A Marcellinara la rievocazione storica sull’Eccidio del 1806

di CATERINA RESTUCCIA – Proprio lì ove la striscia di terra della penisola italiana è più stretta e separa i lembi dei due mari, ad ovest il Mar Tirreno e a Est il Mar Ionio, ecco che si apre un sipario davvero singolare, affascinante e di forte valenza storica.

A fare da teatro aperto, con rappresentazione drammatica immersiva,  già per la quarta edizione è il bel terrazzo del Comune di Marcellinara, territorio che come su un collo di bottiglia si poggia un borgo misterioso e dall’eredità culturale lunga e coinvolgente.

Si tratta di una delle rievocazioni storiche più drammatiche che si presentino su tutta l’area nazionale, ricade nel periodo del primo decennio del lontano 1800, allorquando con una campagna militare, scansionata esattamente nei giorni tra il 1° e il 7° giorno del luglio 1806, i francesi di Napoleone scesero per assoggettare la Calabria.

Marcellinara vuole ricordare l’episodio attraverso una sapiente ricostruzione storica, rievocando gli eventi che insanguinarono le strade del piccolo borgo.

La rievocazione nella sua interezza avrà luogo sabato 21 settembre ore 22.00 presso Piazza Francesco Scerbo nello stesso comune, mentre un convegno sarà curato con una presentazione dettagliata dell’evento culturale venerdì 20 alle ore 18.00 a Palazzo Sanseverino.

Il progetto culturale di elevato spessore storico, ricordando in una drammatizzazione immersiva nel pieno contesto del territorio e la sua valorizzazione, sarà delineato e presentato con le future novità per la prossima edizione 2025, già in cantiere, proprio oggi a Palazzo Sanseverino, ove interverranno, con la moderazione di Elena StagnoDomenico Sorace, per l’Associazione Gioacchino Murat di Pizzo, Rosa Scerbo Sarro, Coordinatrice eventi culturali per il Comune di Marcellinara, l’imprenditore Gianpietro Sanseverino di Marcellinara, diretto ramo della nobile famiglia Sanseverino, e concluderà i lavori il sindaco Dott. Vittorio Scerbo. La serata sarà accompagnata dagli intermezzi musicali del Maestro Nino Borrino, mentre a precedere la rievocazione storica dell’Eccidio di Marcellinara 4 luglio 1806, inscenata poi al giorno successivo, sarà il Gruppo Sbandieratori Besidias di Bisignano.

Senza dimenticare che la manifestazione godrà anche del supporto, oltre che delle realtà istituzionali e associative già citate, dell’Associazione Tolentino 815 e dell’Accademia di Oplopologia e Militaria e della sempre fattiva Pro Loco.

«Siamo fieri di riproporre un evento che, seppur nella sua cruda ferocia per l’eccidio di decine di nostri padri concittadini di Marcellinara, risveglia da anni la consapevolezza storica del nostro piccolo centro», si esprime così, orgogliosamente, il primo cittadino di Marcellinara, e prosegue: «È nostra intenzione così promuovere le risorse del nostro borgo, valorizzare il territorio e dimostrare virtù e valori della nostra cittadina», conclude con il tono di una piena presa di posizione sui corretti investimenti culturali utili per migliorare tutte le condizioni sociali del contesto cittadino.

La rievocazione storica, infatti, e inoltre intitolata “La ritirata sbagliata 4 luglio 1806”, rientra tra i progetti finanziati dallo stesso Ministero della cultura, Direzione Generale Spettacolo, e rientrando tra i soli otto Comuni in graduatoria per i benefici finanziari alla realizzazione dell’evento.

Vittorio Scerbo dimostra così un’ampia visione della politica culturale, che ancora in pochi riescono a sentire, avvisare e costruire.

«Solo attraverso la cultura e tutte le sue forme declinabili si può alimentare un popolo migliore», ci dice ancora il xindaco di Marcellinara, fremendo in attesa delle due serate del 20 e del 21 settembre. (cr)

TAURIANOVA (RC) – Si presenta “Evasioni d’amore” di Santo Gioffrè

Domani, a Taurianova, nella Biblioteca “A. Renda”, sarà presentato il libro Evasioni d’amore di Santo Gioffrè, edito da Castelvecchi.

L’evento apre il weekend di eventi tra musica, arte e letteratura, arricchito da un importante focus per raccontare la Calabria di Taurianova Capitale Italiana della Cultura.

