Mercoledì all’Unical s’inaugura il punto di volontariato del Csv Cosenza

Mercoledì 17 aprile, al Centro Residenziale dell’Università della Calabria, alle 10, sarà inaugurato il punto di orientamento e promozione del volontariato del Csv Cosenza.

Dopo il taglio del nastro, nella sala stampa dell’Aula Magna, ci sarà un momento di riflessione con i vertici e i docenti Unical e con i referenti del Csv Cosenza, sulle attività e iniziative già realizzate e portate avanti sinergicamente dai due enti e sui nuovi percorsi da avviare. 

Lo sportello attivo all’Università sarà, infatti, un luogo in cui gli studenti potranno trovare informazioni sul volontariato e conoscere tutte le occasioni offerte dal terzo settore. Lo spazio, concesso dall’Unical al CSV, in comodato d’uso gratuito, ospiterà seminari e corsi di formazione per le associazioni che già operano nel Campus di Arcavacata e laboratori didattici su tematiche specifiche per consentire agli studenti di sperimentare pratiche di innovazione sociale. 

Il Csv Cosenza e l’Università non sono nuovi a collaborazioni che vanno nella direzione di rafforzare la coesione sociale dell’area urbana. In particolare, negli anni passati, sono state stipulate convenzioni sulla formazione di studenti e volontari e sono state realizzare ricerche sullo stato del volontariato cosentino. 

L’Università risponde così al mandato della terza missione rafforzando i legami con il contesto socioeconomico in cui opera; il Csv, invece, trova, nell’ateneo, un bacino di utenti significativo rappresentato dagli studenti che possono, non solo avvicinarsi alle pratiche di volontariato, ma anche cogliere le opportunità di formazione e di crescita professionale che gravitano attorno al mondo del terzo settore.  

Il Centro servizio bruzio, oltre ad offrire servizi gratuiti agli enti di terzo settore e ai volontari di tutta la provincia, si occupa di diffondere la cultura del volontariato, soprattutto tra i giovani, e di contribuire allo sviluppo sociale del territorio.  (rcs)

 

L’unical allarga l’offerta di studio internazionale per gli studenti calabresi

di FRANCO BARTUCCI – L’UniCal ingrandisce l’offerta di studio internazionale per gli studenti calabresi con contributi fino a 8.600 euro per dodici mesi di formazione internazionale e un secondo titolo di studio in un’università straniera. Di tale proposta è stato pubblicato il bando rivolto agli studenti che intendono arricchire il proprio percorso di studi conseguendo la “doppia laurea” (dual degree).

Grazie a questo sostegno, ventisei studenti potranno conseguire un secondo titolo accademico ottenendo, oltre alla laurea dell’Università della Calabria, anche quella dell’università straniera in cui si svolgerà un anno di studio. Un’opportunità unica per accrescere il patrimonio formativo e aumentare la competitività sul mercato del lavoro attraverso un’esperienza internazionale di alta qualità.

L’Unical crede convintamente nell’importanza dell’internazionalizzazione e supporta, anche attraverso il bando “Dual”, la mobilità all’estero di breve o lunga durata. È per questo che l’Ateneo sostiene le doppie lauree, offrendo un’esperienza formativa di carattere internazionale, e incentiva la mobilità degli studenti attraverso la costruzione di una solida base di conoscenze e relazioni in un ambiente stimolante e multiculturale.

Gli importi dei contributi annui possono arrivare fino ad un massimo di 8.600 euro (extra Europa) e 6.600 euro (Europa), per gli studenti con Iseeu inferiore a 30 mila euro; mentre per gli studenti provenienti da famiglie con redditi più alti (Iseeu superiore a 30 mila euro) i contributi arrivano fino 8.000 € (extra Europa) e 6.000 € (Europa).

Sono attive convenzioni con diverse università estere: Rosario (Argentina), Hagenberg e Wels (Austria), Telecom Sud ParisPau e D’Artois (Francia), Gmund (Germania), Coimbra (Portogallo), Lubiana (Slovenia), Jaén e Valencia (Spagna). Un’offerta didattica estremamente variegata che rappresenta un valore aggiunto nel percorso formativo di uno studente, consente il conseguimento di una doppia laurea e risponde a quella esigenza del mercato del lavoro che richiede profili internazionali dalla mentalità aperta, in grado di lavorare in team multiculturali e capaci di affrontare sfide globali sempre nuove.

