Calabria terra dei padri: è attivo il sito web del progetto di turismo del ritorno

È attivo sulla rete il sito www.terradeipadricalabria.it che si inserisce nel progetto più ampio nato con l’obiettivo di stimolare la conoscenza dell’identità di appartenenza attraverso un turismo di ritorno, un turismo delle radici.

“Calabria Terra dei Padri” nasce, infatti con l’idea di innescare nelle nuove generazioni di calabresi all’estero quel desiderio di riscoprire il legame con la propria terra di origine, accompagnato dalla volontà di restituire a quella terra un rinnovato valore economico e sociale attraverso la promozione turistica che rappresenta uno degli asset principali per il riposizionamento della Calabria nel sistema italiano ed internazionale.

Pertanto, dopo il recente sviluppo del progetto strategico di promozione territoriale “Calabria Straordinaria”, la Regione Calabria, con questa iniziativa gestita da Fincalabra, punta su una nuova forma di turismo che ha come mission quella di richiamare nella propria terra i calabresi sparsi nel mondo, che attualmente risultano essere 430mila quelli residenti all’estero e iscritti all’AIRE.

“Vogliamo parlare ai calabresi sparsi in tutto il mondo – ha dichiarato l’assessore regionale al Turismo e Marketing territoriale Fausto Orsomarso – e lo faremo attraverso una serie di azioni di comunicazione, di eventi culturali e  spettacolo che possano far rinascere il senso di appartenenza nei calabresi sparsi in Italia e nel mondo, riportandoli in contatto con la Terra dei Padri. Uno storytelling innovativo che sarà presentato con eventi di promozione anche oltre i confini nazionali. Un modo di riannodare presente e passato, tale da riposizionare l’immagine della Calabria in tutto il mondo”.

Il concept della campagna, che da oggi trova spazio per la sua narrazione anche nel portale www.terradeipadricalabria.it, è focalizzato sulla valorizzazione del senso di identità e di appartenenza e si pone come obiettivo la riscoperta delle bellezze e delle peculiarità che rendono unica la Calabria, aumentando di conseguenza i flussi turistici destagionalizzati provenienti dall’estero e portando così nuove risorse al tessuto sociale e all’economia locale.

La strategia di comunicazione del progetto prevede anche una serie di eventi, che si svolgeranno nelle cinque province della Calabria durante il mese di ottobre, messe in campo con il coinvolgimento dei cittadini, delle istituzioni, delle associazioni territoriali e anche delle imprese. Saranno infatti l’occasione per costruire partnership tra i Comuni che intendono supportare il progetto e per creare una rete di imprese del settore agroalimentare in ottica internazionale.

L’inaugurazione del nuovo sito internet sarà inoltre accompagnata dalla testimonianza di una rosa di ambassador d’eccezione, scelti per le loro storie di successo e di riscatto. Queste personalità calabresi diffonderanno i valori di questa terra, racconteranno in prima persona, in una serie di interviste disponibili sul sito Terra dei Padri , quanto queste “tracce di Calabria” abbiano fatto la differenza nel loro percorso.

Attrazione turismo di ritorno in Calabria per i calabresi d’Argentina

di FRANCO BARTUCCI – Una riflessione sul turismo delle radici per proiettarsi oltre il Covid-19 – La ricerca “Dai flussi migratori ai flussi turistici: il turismo delle radici”, avviata nel 2017 dalla prof.ssa Sonia Ferrari e dalla dott.ssa Tiziana Nicotera, dell’Università della Calabria, con il coinvolgimento di numerosi comuni dell’intera regione calabrese, sta trovando ampio interesse di discussione e partecipazione allargata in regioni come il Piemonte e la Puglia ed in Paesi come l’Argentina. Tutto questo è avvenuto attraverso un Webinar online a distanza che ha visto la partecipazione oltre che della docente e ricercatrice, Sonia Ferrari e Tiziana Nicotera, quelle delle professoresse Miriam Berges e Ana Maria Biasone, dell’Universidad Nacional de Mar del Plata; Anna Lo Presti, dell’Università di Torino; Vito Roberto Santamato, dell’Università di Bari.

Docenti universitari che hanno portato la loro esperienza e conoscenza in materia facendo rilevare l’importanza della ricerca per essere presa in alta considerazione in altre realtà territoriali. Ad esempio le due docenti argentine hanno sottolineato quanto questo argomento sia utile da analizzare, dal momento che l’Argentina è il Paese di residenza di molti immigrati italiani, i quali hanno il desiderio di visitare il Paese degli antenati. Si tratta di 20 milioni di individui che possono contribuire allo sviluppo di questa tipologia di turismo ed è molto importante sia dal punto di vista economico che sociale. Utile si è mostrato l’intervento della docente torinese che ha partecipato, come esperta di statistica, alla stesura del questionario insieme ai componenti del team, utile ad analizzare una serie di variabili, come l’intensità del legame con la terra di origine, la tipologia di soggiorno, come viene vista la terra di origine dall’estero, le caratteristiche degli oriundi e il perché molti non sono più tornati in Italia. Mentre il prof. Santamato dell’Università di Bari ha manifestato l’intenzione di collaborare con il suo ateneo per rendere la ricerca ancora più ampia.

Una ricerca sul turismo delle radici che ha ottenuto il supporto e l’interesse del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, rappresentato nella circostanza dal dott. Giovanni De Vita, che ha sottolineato l’attenzione del Ministero in quanto rappresenta un modello di riferimento sul turismo delle radici utile a creare legami stretti a vantaggio di un turismo diffuso con interessi fortemente culturali e sociali. Anche il mondo del giornalismo può svolgere un ruolo molto importante nello stimolare questa particolare forma di turismo, come è emerso dalle testimonianze di Pasquale Guaglianone, giornalista Rai Italia, che negli anni ha raccolto numerose testimonianze di italiani in America Latina; nonché di Ariadna Cabello Rendace, giovane argentina di origini italiane che ha vissuto l’esperienza di un viaggio delle radici, vivendo attraverso i ricordi dei nonni tradizioni ed emozioni uniche.

Il Webinar ha pure visto la partecipazione, in quanto collaboratori nel lavoro di ricerca, del presidente regionale e del presidente provinciale di Cosenza dell’Unpli, che raggruppa le Pro Loco operative in molti Comuni della Calabria, Filippo Capellupo e Antonello Grosso La Valle, che hanno sottolineato il forte impatto che questa tipologia di turismo ha dal punto di vista socio culturale sulle realtà territoriali.

La presentazione della ricerca è avvenuta in contemporanea in Italia e in Argentina. Infatti la ricerca legata al turismo delle radici si sta realizzando grazie alla collaborazione di diversi enti e istituzioni dei due Paesi. In Italia l’Università della Calabria è protagonista dell’iniziativa, grazie alla professoressa Sonia Ferrari e alla dottoressa Tiziana Nicotera. Un dibattito che ha registrato pure la partecipazione di Leo De Simone, dell’Associazione Calabresi della Repubblica Argentina, il quale ha riconosciuto le positività della ricerca, che porta a riscoprire valori, tradizioni e luoghi della memoria attraverso i ricordi e il desiderio di vivere un’esperienza autentica.

Dei luoghi della memoria ne ha parlato Salvo Iavarone, presidente Asmef, che ha stimolato a considerare il ruolo che ricoprono i piccoli borghi nella valorizzazione del turismo delle radici. Ottime idee su cui lavorare pensando con ottimismo alla fase di superamento della pandemia Covid-19 ed essere pronti a ripartire in sicurezza. (fb)