Nei cinque racconti di questa raccolta, Santo Gioffrè si disperde nel labirinto dei propri ricordi, attraverso esistenze segnate dalla fatica, dal desiderio del riscatto e dalla forza tenace dell’amore, intrecciando memorie, paure ancestrali e terre arse dal sole d’agosto. Dialoga con l’autore Assunta Morrone, dirigente scolastico e scrittrice, con le letture dell’attrice Giusi Loschiavo.

Sabato 21, alle 19, nella Chiesetta degli Artisti, la giornalista e scrittrice Rosalba Baldino presenta invece la Trilogia di Francesco (Falco Editore).

In “I cristalli di Francesco”, “Mi porti da Francesco” e “Il sigillo di Francesco” Baldino conduce un percorso narrativo che attraverso una scrittura semplice vuole facilitare l’approccio conoscitivo con il Santo di Paola da parte soprattutto delle nuove generazioni, ma affrontando al tempo stesso temi importanti ed estremamente attuali, in grado di stimolare anche un pubblico di lettori più adulti. Introduce Caterina Accardi, titolare della libreria che cura l’evento. Dialoga con l’autrice Assunta Morrone con le letture di Giusi Loschiavo e l’intermezzo musicale a cura dell’Associazione La nuova Verdi.

Domenica 22, nella Chiesetta degli Artisti, alle 18.30, Arcangelo Badolati presenta Figli traditori.  I rampolli dei boss in fuga dalla ‘ndrangheta, (Pellegrini, 2024). Un’indagine profonda su una delle organizzazioni criminali più potenti e radicate, raccontata attraverso le voci di chi ha scelto di spezzare il silenzio.

A dialogare con l’autore, Mariagrazia Arceri, associazione Parallelo 38. Interverrà inoltre l’on. Angela Napoli, Associazione Culturale Risveglio Ideale. Modera il giornalista Agostino Pantano.

Sempre alla Chiesetta degli Artisti, alle 22, Beatrice Venezi, tra i più giovani direttori d’orchestra donna d’Europa, che presenterà il suo ultimo libro Puccini contro tutti. Arie, fughe e capricci di un genio anticonformista (Utet, 2024).

All’evento interverranno: Maria Fedele, assessore alla Cultura di Taurianova e direttore artistico di TCIL; il maestro Cettina Nicolosi, docente al Conservatorio Statale Tchaikovsky di Catanzaro; Antonietta Santacroce, direttore artistico del Festival d’Autunno e neo eletta sovrintendente del Teatro Politeama di Catanzaro.

Beatrice Venezi, concittadina di Puccini – cresciuta nel suo mito leggendo le sue lettere e le interviste – ha suonato e diretto le opere pucciniane in tutto il mondo. Con l’occasione del centenario del grande Maestro di Torre del Lago ha scritto una biografia sui generis del Maestro. Undici racconti, undici momenti di vita con la colonna sonora delle sue opere a comporre una sinfonia di emozioni, sorprese, aneddoti che ci restituiscono il ritratto luminoso di un genio controcorrente.

«Anche per i mesi autunnali abbiamo pensato ad una programmazione molto ricca – ha commentato l’assessore Maria Fedele –. Siamo emozionati nel poter ospitare il maestro Beatrice Venezi, che ha diretto orchestre in tutto il mondo, proseguendo il percorso che fin dal primo momento ha visto l’intrecciarsi di linguaggi artistici diversi. Nella stessa giornata lanceremo anche un nostro nuovo progetto: “Narrazioni calabre”. L’idea è quella di creare un dialogo tra la Calabria e i propri scrittori i quali raccontano la loro terra e le sue tradizioni con orgoglio, riuscendo a coglierne ogni particolare. Taurianova ancora una volta grande palcoscenico da cui ripartire grazie alla cultura».

Dal 22 settembre, dunque, “Narrazioni Calabre”, la nuova produzione firmata Taurianova Capitale del Libro che proseguirà poi per tutto il mese di ottobre, vedendo susseguirsi le presentazioni di autori calabresi provenienti da tutte e cinque le province, per offrire un importante sguardo sul racconto della Calabria in tutte le sue sfaccettature.

Dalle cronache di eventi che hanno segnato la storia recente – presentati sotto diversi punti di vista – a narrazioni ambientate in scenari ricchi di fascino e meraviglie paesaggistiche; dall’Aspromonte al Pollino, “Narrazioni Calabre” offrirà un viaggio per storie e luoghi di Calabria attraverso le parole dei suoi stessi figli. (rrc)

COSENZA – Al via il Festival Muinafest

Prende il via domani, a Cosenza, la prima edizione del Muinafest, il festival promosso dalla Consulta Intercultura di Cosenza, che riunisce, ad oggi, 28 comunità di diverse nazionalità presenti in città, insieme all’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Franz Caruso.