Le borse erogate con il programma Dual, che vanno ad integrare quelle del bando Erasmus+, sono subordinate all’acquisizione di tutti i crediti formativi universitari (Cfu) previsti dal percorso di studio intrapreso e verranno attribuite attraverso una selezione – una per ogni sede universitaria ospitante – che terrà conto di criteri di merito, del possesso dei requisiti linguistici e curriculari e della motivazione che dimostreranno di avere i candidati.

Gli studenti interessati potranno provvedere alla compilazione elettronica della domanda dalla pagina dedicata, utilizzando le credenziali della propria e-mail istituzionale, entro e non oltre le ore 11:59 del 10 maggio 2024. Prima di accedere al modulo della domanda, si raccomanda di leggere il bando per conoscere i requisiti di accesso, le modalità di partecipazione, i criteri per la formazione della graduatoria e altre informazioni utili.  (fb)

Anche Chimica dell’Unical entra nella classifica mondiale QS World University Rankings

di FRANCO BARTUCCIQuesta notizia è un traguardo significativo e prestigioso per l’Unical che quest’anno, per la prima volta, entra con Chimica nella classifica Qs World University Rankings by Subject, che analizza le istituzioni accademiche più prestigiose del mondo.

Oltre alla new entry, l’Unical ottiene anche un significativo miglioramento nella disciplina di Computer Science.

La notizia per Chimica arriva in un momento storico molto importante, nel suo cinquantesimo anno di vita, in quanto il corso di laurea in Chimica fu attivato nell’anno accademico 1973/1974, avendo tra i professori Ordinari di maggiore prestigio, Pietro Bucci e Giuliano Dolcetti. Il prof. Pietro Bucci, per prima diresse il dipartimento di Chimica, avviato nell’anno accademico 1972/1973, passando nel mese di novembre del 1974 ad assumere la carica di Preside della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, al cui interno afferivano sia il corso di laurea che il dipartimento di chimica con i suoi laboratori.

Il prof. Pietro Bucci nel mese di ottobre del 1978 fu poi eletto Rettore dell’Università della Calabria, funzione che svolse fino al 1987. Mentre il prof. Giuliano Dolcetti subentrò nella direzione del dipartimento di Chimica, subito dopo l’elezione del prof. Pietro Bucci a Preside della Facoltà di Scienze che avvenne nel 1974.

Ma la ricerca nel settore della Chimica è fortemente consolidata anche nell’ambito della Facoltà di Ingegneria, con il professore Ordinario Enrico Drioli, che trasferitosi dall’Università di Napoli nel 1975, è stato fondamentale negli studi e nella ricerca chimica, facendo scuola internazionale, nel campo della ricerca su membrane e reattori chimici, riuscendo a stabilire rapporti internazionali in anni difficili con le Università di maggiore prestigio in Cina, Corea del Sud e Russia, ancora oggi durevoli. Oltre che a ricoprire il ruolo di Preside della Facoltà di Ingegneria negli anni ottanta ha creato nell’UniCal l’Istituto di Ricerca su Membrane e Reattori Chimici del Cnr (Consiglio Nazionale della Ricerca).

Nell’apprendere la notizia il rettore dell’Unical, Nicola Leone, ha dichiarato: «Siamo molto soddisfatti di questo duplice risultato. Entrare per la prima volta in QS con Chimica e migliorare ulteriormente il posizionamento di Computer Science è motivo di orgoglio, e testimonia la crescita costante della nostra università a livello internazionale. Pur consapevoli che i ranking vanno considerati con cautela e contestualizzati all’interno di un’analisi più ampia e approfondita del sistema universitario, il piazzamento è una testimonianza dello straordinario impegno dei nostri docenti e ricercatori e ci spinge a continuare a investire nella ricerca e nell’innovazione, al fine di mantenere i nostri standard elevati». 

Oltre all’ingresso di Chimica è importante sottolineare che per quanto riguarda le performance di quest’anno della classifica QS, il 45 per cento dei posti italiani in classifica è rimasto stabile, il 24 per cento ha subito un calo e solo il 19 per cento ha registrato un miglioramento. 

«Per questo motivo – ha sottolineato ancora il Rettore – il miglioramento in classifica di Computer Science è un segno ancora più tangibile della crescita e dello sviluppo dell’università in questa disciplina. Un ulteriore attestato che si aggiunge a quelli che, da diverso tempo, indicano lo stato di ottima salute di questo settore, in particolare in materia di intelligenza artificiale». 

