimento volto all’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, propedeutico alla dichiarazione di Pubblica Utilità che sarà sancita con l’approvazione del progetto definitivo del ponte sullo Stretto da parte del Cipess.

«Questa fase intermedia, legata alla pubblicazione dell’Avviso – ha proseguito Ciucci – consentirà a tutti gli interessati di prendere visione della documentazione progettuale relativa al piano degli espropri e formulare eventuali osservazioni. In tale contesto la società Stretto di Messina aprirà “Sportelli informativi” sia a Messina che a Villa San Giovanni, in spazi dedicati messi a disposizione dai rispettivi comuni, per fornire il supporto necessario per l’analisi della documentazione». (rrm)