di ROCCO ROMEO – Più di un mese fa, in un silenzio quasi totale da parte dei media, un episodio accaduto a Torano Castello (CS) ha portato alla luce una questione che non può essere più ignorata. Quello che inizialmente potrebbe sembrare un fenomeno locale, nasconde in realtà un problema più ampio e profondo.
L’11 giugno 2024, durante la manifestazione per l’elezione del sindaco rieletto, la situazione è degenerata in un clima di guerriglia. I manifestanti hanno bloccato le strade, assediato le case di diversi cittadini, tra cui candidati a sindaco, consiglieri, professionisti e le loro famiglie. Un clima di terrore che ha visto insulti, manifesti diffamatori, rumori di clacson in piena notte, lancio di sassi e fuochi pirotecnici. Alcuni cittadini sono stati invitati a uscire di casa e, in casi estremi, aggrediti o investiti con le auto.
L’intervento tempestivo dei Carabinieri di Torano Castello, del Comandante Naccarato, del Maresciallo Bocciori e dei Carabinieri di Rende ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente. Tuttavia, non è pervenuta alcuna presa di distanza o scuse ufficiali da parte del sindaco eletto o dell’amministrazione comunale. Un silenzio che potrebbe essere percepito come un tacito incoraggiamento a ripetere simili atti di violenza.
Questo episodio rappresenta una ferita grave per la comunità locale e mette in luce un problema che non può essere sottovalutato: la sicurezza. Nonostante il ruolo centrale che Torano Castello gioca nel territorio, il presidio storico della Caserma dei Carabinieri sembra essere sempre più incerto. Il sindaco di San Martino di Finita e il Prefetto discutono, mentre al Comune di Torano Castello tutto tace.
È impensabile che, nonostante i milioni di euro già spesi, non si riesca a garantire il ritorno della Caserma dei Carabinieri a Torano Castello. La comunità, tramite il Comitato “Uniti per la Caserma”, ha già promosso una raccolta firme per sensibilizzare la cittadinanza e si oppone fermamente a qualsiasi ipotesi di trasferimento.
Esistono strutture idonee per ospitare la Caserma, come lo stabile destinato a Villa Rosa, nuovi edifici, o la possibilità di costruire una nuova struttura in pochi mesi con moderni prefabbricati antisismici. La domanda resta: chi ostacola il ritorno dei Carabinieri a Torano Castello?
Questa situazione, ormai insostenibile, rappresenta una macchia per le istituzioni locali e nazionali. La comunità chiede una rapida risoluzione di questa impasse, perché la sicurezza è un diritto di tutti, anche nei centri che sembrano dimenticati. Torano Castello non si arrende e lotterà per mantenere ciò che è giusto e necessario per la propria comunità: la presenza della Caserma dei Carabinieri. (rr)