Domani sera, e in replica giovedì 26, a Catanzaro, alle 21, al Complesso Monumentale del San Giovanni, in scena Quel che fu fatto, io lo sognai del Teatro di Calabria.
Lo spettacolo, che rientra nell’edizione 2021 di Graecalis, è dedicato a Gabriele D’Annunzio nel Centenario dell’arrivo di D’Annunzio al Vittoriale.
Di Gabriele D’Annunzio si conosce il lato spregiudicato, rivoluzionario, anticipatore dei tempi e fortemente provocatore.
Eppure, questa è solo apparenza, superficie di un intellettuale estremamente più complesso e organico.
D’Annunzio ha un fortissimo legame col mondo classico: maestro del verso, sapiente compositore di armonie verbali, D’Annunzio incarna il poeta contemporaneo che rievoca la grandezza e le atmosfere della poesia classica greca e latina, oltre ad abbinare una decisa componente drammatica sia del suo vissuto come personaggio che delle sue opere.
Un’opera che si prospetta estremamente affascinante, che farà immergere lo spettatore in un’atmosfera rarefatta e al tempo stesso intima, che ci porterà a conoscere un D’Annunzio molto persona e poco personaggio, con una venatura malinconica che finora non si è mai vista nel poeta abruzzese.
I fantasmi della passione e dell’intelletto di D’Annunzio, i suoi tormenti, i suoi sogni enormi e le sue sottili malinconie prenderanno corpo, musica e parole e rivivranno davanti allo spettatore, raccontati dalla viva voce dello stesso Vate. (rcz)