La manifestazione, in programma fino a domenica, sarà articolata in una tre giorni di dibattiti, sport, mostre d’arte, una rassegna di cortometraggi, musiche, balli e canti tradizionali, tutto all’insegna dell’interculturalità, della condivisione e dell’amicizia. L’inaugurazione del “Muinafest” è fissata per le 10 al Museo dei Brettii e degli Enotri che, insieme a Piazza Carratelli, sarà una delle due location della manifestazione.

Muina, in dialetto cosentino, significa confusione, rumore, chiasso creativo ed è proprio questo che vuole essere il festival nello spirito dei suoi organizzatori. Una manifestazione che  apre la stagione degli impegni culturali e di spettacolo della città di Cosenza ed è il primo evento che si realizza grazie ad altre realtà importanti della città, come “La Terra di Piero”, «rappresentata qui – ha detto Franz Caruso – da Sergio Croccob, che ci vedrà finalmente partecipi dell’inaugurazione, venerdì 20 settembre, del Parco dei Nonni, una significativa struttura che sorge di fronte al Parco Romeo e all’interno del Parco Emilio Morrone per iniziativa della stessa associazione che insieme al Comune ha realizzato questa importantissima opera», ha detto il sindaco Caruso nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione.

Oltre al sindaco Caruso, presenti il presidente della Consulta Intercultura, Ibrahima Deme Diop, l’assessore Veronica Buffone, la consigliera delegata del Sindaco alla cultura, Antonietta Cozza, la consigliera comunale Alessandra Bresciani e il Presidente dell’Associazione “La Terra di Piero”, Sergio Crocco.

«Stiamo realizzando un percorso grazie all’impegno – ha detto Caruso – che ha visto partecipi l’assessore Veronica Buffone, Antonietta Cozza, delegata alla Cultura e Alessandra Bresciani, prima come presidente della commissione servizi al cittadino e poi come consigliera comunale particolarmente attiva e vicina alla Consulta Intercultura».

Franz Caruso ha ricordato che l’Amministrazione comunale ha dato vita, grazie al Presidente della Consulta Intercultura e a tutti i componenti delle comunità straniere presenti in città, all’impegno che era stato assunto nei confronti della cittadinanza «che noi – ha rimarcato il sindaco – riteniamo indispensabile per le etnie diverse che contaminano e fanno crescere la cittadinanza cosentina».

Un impegno partito dallo scorso anno, dalla Festa della Consulta Intercultura organizzata al Museo dei Brettii e degli Enotri, realizzatasi grazie anche all’impegno della direttrice Marilena Cerzoso, «che – ha sottolineato ancora il sindaco – ha messo in piedi una serie di attività e di iniziative che hanno portato il Museo ad essere, nel giro di pochissimo tempo, un punto di riferimento importante per la cultura cosentina e calabrese».

Poi Franz Caruso ha ricordato ancora che da venerdì 20 settembre fino alla fine di ottobre, si darà vita al cartellone autunnale, con tutta una serie di iniziative che animeranno la città «dal punto di vista della partecipazione, dell’animazione e del rilancio culturale». Subito dopo, l’intervento del Sindaco si è fatto più politico.

«Cosenza – ha detto – è città solidale, che accoglie e che vuole che sia rispettato il diritto di tutti ad essere cittadini di questo nostro Paese e le azioni di legalità, di cui Muinafest si occuperà in un apposito panel nella giornata di sabato 21 settembre, sono importanti proprio per riconoscere i diritti a ciascuno dei cittadini che vivono nella nostra città. È bello vedere sfilare gli abiti tradizionali di ogni etnia, ma è molto più importante conoscere, da parte di chi vive a Cosenza, quelli che sono i propri diritti e soprattutto vederli rispettati. Partiamo da qui, perché vogliamo che ci sia una contaminazione. Sappiamo la difficoltà del momento. Noi siamo dall’altra parte e non la pensiamo come coloro che oggi governano il nostro Paese e vogliamo che ci sia sempre di più un’azione di solidarietà nei confronti di chi viene nella nostra terra, perché scappa dalla miseria, dalla povertà, dalle guerre».

«Vorrei, pertanto – ha aggiunto – che questa azione di contaminazione sia il primo passo per una scelta consapevole da parte di chi non vive la realtà italiana, di scegliere di venire in Italia perché lo vuole autonomamente e liberamente, sapendo che Cosenza e la Calabria sono terra di accoglienza e solidarietà».

