GIUBILEO, UN’OCCASIONE PER LA CALABRIA
BRAND PER VALORIZZARE IL TERRITORIO

di FRANCESCO NAPOLI – Il Giubileo 2025 è un evento religioso di portata mondiale che, secondo le ultime stime, porterà a Roma, la città eterna, il cuore della Chiesa cattolica, circa 30 milioni di pellegrini Un’occasione per l’intero sistema Paese e anche la Calabria non può farsi trovare impreparata. L’avviso della regione Calabria va nella direzione di quanto detto fine giugno.

Ad oggi mancano dati esatti sulla stagione turistica in corso, ma è certo che dopo il boom del 2023 l’industria delle vacanze comincia a mostrare i primi segni di frenata. Si spera nelle prenotazioni last minute e nella scelta di periodi diversi. Sono venuti meno soprattutto i turisti italiani, in parte perché colpiti dalla onda lunga della inflazione. Soffre la classe media che riduce la permanenza in vacanza.
Diventa dunque fondamentale lavorare per la valorizzazione di tanti siti turistici così come la creazione di nuove destinazioni. Il recupero, la tutela, la valorizzazione dei beni culturali e ambientali e lo sviluppo turistico, per una regione come la Calabria, sono temi strettamente connessi, in quanto essa dispone di un ingente patrimonio culturale e ambientale. Molti i punti di forza (come ad es. i siti archeologici di antiche civiltà mediterranee della Magna Grecia) che possono dar luogo ad itinerari turistici di rilevanza eccezionale per il turismo internazionale e del bacino del Mediterraneo.
È ormai evidente che oggi non si parla più solo genericamente di turismo ma di “Turismi”, ovvero di tante forme di turismo che aiutano a destagionalizzare l’offerta. Come Confapi Calabria stiamo lavorando, proprio in vista del 2025, ad un progetto di turismo religioso e culturale che passi dalle tante location calabresi per lo più sconosciute ma di grande valore culturale: un vero e proprio Brand Calabria per il Giubileo che è ormai alle porte: dalla Porta Santa alle porte delle città, a cominciare dalle nostre località. Il turismo è un settore ad alta intensità di lavoro, in cui la qualità dell’offerta è fortemente legata alla qualità del servizio e alla professionalità degli operatori, in tutta la filiera dell’accoglienza.

Il recupero di competitività è associato a un ampliamento del prodotto e all’espansione della quantità e della qualità dell’occupazione nel turismo e nelle filiere collegate. I siti archeologici ed i monumenti, sono la risorsa culturale di maggiore rilevanza della Calabria e rappresentano, a livello internazionale, certamente qualcosa di eccezionale. La Calabria ha sette parchi archeologici, che si trovano nelle zone di: Sibari, Capo Colonna, Scolacium, Locri, Vibo Valentia, Lamezia Terme, Monasterace.

La nostra proposta è quella di una terapia d’urto che passi anche da iniziative informative riguardanti le bellezze della Regione Calabria, in quanto in Italia, in Europa e negli altri continenti, manca un’ informazione adeguata su di essi, sia in rete che in altri media. Pochi paesi al mondo possono vantare un insieme di siti archeologici come la Calabria. E, quindi, ciò che occorre, è innanzitutto un’ azione decisa di informazione in rete e l’attuazione di eventi di risonanza internazionale, atti ad attirare l’attenzione su di essi a livello italiano, europeo, mondiale. (fn)

[Francesco Napoli è presidente di Confapi Calabria]

VALORIZZAZIONE DEL TURISMO RELIGIOSO
SCOPRIRSI IN CALABRIA TESTIMONI DI FEDE

La Regione Calabria scopre le grandi opportunità offerte dal cosiddetto turismo religioso: nel nome di San Francesco di Paola viene rimodulata un’offerta turistica e di accoglienza che può riservare straordinarie sorprese. La Calabria è oltremodo ricca di testimonianze della fede, con santuari, conventi basiliani, basiliche, minuscole chiesette dalla bellezza incomparabile e il turismo religioso mostra un crescente interesse del visitatore-turista che vuole scoprire il passaggio della devozione e l’avvincente offerta votiva che è facile rinvenire un po’ dappertutto, dalle grandi città ai piccoli borghi. Tutte le località hanno un patrimonio artistico-religioso sorprendente e stupisce che fino ad oggi (a parte la fiera di Paola dedicata al turismo religioso) non sia stato dato l’opportuno spazio a questo importante segmento dell’offerta turistica.

Ci ha pensato l’assessore regionale al Turismo Fausto Orsomarso che ha “sposato” il progetto della “Rete di San Francesco di Paola” e convinto la Regione a finanziare ulteriormente un progetto che già dispone quasi 17 milioni di euro per costituire una rete tra i Comuni di Corigliano Rossano, Paola, Spezzano della Sila e Paterno Calabro, con l’obiettivo di favorire la mobilità sostenibile e incentivare la fruizione del patrimonio culturale e il turismo religioso. Il progetto, coordinato da Ernesto Rapani, è stato illustrato ieri a Germaneto nella Cittadella regionale “Jole Santelli” dallo stesso assessore affiancato dai sindaci di Paola,   Roberto Perrotta, Spezzano della Sila Salvatore Monaco e Paterno Calabro Lucia Papaianni e in rappresentanza del Comune di Corigliano-Rossano, dall’assessore al turismo Tiziano Caudullo.