La metodologia

La classifica QS, una delle più autorevoli e riconosciute a livello internazionale, analizza ogni anno 1.500 università distribuite in 95 paesi e territori in tutto il mondo e valuta 55 diverse materie di studio e cinque aree di studio principali, tra cui Arti e Discipline umanistiche, Ingegneria e Tecnologia, Scienze della vita, Scienze naturali, Scienze sociali e Gestione. La valutazione si basa su cinque indicatori: reputazione accademica, basata sull’opinione di 144.000 professori, reputazione tra i datori di lavoro (98.000 responsabili delle assunzioni, HR e Talent Manager), citazioni per paper, indicizzato dal database bibliometrico Scopus/Elsevier, indice H, la rete di ricerca internazionale. (fb)

All’Unical presentato il Master di II livello in Mobilità Elettrica ed Economia Circolare

È stato presentato, all’Unical, il master di II livello in Mobilità Elettrica ed economica circolare, un progetto del Dimes, il Dipartimento di ingegneria informatica, modellistica, elettronica e sistemistica dell’Università degli studi della Calabria. 

Il master, che partirà il 20 maggio (le iscrizioni sono aperte fino al 30 aprile e sono ammessi sino a un massimo di 30 partecipanti), avrà una durata di nove mesi e mira alla formazione di esperti in “Gestione di sistemi e strutture per la mobilità elettrica e l’economia circolare”, profilo specificatamente studiato sulla base delle esigenze emerse durante il preliminare dialogo tra università e aziende. 

Proprio per la trasversalità degli argomenti, il master è aperto a laureati in chimica, fisica, matematica, statistica, economia, ingegneria, e informatica. Consentirà la frequenza anche a lavoratori, perché le lezioni saranno principalmente concentrate nei fine settimana e, in parte, usufruibili in remoto.

Alla tavola rotonda hanno partecipato, oltre al direttore del master, Gregorio Cappuccino e all’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Rosario Varì, Rosaria Succurro, presidente dell’ente ospitante; il condirettore del master Piero Guido, mobility manager dell’Unical; Aristide Vercillo Martino, dirigente investimenti e sviluppo di Ferrovie della Calabria e delegato dell’associazione Asstra; i vertici di Motus-E, il presidente Fabio Presti e il segretario generale Francesco Naso (in remoto); l’amministratore delegato delle aziende di Serragiumenta di Altomonte, Paolo Canonaco

«Per i programmi di sviluppo dell’energia verde, nei prossimi anni – ha evidenziato l’assessore regionale –ci sarà bisogno di professionalità qualificate e noi non possiamo che affidarci alle competenze delle università. I tecnici e i  manager che si occupano di energia, oggi sono ricercatissimi. In Calabria il nostro punto di riferimento è l’Unical che, in ambito regionale e nazionale, in questo settore è una vera eccellenza».

«Abbiamo scelto di organizzare questa tavola rotonda all’esterno dell’Unical, perché la nostra iniziativa è rivolta al territorio», ha spiegato il prof. Cappuccino, direttore del Meec.

«È indirizzata, infatti – ha aggiunto – ai potenziali corsisti del master, ma anche alle aziende, perché possano collaborare sinergicamente per uno scambio di expertise e avere a disposizione figure professionali con competenze all’avanguardia e varie, nello spirito dei “Patti territoriali per l’Alta formazione”, la misura del Mur che finanzia l’intero progetto. La mobilità elettrica e l’economia circolare sono tematiche complesse ma anche ricche di opportunità». 

«Sono estremamente orgogliosa di ospitare la presentazione di un master universitario così innovativo e importante, che candida il nostro territorio e l’Università della Calabria come punto di riferimento per l’innovazione e la sostenibilità nel settore dei trasporti», ha detto Succurro.

«Il settore della mobilità elettrica offre numerose opportunità di lavoro – ha aggiunto – a livello nazionale e internazionale, in aziende, enti governativi e istituti di ricerca e, pertanto, un master su queste tematiche è un investimento prezioso».

La presidente della Provincia ha ricordato anche l’importanza della previsione di 12 borse di studio da 20mila euro ciascuna, che saranno erogate  in tre tranche. Una iniziativa che ha lo scopo «di dare la possibilità ai più meritevoli di poter cogliere un’opportunità preziosa per la propria crescita individuale e per dare un contributo fattivo alla comunità e all’ambiente».