Infine, il primo cittadino, scorgendo nel programma del festival la partita di cricket tra la comunità del Pakistan e quella del Bangladesh, di domenica 22 settembre al Marchesino di Rende, ha colto tra le righe un segnale e, insieme un messaggio “che – ha detto – fa capire che dalla comunità cosentina, dall’Amministrazione comunale e dalla Consulta intercultura c’è una propensione a superare qualsiasi barriera e steccato ideologico o di campanile.

«Sono per la città unica – ha ribadito Franz Caruso – però, come voglio che nulla sia imposto agli altri, non voglio che altri impongano niente a me. Sono un uomo libero e vorrei che le comunità fossero sempre libere. Per cui la scelta di fusione deve partire da una condivisione dal basso, non da un’imposizione dall’alto».

Il Presidente della Consulta Intercultura, Ibrahima Deme Diop che ha riconosciuto al sindaco grande lungimiranza per aver dato alla Consulta e alle comunità straniere rappresentate al suo interno questa significativa opportunità. «Dal 2023 stiamo portando, passo dopo passo, il nostro contributo nella costruzione di una città interculturale. È la prima volta che comunità sudamericane, asiatiche, africane ed europee, riunite nella Consulta Intercultura, organizzano insieme a Cosenza un evento del genere. Una grande festa che vuole riunire tutta la città e che fornisce ad ogni comunità l’opportunità di far conoscere, attraverso le varie attività proposte, la propria identità».

E durante la conferenza stampa sono state tante le testimonianze dei componenti il direttivo della Consulta, uomini e donne di diversa nazionalità, che hanno illustrato la loro esperienza e il contributo offerto nell’organizzazione del festival.

«Celebriamo un momento di gioia che non vuole essere solo una festa, ma anche un momento di riflessione», ha detto poi l’assessore Veronica Buffone, che ha ricordato anche l’importanza dell’inaugurazione del Parco dei Nonni.

«Muinafest – ha poi aggiunto la consigliera Alessandra Bresciani, è il modo concreto di un percorso che abbiamo immaginato insieme e che sta assegnando all’Amministrazione comunale e alla Consulta Intercultura un protagonismo attivo nella trasformazione culturale della città. Contiamo sulla più ampia condivisione per consentire l’azione collettiva che ci dà l’opportunità di continuare a progredire insieme».

«Una giornata straordinaria di assoluta bellezza». Così ha definito l’incontro nel salone di rappresentanza del Comune, tra tutte le comunità straniere presenti in città, la consigliera delegata alla Cultura, Antonietta Cozza. Dopo aver ricordato da dove tutto era partito, la Festa dello scorso anno al Museo dei Brettii e degli Enotri, Cozza ha rimarcato di aver evidenziato, già da allora, la necessità di istituzionalizzare la festa e di trasformarla in Festival, “qualcosa da storicizzare e che rimanga alla città per sempre”.

La chiusura della conferenza stampa è tutta per Sergio Crocco, presidente dell’Associazione “La Terra di Piero”.

«Mettiamo da parte le parole inclusione e integrazione – ha detto – perché, alla luce di quanto di positivo sta accadendo, ritengo siano anacronistiche. E sostituiamole con la parola interazione. E questo festival ne è la dimostrazione migliore. Mi riempie di orgoglio che questa nuova spinta verso l’intercultura parta dalla mia città. Noi abitiamo un territorio dove le persone non si girano dall’altra parte». (rcs)

 

COSENZA – Torna il Fichi Festival

Prende il via domani, a Cosenza, il Fichi Festival, organizzato dal Consorzio di Tutela Fichi di Cosenza Dop.

La kermesse, in programma fino al 21 settembre, prevede una tre giorni di iniziative, confronti e bilanci all’insegna del gusto inconfondibile di uno dei prodotti più amati del territorio e sempre più apprezzati nel mondo.

Il tema di quest’anno sono indubbiamente le attività scientifiche promosse dal Consorzio di Tutela Fichi di Cosenza DOP e le nuove possibilità di promozione che contribuiscono ad una decisiva spinta sul mercato. È per questo che ben due giornate su tre sono dedicate proprio ai convegni che illustreranno i risultati delle ricerche scientifiche in campo agronomico, portate avanti con il supporto di Enti istituzionali nel campo dell’agricoltura, senza dimenticare che queste attività daranno un decisivo aiuto agli agricoltori della filiera.