Il ricco programma di investimenti, di cui l’amministrazione di Paola è capofila, ha già superato la fase selettiva della manifestazione di interesse promossa dal ministero delle Infrastrutture e trasporti, nell’ambito del programma di azione e coesione (Pac) Infrastrutture e Reti 2014-2020, e punta alla realizzazione di interventi infrastrutturali e di soluzioni Ict, al potenziamento infrastrutturale e all’introduzione di mobilità innovativa finalizzati ad aumentare l’accessibilità ai siti e ai beni culturali da parte di turisti e residenti, considerato che nelle quattro aree interessate dal progetto sono presenti i santuari e i monasteri calabresi di San Francesco di Paola. Il progetto dovrà essere realizzato entro il 2023.  l’idea è quella di migliorare l’accessibilità turistica di un’ampia porzione di quella che fu la Calabria Citeriore che vede: dal lato tirrenico Paola, dal lato ionico Corigliano-Rossano e, nell’entroterra, Spezzano della Sila e Paterno Calabro. Tutte città legate alla figura di San Francesco di Paola. Luoghi nei quali il Santo ha esercitato la sua profonda opera spirituale. Il progetto intende creare un legame funzionale fra i territori interessati, ripercorrendo le tappe della vita del Santo. La rete ha l’intento di unire i Comuni non solo sotto l’aspetto territoriale e strutturale, ma anche attraverso il comune sentire culturale e religioso che unisce le realtà coinvolte nel progetto e sede di Santuari realizzati nel corso della sua esistenza dal Patrono della Calabria e dalla gente di mare. Può, senza dubbio, aspirare a diventare uno dei principali attrattori e volano di sviluppo non solo per il turismo religioso ma anche per la crescita di nuove forme di turismo esperienziale e “lento” che stanno nascendo intorno alla figura del Santo, a quale i calabresi sono particolarmente devoti.

Nelle quattro aree interessate dal progetto sono presenti i Santuari ed i Monasteri calabresi di San Francesco di Paola i cui fedeli sono presenti numerosi nei 4 continenti, ma anche il parco della Sila della Riserva Biosfera Mab Unesco, ben 8 riserve e parchi, il Codex Purpureus Rossanensis (Patrimonio dell’Umanità Unesco), una delle due principali stazioni sciistiche della Sila e quindi del Sud Italia, il più grande parco acquatico di divertimenti sempre nel Sud Italia, 5 centri storici tra cui proprio Corigliano-Rossano, capitale Bizantina del Meridione e centro aragonese che vede la massima espressione nel Castello Ducale restaurato e fruibile, attrattori turistici che fanno di questa area il bacino di utenza turistico più significativo della Calabria, ma con oggettive difficoltà di accesso causate da: inadeguati strumenti di informazione, inadeguata offerta di Trasporto Pubblico Locale; assenza di integrazione dell’offerta di trasporto urbano e intercomunale.

L'assessore Orsomarso e i sindaci della Rete di San Francesco di Paola
L’assessore al Turismo Fausto Orsomarso e i sindaci della Rete di San Francesco di Paola

Secondo l’assessore Orsomarso «La Regione non solo sposerà questo progetto importante, ma lo sosterrà integrandolo con ulteriori investimenti, attraverso una riformulazione più complessiva del turismo calabrese. Penso a nuovi processi formativi che devono avvenire in questo settore, ma anche agli sforzi nel campo dell’immagine che si possono concretizzare grazie ai prodotti realizzati dalla Film Commission. Ci sono tanti investimenti che si possono integrare per favorire un maggiore sviluppo del turismo in Calabria. Abbiamo creduto in questi sindaci e sosterremo il progetto, che possiamo definirlo della ripartenza della Calabria».

Soddisfatti i sindaci coinvolti nel progetto che, secondo Perrotta (Paola) «ha un grande rilievo: è stata la presidente Santelli a credere per prima a questa idea. Di certo, è una grande chance per Paola, che ogni anno accoglie migliaia e migliaia di pellegrini». Secondo l’assessore alle Politiche per lo sviluppo del turismo di Corigliano Rossano, Caudullo «La rete dei Comuni che si costituisce con questa idea mette in moto processi virtuosi, spingendo verso una mobilità sostenibile, intelligente e integrata».

«È un’occasione di rinascita per quest’area, dopo un periodo drammatico come quello che stiamo attraversando a causa dell’emergenza sanitaria. Ma è anche – ha affermato la sindaca di Paterno Calabro, Papaianni – la dimostrazione che l’unità fa la forza e favorisce la crescita dei territori».

«Abbiamo aderito con entusiasmo a questo progetto – ha dichiarato infine il sindaco di Spezzano della Sila, Monaco – perché va nella direzione corretta di un turismo che tende a qualificare l’esistente e ampliare i servizi».  (rrm)