«Significativi gli elementi emersi durante il dibattito che ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali e di attori circolari come Fabio Presti, ceo di A2A alla sua prima uscita pubblica come neo presidente di Motus-E, Francesco Naso, segretario generale dell’associazione, e Aristide Vercillo, dirigente di Fdc e delegato Asstra», ha detto ancora Cappuccino.

«Di impatto è stata la testimonianza di Paolo Canonaco, chiaro esempio di come le tecnologie di ultima generazione possano contribuire alla sostenibilità economica, oltre che ecologica, della produzione agricola di pregio – ha detto ancora il direttore del Meec –. Per quanto riguarda il master, stiamo procedendo alla sottoscrizione di accordi con aziende di grande levatura, come Ecosistem e il consorzio Full green, che racchiude Atm Milano, Atac Roma, Anm Napoli e Amts Catania».

«Come presidente di Motus-E – ha affermato Presti, – sono contento del nostro patrocinio, perché vogliamo trasferire in un dialogo formativo, i concetti che mettiamo a fuoco dal punto di vista dell’industria. Vogliamo raccontare e far capire quale direzione deve prendere il mercato e, allo stesso tempo,  aiutare a cavalcare questa trasformazione, a non subirla». 

A Motus-E, che è la principale associazione italiana per l’accelerazione del cambiamento verso la mobilità elettrica, aderiscono i principali marchi automobilistici, le industrie, i fornitori di energia, le imprese di servizio, i movimenti di opinione sulla sostenibilità ambientale e gli atenei

La Regione, ha detto l’assessore Varì, sta redigendo il Priec, il «Piano regionale integrato per l’energia e il clima» e «l’auspicio è di riuscire a portarlo in Consiglio, per l’approvazione, entro la fine dell’anno».

L’assessore ha ricordato che bisogna  rispettare gli impegni internazionali per la de-carbonizzazione, per raggiungere gli obiettivi 2030- 2050. In questo cambio di passo, il governo calabrese ha un ruolo primario. La programmazione vede già nell’immediato futuro la messa a disposizione di quattro specifiche misure incentivanti, destinate a cittadini, pubbliche amministrazioni e imprese.

Anche il dirigente delle Ferrovie della Calabria ha sottolineato l’importanza di mettere a disposizione del territorio professionisti dei vari ambiti dell’energia green, dalla progettazione, all’installazione, alla manutenzione, al riciclo delle batterie. Un aspetto quest’ultimo, ha detto Vercillo, in forte evoluzione.

«Come Ferrovie della Calabria  stiamo predisponendo un  progetto sul riciclo – ha spiegato – che presenteremo alla Regione, attraverso uno strumento della Commissione europea e della Bei (la banca europea per gli investimenti, n.d.r.), rivolto a imprese, regioni e comuni, a supporto degli investimenti in riqualificazione e rigenerazione». 

Durante il dibattito è stata prestata grande attenzione alle buone pratiche di Serragiumenta, 600 ettari di terre con produzioni enogastronomiche di alta qualità, video-sorvegliate, tra l’altro, da droni elettrici. Nata nel 1947, l’azienda ha iniziato il suo cammino green con la terza generazione.

«Nel 2005 abbiamo realizzato – ha raccontato l’ad Paolo Canonaco – i primi impianti fotovoltaici in Calabria; da un lato  ci interessava diminuire sempre di più l’impatto ambientale, dall’altro ci rendevamo conto di ottenere risultati economici importanti. Oggi la nostra azienda si sostiene esclusivamente sull’energia che produce. Utilizziamo macchine e mezzi agricoli elettrici e i nostri sistemi idrici funzionano in maniera eccellente e a costo zero».

«Serragiumenta – ha concluso – si è dotata, per realizzare tutto ciò, di un energy manager, «una figura indispensabile per andare verso il futuro».

Figure professionali che è necessario formare in Calabria, come farà il Dimes attraverso il Meec, «perché saranno sempre più importanti e sarebbe uno spreco importarle dall’estero». 

Anche l’università di Arcavacata, che è una cittadella che accoglie, tra studenti e lavoratori, circa 30mila persone, sperimenta la mobilità elettrica, ha testimoniato il professore Piero Guido, condirettore del Meec e mobility manager dell’Unical.

«Puntiamo sullo spirito di emulazione da parte del territorio rispetto alle nostre sperimentazioni, sul loro riverbero al di fuori del campus». 