Degna di nota, poi, è la partecipazione al Fichi Festival 2024 della prestigiosa Accademia dei Georgofili, tra le più antiche e importanti istituzioni scientifiche agronomiche d’Italia, la cui presenza accresce il valore delle attività del Consorzio e ne sottolinea l’importanza.

Da non dimenticare, anche, la presentazione della collaborazione di co-marketing tra il Consorzio di Tutela e la compagnia aerea Aeroitalia che da settembre offrirà i Fichi di Cosenza Dop in confezioni monoporzione ai passeggeri di voli selezionati, portando la valorizzazione delle eccellenze e del territorio italiano tra le nuvole.

E inoltre la partecipazione di vecchi amici del Fichi Festival – come il già citato Gioacchino Bonsignore – e nuovi partner come il Food Innovator Paolo Caridi che presenterà dessert e prodotti innovativi a base di Fichi, la Fisar Cosenza (Federazione Italiana Sommelier) e lo Chef Emanuele Lecce che curerà la cena.

Si parte con il convegno dedicato alla qualità del materiale di propagazione del fico, presso la Camera di Commercio di Cosenza. Si entra nel vivo, invece, venerdì 20 con una nuova occasione di confronto, questa volta presso la Provincia di Cosenza, sulle innovazioni della filiera dei Fichi di Cosenza Dop, a cura dell’Accademia dei Georgofili.

Nel pomeriggio, invece, il press tour nelle aziende della filiera dei Fichi di Cosenza Dop insieme al giornalista e caporedattore della rubrica “Gusto” del TG5, Gioacchino Bonsignore, che anche quest’anno sarà presente al Festival.

Sabato 21 a Villa Rendano, previsto uno show cooking, degustazioni, presentazioni di ricette innovative ed il convegno sulle prospettive future dei Fichi di Cosenza Dop tra ricerche agronomiche e nuove possibilità di promozione e commercializzazione, insieme, tra gli altri, al Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto e dell’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo. (rcz)

A Rosarno aggiudicati i lavori per un altro bene : Diventerà l’autoparco della polizia locale

Diventerà l’autoparco della Polizia locale e un’area per ammassamento soccorritori e la Protezione Civile, il bene confiscato alla criminalità organizzata a Rosarno.

Si tratta di un terreno agricolo con fabbricato annesso che si trova sulla Strada Statale 18 che collega Rosarno a Gioia Tauro, la cui procedura di gara inerente l’affidamento dell’esecuzione dei lavori è stata espletata dalla Stazione Unica Appaltante della Città Metropolitana di Reggio Calabria. La Suap ha consegnato definitivamente il progetto alla ditta Imcore Srl, il cui costo dell’intervento ammonta ad un totale di 440 mila euro provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza mentre le funzioni di responsabile Unico del Progetto sono state assegnate all’architetto Alessandro Messina, dirigente dell’Area Tecnica del Comune di Rosarno, il quale sta curando il complesso capitolo dei numerosi beni confiscati di proprietà comunale. Lo ha fatto sapere il vicesindaco di Rosarno, Teodoro De Maria con delega ai Lavori Pubblici il quale, con la collaborazione del sindaco, Pasquale Cutrì, e con gli Uffici Comunali preposti, stanno procedendo spediti per appaltare e completare i progetti di recupero dei beni confiscati alle mafie finanziati dal Pnrr, un lavoro che ha aveva avviato la commissione straordinaria antimafia la quale ha deciso di investire la maggior parte dei soldi provenienti dall’Europa riutilizzando i 53 beni di ex proprietà delle famiglie di ‘ndrangheta di Rosarno.

A questo proposito il vicesindaco De Maria ha garantito che l’amministrazione si impegnerà a concludere i progetti incanalati dalla triade prefettizia.

«Il progetto di questa amministrazione comunale è quello di trasformare i beni del potere criminale in beni per la collettività», ha asserito il forzista De Maria, scandendo: «riutilizzeremo tutti i beni confiscati alla ‘ndrangheta di Rosarno messi al bando per finalità sociali».

Lo stesso vicesindaco ha informato che durante la fase delle indagini per la verifica delle condizioni del bene in questione, il fabbricato è risultato essere in buone condizioni e lo stesso ospiterà i mezzi di servizio utilizzati dalla Polizia locale e il terreno sarà trasformato un un’area d’attesa e accoglienza in caso di emergenze.

