Il sindaco di Cassano allo Ionio, Gianni Papasso, ha chiesto al ministro per i Beni Culturali e le Attività Culturali, Dario Franceschini, un incontro per «ricercare ogni soluzione che dia il giusto riconoscimento alla terra ove fu Sybaris come Patrimonio dell’Umanità».
Sul tavolo di confronto, dunque, il Progetto riguardante il riconoscimento Unesco del sito ove nacque e si sviluppò il mito e la leggenda dell’antica Sybaris, la Polis che dettò legge a dettò legge a quattro nazioni, con venticinque città sottoposte al suo dominio e un esercito di oltre trecentomila soldati.
Nella lettera inviata al ministro, il primo cittadino ha ribadito che nel tempo, in varie occasioni, aveva interloquito con scritti per evidenziare al destinatario la complessa vicenda e le problematiche del sito Archeologico di Sibari. Per ultimo, in ordine di tempo, ha evidenziato, con una lettera datata 5 dicembre 2019, dopo aver espresso, anche a nome dell’intera Città di Cassano All’Ionio, la profonda gratitudine per il provvedimento del Governo che riconosceva la gestione autonoma al Museo Nazionale ed al Parco Archeologico della Sibaritide, aveva chiesto di voler considerare la possibilità di programmare una visita istituzionale presso il sito Archeologico che rievoca l’epopea della leggendaria polis magnogreca di Sybaris.
«Fin dall’inizio della mia elezione a sindaco del Comune di Cassano All’Ionio – ha argomentato – ho lanciato l’idea di Sibari Patrimonio dell’Unesco. Negli ultimi tempi, questa mia idea ha trovato il sostegno di eminenti personalità del mondo politico, civile ed ecclesiastico, fra le quali il Presidente della Regione Calabria, il Presidente della Provincia di Cosenza, la Commissione Cultura del Senato, le Organizzazioni Sindacali, il Vescovo della millenaria Diocesi di Cassano All’Ionio, ed altri ancora, che hanno promosso e sollecitato il raggiungimento di tale scopo, che porterebbe enormi benefici non solo al Comune che ho l’onore di rappresentare ma all’intera Calabria. Del resto, con il direttore del Parco Archeologico di Sibari, dott. Filippo Demma, siamo costantemente in contatto per perorare tale importante causa».
La lettera prosegue evidenziando che in data 4 Agosto 2020 è stata trasmessa una comunicazione indirizzata al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo – Ufficio Unesco, richiedendo un incontro finalizzato a ricevere indicazioni circa l’iter procedurale da seguire per formalizzare la candidatura di Sibari quale sito patrimonio Unesco. La risposta ricevuta dal Ministero, in data 03 Settembre 2020, ha sottolineato che i nuovi orientamenti che presiedono all’attuazione della Convenzione per la protezione del Patrimonio mondiale hanno dato priorità ad iscrizioni di siti seriali, anche transnazionali, a discapito di singoli monumenti, centri storici o aree archeologiche, che in passato sono stati inseriti nella Lista, pur riconoscendo l’elevato interesse storico-archeologico dell’antica colonia di Sibari.
Tuttavia, il sindaco Papasso ritiene, in proposito, che sia obbligo morale e dovere politico percorrere tutte le vie possibili per raggiungere lo scopo di far riemergere e valorizzare un modello di civiltà e di Polis che ha identificato la Calabria e l’intera Nazione. (rcs)