L’OPINIONE / Nino Foti: Servono altri voli di Ita Airways su Reggio Calabria

di NINO FOTI – La notizia di pochi giorni fa dell’attivazione, da giugno a settembre, del quarto volo di Ita Airways da Lamezia Terme verso Fiumicino, è sicuramente una risposta alla sempre più crescente domanda degli utenti che chiedono collegamenti diretti da e verso la Calabria rispetto alle più importanti città italiane, ma non può ritenersi una soluzione esaustiva. È necessario intensificare anche i collegamenti da e per Reggio Calabria quantomeno su Milano e Roma.

Non si tratta di alimentare campanilismi inutili, ma di guardare i dati di fatto. La Città Metropolitana di Reggio è quella più popolosa della regione, senza dimenticare il fatto che l’aeroporto è volano per lo sviluppo di tutta l’area integrata dello Stretto, con un bacino potenziale di oltre 1 milione di passeggeri. È chiaro che un solo volo al giorno per Roma e Milano non può soddisfare le esigenze del territorio, ed è semplicemente inaccettabile anche per chi deve spostarsi per motivi di lavoro o di salute.

Ad oggi, inoltre, gli unici collegamenti con Roma e Milano hanno orari particolarmente scomodi che non consentono, ad esempio, di partire dalla Capitale e rientrare in giornata. Sono sorpreso e rammaricato, che nessun rappresentante istituzionale dell’area reggina evidenzi questa emergenza.

Nel corso dell’ultimo incontro organizzato al Comune di Reggio Calabria dalla Fondazione Magna Grecia, dedicato al sistema aeroportuale dello Stretto, è stato giustamente riconosciuto il lavoro fatto per portare Ryanair ad operare sul Tito Minniti, ma lo stesso sforzo deve essere fatto per portare Ita Airways ad investire sull’aeroporto di Reggio Calabria. Non si può pensare, per evidenti ragioni logistiche dovute all’operatività delle compagnie, che Ryanair assicuri anche i collegamenti su Roma e Milano, né tantomeno che vi sia una differenziazione dell’offerta tale da individuare quello di Reggio Calabria come lo scalo destinato alle low cost.

Non ci sono alternative se, realmente, si crede nello sviluppo di quest’area, e francamente mi sembra un paradosso che si parli del Ponte sullo Stretto e anziché lavorare per dare impulso all’aeroporto di Reggio, magari attraverso servizi adeguati per raggiungere l’infrastruttura in modo agevole, si debba ancora discutere per riuscire a garantire il livello minimo accettabile dei collegamenti per una Città Metropolitana. (nf)

[Nino Foti è presidente della Fondazione Magna Grecia]

L’assessore comunale di Rc Battaglia: Da Governo ci aspettiamo soluzioni sul Tito Minniti

L’assessore comunale con delega ai Trasporti di Reggio Calabria, Domenico Battaglia, ha evidenziato come «la chiusura dell’Aeroporto di Catania e l’annullamento temporaneo delle limitazioni sull’Aeroporto dello Stretto sono circostanze che lasciano intuire come le questioni tecniche siano state, per lungo tempo, semplicemente un alibi per penalizzare il Tito Minniti, e che in realtà il rilancio del nostro scalo sia esclusivamente un fatto di volontà politica».

«Risultano oggettivamente incomprensibili oggi – ha spiegato – le affermazioni pubbliche di alcuni esponenti della maggioranza di Governo nazionale che, chiamando in causa il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Matteo Salvini, affermano di volersi attivare adesso per l’abbattimento delle limitazioni tecniche. Una presa di posizione che oggi, anche alla luce della temporanea sospensione tecnica operata d’ufficio con un semplice colpo di penna, ha davvero dell’incredibile».

«Ci domandiamo dove sono stati fino ad oggi questi rappresentanti istituzionali – ha continuato – che dovrebbero perorare le istanze del nostro territorio, promuovendo la causa del rilancio dell’aeroporto con il ministro loro collega di partito e di maggioranza, ed invece dimostrano di cadere dal pero, con un incredibile atteggiamento di totale estraneità ai fatti».

«Sarà lecito chiedersi per tutti i reggini – ha proseguito – di cosa si sono occupati fino a ieri questi autorevoli esponenti della maggioranza di governo che scoprono solo oggi, tolta la foglia di fico delle limitazioni tecniche, la volontà politica di affossare il Tito Minniti. Da rappresentanti della maggioranza alla guida della Regione, principale azionista di Sacal, e del Governo nazionale, ancor più con un ipotetico filo diretto, dovuto all’appartenenza di partito, con chi muove dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti muove le leve della mobilità aeroportuale in tutta Italia, ci attendiamo che questi signori offrano alla città delle soluzioni, possibilmente definitive, non limitandosi ad evidenziare e ad illustrare i problemi che ci sono e che tutti già conoscono. Ci aspettiamo che comunichino ai reggini quando avranno ottenuto un risultato, non quando si accorgono dei problemi e affermano (chissà come!) di volersi attivare per risolverli».

«Da parte nostra rimaniamo a disposizione di questo percorso – ha detto ancora – nella speranza che si assuma la piena consapevolezza che solo remando insieme, tutti dalla stessa parte, istituzioni territoriali, rappresentanze parlamentari e politiche, si possa fare davvero qualcosa di buono per il nostro territorio».

«L’invito quindi è quello a fare fronte comune, anche alla luce delle novità normative introdotte dal Governo – ha concluso – legate alla vicenda del ponte sullo Stretto, che prevedono la stesura di un piano integrato dei trasporti, pubblici e privati, nell’area dello Stretto, in deroga ai piani regionali. Un’occasione che dobbiamo essere in grado di far valere anche nell’ottica di una nuova centralità acquisita dal nostro aeroporto». (rrc)