Va ricordato che nell’ambito della progettazione con fondi Pnnr ci sono a disposizione oltre 3 milioni di euro che consentiranno di riconvertire tutti i beni confiscati alla criminalità organizzata per uso sociale e civile. Dunque, dopo l’appalto aggiudicato per la riconversione e la riqualificazione di un bene confiscato in contrada Carmine per la creazione di una struttura sociale grazie al maxi finanziamento di 1 milione e 383 mila euro, ora tocca al progetto per la costruzione dell’Autoparco della Polizia Locale e Area per Ammassamento Soccorritori – Protezione Civile, in terreno confiscato alle mafie.

L’elenco dei beni, inoltre, può essere monitorato dai cittadini rosarnesi, poiché è stato pubblicato nell’apposita sezione “Beni confiscati” dell’albo pretorio dell’ente rosarnese ed inviato alla Anbsc frutto di un monitoraggio e ricognizione dei beni, compiuti da una task force composta da tecnici e personale della Polizia locale, con la predisposizione di un’apposita scheda di monitoraggio completa di dati catastali, tecnici e documentazione fotografica.

LAMEZIA – Nasce “Trame a Sud”, lo spin-off di Trame Festival

È nato Trame a Sud, lo spin-off di Trame. Festival dei libri sulle mafie, promosso dalla Fondazione Trame Ets, approvato dal suo Consiglio d’Amministrazione presieduto dal presidente Nuccio Iovene e nato da una proposta del giornalista e scrittore Vinicio Leonetti, “volontario della parola” per sua definizione, che sarà alla guida del progetto.

Il progetto mira a mettere in movimento la vivace ma spesso poco conosciuta scena letteraria del Sud Italia, fornendo spazio a scrittori appassionati e a coraggiose case editrici indipendenti.

L’evento avrà un calendario di iniziative distribuite durante l’anno sia presso il Civico Trame, sede operativa della Fondazione, sia in altre realtà della regione.

L’obiettivo è creare una rete culturale che, partendo dalla Calabria, si estenda in tutto il Mezzogiorno, favorendo il dialogo e la collaborazione tra autori locali e gruppi di lettura, associazioni e organismi culturali, e, come avviene già per Trame.Festival, mettendo in campo diversi linguaggi (musica, arte, teatro, proiezioni).

«Un lavoro che parte da Lamezia Terme per estendersi in tutta la Calabria e nell’intero Mezzogiorno, cercando connessioni costruttive con associazioni, gruppi di lettura, e organismi culturali locali e social – ha spiegato Leonetti –. Il cuore del progetto è il coinvolgimento di autori, editori e operatori culturali che meritano un palco importante per esprimere il proprio valore». (rcz)

Al via il Settembre Rendese

di MARIACHIARA MONACOSettembre Rendese ai nastri di partenza. Quest’anno il festival più longevo della Calabria spegne 59 candeline, e, come un vero compleanno che si rispetti, viene festeggiato con un’ospite speciale, la cantante palermitana Giusy Ferreri. È stata proprio lei ad aprire le danze ieri sera (lunedì), in una piazza Kennedy gremita, nonostante le condizioni meteorologiche non particolarmente ideali.

La cantante ha divertito i numerosi spettatori con le sue canzoni storiche: Novembre, Non ti scordar mai di me, Volevo te, e tanto altri titoli del suo vasto repertorio, come Gli Oasis di una volta, pubblicata a dicembre 2021. Un brano che ha segnato per lei, un ritorno alle origini, con sonorità rock malinconiche che richiamano le atmosfere dei suoi primi successi.

Senza tralasciare i grandi della storia, come Rino Gaetano e Mino Reitano, due colonne portanti del panorama musicale nostrano.

«Torno molto volentieri qui – ha confessato la Ferreri – in Calabria ci sono autori straordinari a cui mi sento legata. Rino Gaetano, ad esempio, di cui ho reinterpretato la sua Il cielo è sempre più blu, ma anche Mino Reitano che insieme a Ornella Vanoni abbiamo omaggiato con la nostra versione di Una ragione di più».

La cantante ha poi anche ricevuto un premio speciale dalle mani di Alfredo De Luca, direttore artistico della kermesse che stasera farà gli onori di casa, nel centro storico di Rende, ai Dirotta Su Cuba, per poi terminare con un appuntamento molto atteso, quello con Rose Villain, fresca di esperienza Sanremese, e pronta ad esibirsi in uno scenario sicuramente da tutto esaurito, quello su via Rossini, sabato 21 settembre. (mm)

Donati a Morano Calabro i ritratti storici di Nicola Leone e Vincenzo Severini

Alla comunità di Morano Calabro sono stati donati due preziosi ritratti ottocenteschi raffiguranti Nicola Leoni e Vincenzo Severini, iconiche figure della storia locale. Le opere, realizzate dal pittore Giocondo Bissanti e a lungo custodite dalla signora Maria Marranghello, sono state generosamente offerte alla collettività per il tramite e l’impegno della famiglia Mastrascusa, nel corso di un evento svoltosi nella sala convegni del Chiostro San Bernardino da Siena.