 Il master è l’occasione giusta anche per questo aspetto. (rcs)

All’Unical è nato lo sportello Cgil Sol

All’Università della Calabria è nato lo Sportello Cgil Sol, dedicato all’informazione, orientamento e relazione del sindacato con i giovani e le persone in cerca di lavoro o di reinserimento nel mercato del lavoro.

All’inaugurazione hanno preso parte Maria Grazia Nicita, responsabile Sol Ccgil Nazionale, Angelo Sposato, segretario generale Cgil Calabria, Massimiliano Ianni, segretario Generale Cgil Cosenza, Ivan Ferraro, coordinatore Nidil Cgol Calabria, Emilia Bruno, segretaria Flc Cgil Cosenza, Teresa Aiello, Segretaria Cgil Cosenza e responsabile Sunia Cosenza e Amelia Rovella, segretaria Flc Cgil Calabria.

«Aver aperto lo sportello all’Unical – ha dichiarato il Coordinatore Nidil Cgil Calabria, Ivan Ferraro – rappresenta un punto di partenza importante per costruire con gli studenti, in base alle loro competenze, un percorso lavorativo futuro, aiutandoli ad orientarsi tra le diverse domande di lavoro che il territorio offre e aggiornando anche le loro competenze durante la fase di studio, elementi ormai irrinunciabili e a cui la Cgil ha da sempre prestato la massima attenzione, nell’ottica della crescita personale e della tutela del lavoratore».

Potranno rivolgersi allo Sportello Sol coloro che sono in cerca di prima occupazione, chi vuole cambiare lavoro o lo ha perso. Inoltre,  presso lo stesso sportello saranno presenti tutti i servizi e quindi: il Caaf che offrirà la possibilità agli studenti di avere consulenza e elaborazione del modello Iseeobbligatorio, e ai lavoratori di avere l’elaborazione dei modelli fiscali quali 730 e modello redditi; l’Inca per chi perde il lavoro e chiede la Naspi, i tanti studenti extracomunitari che studiano nella nostra università avranno consulenza per tutta la documentazione obbligatoria inerente al soggiorno in Italia.

Il Sunia per guidare gli studenti fuori sede ma anche i proprietari degli immobili nella consulenza, nella stipula e nella trasmissione dei contratti di fitto a canone concordato, senza dimenticare la tutela individuale e collettiva a tutto il personale docente, gli amministrativi e tutti gli altri lavoratori impegnati nelle loro attività quotidiane all’interno del Campus dell’Unical. (rcs)

All’Unical via le iscrizioni al test di ammissione a Medicina

Da domani – e fino alle 15 del 17aprile, ci si potrà iscrivere al test di ammissione per il corso di laurea magistrale a ciclo unico dell’Università della Calabria in Medicina e Chirurgia TD (Tecnologie Digitali), classe di laurea LM-41 all’Unical, in programma il 28 maggio e il 30 luglio.

Può partecipare al concorso chi è già in possesso del titolo di scuola secondaria superiore o lo conseguirà nell’anno scolastico in corso. Al 1° anno sono disponibili 119 posti (di cui 4 per cittadini non-UE residenti all’estero). La procedura di ammissione si divide in quattro fasi:

Domanda su Universitaly

Ciascun candidato deve presentare la richiesta di partecipazione al test esclusivamente in modalità online attraverso il portale www.universitaly.it. L’iscrizione online è attiva indipendentemente dalla data di test scelta. Al momento dell’iscrizione, il candidato deve selezionare da un apposito elenco la sede nella quale intende recarsi per svolgere le prove. Anche l’Università della Calabria ospiterà i test nelle proprie aule.

Iscrizione su Esse3 e test di ammissione

È necessario effettuare la registrazione su Esse3 Unical (solo se non già registrati) e successivamente compilare la domanda di partecipazione al concorso. È obbligatorio il pagamento, tramite sistema PagoPA (qui la guida), del contributo di 60 euro.

Se si sceglie di sostenere il test il 28 maggio, tale procedura può essere effettuata dal 3 aprile al 22 aprile; per la data del 30 luglio, invece, dal 4 luglio al 23 luglio. È consentita la partecipazione ad entrambe le date e, ai fini dell’inserimento in graduatoria, i candidati possono utilizzare il migliore dei risultati conseguiti.

Il test, della durata di 100 minuti, consiste nella soluzione di 60 quesiti con 5 opzioni di risposta sui seguenti argomenti: competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi (4 domande); ragionamento logico e problemi (5 domande); biologia (23 domande); chimica (15 domande); fisica e matematica (13 domande). I quesiti del test di ammissione saranno estratti da un’apposita banca dati da almeno 7.000 quesiti che sarà pubblicata sul sito accessoprogrammato.mur.gov.it.