All’iniziativa, organizzata dall’Associazione “Tracce di Storie” nel quadro delle attività finalizzate alla valorizzazione del vasto patrimonio immateriale di cui Morano dispone, hanno partecipato nelle vesti di relatori: il sindaco, Mario Donadio, la prof.ssa Cinzia Mastrascusa e la giornalista Claudia Di Giorgio. Seppur con differenti sfumature, affettive sociali e talvolta antropologiche, è stata evidenziata l’importanza del recupero della memoria e del valore che i dipinti rivestono nel processo di conoscenza e comprensione di accadimenti che ci riguardano da vicino.

«È un momento significativo per la nostra collettività – ha dichiarato il primo cittadino Mario Donadio –. Non solo per il valore artistico dei ritratti, ma soprattutto per il contributo che forniscono alla ricerca e riscoperta delle nostre radici. Saremo in primis noi che viviamo il tempo presente e saranno le nuove generazioni a trarre vantaggio intellettuale da questa azione di altruismo espressa e concretizzata per amore della comunità. Perciò, a nome mio e dell’esecutivo, esprimo gratitudine al sodalizio “Tracce di Storie” e alle famiglie Marranghello e Mastrascusa. Faremo tesoro di questo gesto, anche in vista di una rinnovata sensibilità per il “bello”, nonché per un rilancio, a scopi turistici e di studio, della nostra eredità culturale. Tale atto di mecenatismo nobile, si allinea, dunque, agli sforzi che stiamo portando avanti per promuovere il sapere e la salvaguardia delle testimonianze del passato, garantendone la fruizione ai posteri».

Nella felice circostanza si è voluto non solo plaudire alla liberalità di un gesto ammirevole, ma anche ribadire quanto sia «indispensabile rendere accessibili gli elementi attraverso i quali ricostruire fatti e dialogare con personaggi che prima di noi hanno calcato la scena di questo mondo», così il consigliere  capogruppo di Insieme per Morano, Antonio Spina.

Le tele, ora di proprietà pubblica, saranno esposte permanentemente nella Sala Consiliare, a significare la correlazione tra epoche, destini e percorsi comunitari diversi, ma pur sempre segnati da identità e valori intramontabili. (rcs)

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Al via la stagione dello Spazio in Rosa al Centro Neurolab

di GRAZIELLA TEDESCOLo “Spazio in rosa altro non è che un appuntamento mensile di riflessione, incontro, approfondimento e scambio che la dott.ssa Maria Grazia Richichi mette a disposizione della cittadinanza villese e non solo.

Personalmente posso affermare, con consapevole certezza che questi appuntamenti sono come un raggio di sole e una boccata di ossigeno sano in un tempo in cui l’approfondimento, le relazioni, lo stare bene insieme diventano sempre più difficili da perseguire e da realizzare. Giovedì dodici settembre la dott.ssa Richichi, geriatra e responsabile del centro diurno di recupero neurocognitivo Neurolab di Villa San Giovanni, affiancata da uno staff di professionisti in diversi settori, ha ospitato la scrittrice Eleonora Geria, autrice del libro “Un senso di te” e coautrice insieme al figlio Nicola Fantozzi del libro “I miei super poteri”.

Tra gli illustri ospiti che hanno preso parte all’evento c’erano la dott.ssa Tiziana Foti, pediatra, la dott.ssa Graziella Trecroci, ex dirigente Scolastica, attuale garante dell’infanzia e dell’adolescenza del Comune di Villa San Giovanni, la dott.ssa Cettina Tuscano, docente dell’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Villa San Giovanni e referente del CTS- Centro Territoriale di supporto per l’Inclusione- Prov. Di Reggio Calabria. Ha moderato l’incontro la giornalista Mariarita Sciarrone. Assente, per improrogabili e improvvisi impegni lavorativi ma in realtà rappresentata egregiamente dal suo validissimo staff, la dott.ssa Maria Luisa Ottanà, dirigente dell’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Villa San Giovanni.

L’incontro ha avuto come tema la Comunicazione e l’Inclusione di soggetti con Bisogni Speciali. Il filo conduttore è stato fornito dall’autrice la dott.ssa Eleonora Geria che, grazie al suo saggio “Un Senso di te”, con estrema libertà, serenità e forza, ha raccontato la propria esperienza di mamma di un bambino con deficit neurosensoriale. La dott.ssa Geria ha snocciolato il contenuto della sua opera raccontando della scoperta del deficit di suo figlio, dei disagi che ha dovuto affrontare per imparare a comunicare con la sua creatura e delle fatiche che ha dovuto sostenere per consentire a Nicola, il suo bambino di crescere come una persona libera e perfettamente integrata nel tessuto sociale.

Talmente libera da paure e pregiudizi e talmente integrata da riuscire a raccontare, con la madre, il suo vissuto di bambino speciale. Lo staff di professionisti ha poi sviluppato le tematiche presenti nelle opere, sotto tutti i punti di vista, legali, medici, educativi ed umani: soprattutto, umani perché come introdotto dalla dott.ssa Geria, la chiave per l’inclusione, l’accettazione e la realizzazione dei bambini speciali altro non è che l’Umanità che genera amore infinito e incondizionato. È questa la chiave del successo in tutte le relazioni: l’infinita e incondizionata Umanità che si declina inevitabilmente in Amore, rispetto e pienezza di sé. (gt)

 

NICOTERA (VV) – Torna il Festival dell’Ospitalità

Venerdì 20 settembre, a Nicotera, prenderà il via la nona edizione del Festival dell’Ospitalità, una tre giorni in cui si parlerà delle nuove frontiere del turismo: dai nuovi modi di fare impresa turistica al racconto dei territori, dall’ospitalità digitale al turismo delle radici, dalle buone prassi di viaggio all’overtourism.

Una tre giorni, dunque, in cui operatori del settore turistico, animatori culturali e di comunità, giornalisti, esperti di comunicazione visiva e innovatori digitali si alterneranno tra dibattiti, esperienze e laboratori.

«Non solo dibattiti su un turismo Fuori rotta – ha spiegato Francesco Biacca, co-fondatore e frontman del team del Festival dell’Ospitalità – ma, soprattutto, dialoghi a più voci e format centrati in più settori che convergono e che sono attivatori economici trasversali dell’industria di un turismo profondamente cambiata e in continuo divenire».

Un turismo letto e raccontato anche in forma teatrale e squisitamente culturale, libri e approfondimenti con workshop e innovative attività che legano, al tema del viaggio, lo sport, la salute, il benessere e la tutela dell’ ambiente.

Due laboratori: “Didattica sull’ospitalità” e “Turismo delle radici: genealogia”, la presentazione del libro “Se potessi, ti regalerei Napoli”- Cinque percorsi tra persone, storie e strade (Rizzoli), il Walking Roaming: rilettura del territorio sono gli eventi del 20 settembre, prima giornata del Festival.

Il 21 settembre, sabato, la giornata inizia con la tradizionale conferenza di apertura del festival:“Fuori Rotta. Oltre i Confini del Turismo” per poi proseguire con tre Duo Talk su “Il doppio volto del turismo, luci e ombra di un’industria”, “Dalla Calabria per riscoprire il futuro del turismo”, “Nuove radici: L’abitare con-temporaneo in un mondo in movimento” e un incontro su “Strumenti e strategie per il futuro delle strutture ricettive”. Il pomeriggio di sabato poi, è dedicato alle esperienze: Surf in Town, Naturart, Zenthai Flow. La giornata si chiude con un momento di comunità: “Mediterraneo Beach Sound”, aperitivo in spiaggia. Ufficio stampa: Maria Pia Tucci | 3930359308 | mariapiatucci@gmail.com Associazione Culturale Progetti Ospitali | C.F. :96049690793 | Via Mortelleto 1 – 89844 Nicotera (VV)

Particolarmente interessanti i duo talk della domenica 22 settembre che mettono in relazione il turismo ospitale con le città, le aree rurali, la conservazione, l’arte e il commercio. “Valtour Nicotera: tra passato e futuro”, un focus specifico sull’ex Valtur Nicotera chiude i dibattiti della nona edizione del Festival dell’ Ospitalità.

L’arrivederci alla decima edizione è, come da tradizione, affidata alla convivialità del Pranzo della domenica che si svolgerà in piazza con l’apporto culinario partecipato della comunità nicoterese. In tavola piatti tipici preparati secondo antiche ricette. (rvv)