Per la valutazione delle prove saranno attribuiti al massimo 90 punti, tenendo conto dei seguenti criteri: 1,5 punti per ogni risposta esatta; -0,4 punti per ogni risposta errata; 0 punti per ogni risposta omessa

I punteggi ottenuti dai candidati saranno pubblicati su www.universitaly.it il 6 giugno (per la sessione di maggio) e l’8 agosto (per la sessione di luglio).

Istanza di inserimento nella graduatoria unica nazionale 

Una volta superato il test si potrà presentare l’istanza di inserimento nella graduatoria di merito nazionale (per cittadini Ue o equiparati) o locale (per cittadini non-UE residenti all’estero). La procedura è attiva dal 29 luglio e si chiude alle 15 del 2 settembre 2024. Nella domanda il candidato dovrà indicare, in ordine di preferenza, le sedi per cui intende concorrere, specificando in prima posizione Università della Calabria se ha prescelto l’Unical.

Pubblicazione dei risultati e domanda di immatricolazione 

Il 10 settembre 2024 sarà pubblicata, nell’area riservata agli studenti del portale del Cineca, la graduatoria nazionale di merito nominativa. Risulterà “Assegnato” il candidato che rientra nei posti disponibili relativi alla prima preferenza utile, “Prenotato” su una scelta successiva il candidato che non rientra nei posti disponibili relativi alla prima preferenza utile. A quel punto sarà necessario completare la procedura di immatricolazione su Esse3 Unical.

Informazioni dettagliate e bando sono disponibili nella sezione dedicata all’ammissione al corso in Medicina e Chirurgia TD.

Il Corso

La durata minima del corso è di 6 anni, tutti svolti interamente presso le aule ed i laboratori scientifici dell’Università della Calabria con tirocini clinici presso gli ospedali di Cosenza. Al termine degli studi viene conferita la laurea magistrale a ciclo unico abilitante alla professione di medico.

Il laureato, pertanto, potrà accedere all’esame di Stato per l’abilitazione alla professione di medico chirurgo e ai concorsi per le Scuole di Specializzazione medica e potrà lavorare in tutti gli ospedali, nelle strutture sanitarie, negli studi professionali.

Inoltre, con pochi esami aggiuntivi, il corso permette di conseguire anche la laurea triennale in Ingegneria informatica, curriculum bioinformatico. Il corso di laurea offerto all’Unical, infatti, offre competenze ulteriori particolarmente innovative, che gli consentiranno, oltre che di svolgere tutte le professioni mediche tradizionali, anche di lavorare in strutture sanitarie d’avanguardia nell’utilizzo delle nuove tecnologie, in centri di diagnostica avanzata o specializzati nella medicina di precisione, nell’ambito della telemedicina; nonché di partecipare, da medico, a gruppi interdisciplinari che lavorano per lo sviluppo di tecniche e strumenti innovativi per la medicina. (rcs)

L’Unical in “prima pagina” per decisioni ed eventi importanti

di FRANCO BARTUCCIIn questi giorni l’Università della Calabria è in prima pagina per tre accadimenti di riguardo e prestigio. La prima notizia riguarda il lancio di una nuova call rivolta a studiosi di elevata qualificazione scientifica e didattica, con esperienza all’estero. Un’occasione di rientro per i “cervelli in fuga”. Dopo l’arrivo lo scorso anno da Oxford del prof. Georg Gottlob, luminare dell’intelligenza artificiale, si apre una nuova pagina per accoglierne altri.

Anche per l’anno in corso, con questa nuova call, si vuole reclutare le più qualificate personalità scientifiche provenienti dall’Europa, ma anche dai Paesi extra europei, con l’obiettivo di rafforzare la qualità della didattica e potenziare l’attività di ricerca.

L’avviso, consultabile attraverso il portale dell’UniCal, è rivolto alla raccolta di manifestazioni di interesse per “chiamata diretta” per la copertura di posti di professore di ruolo di prima o di seconda fascia e ricercatore a tempo determinato in tenure track. Alla manifestazione di interesse, che si chiuderà il 31 maggio, sono chiamati ad aderire studiosi impegnati all’estero o vincitori di programmi di ricerca di alta qualificazione, che potranno prestare servizio all’Unical grazie ad una forma di reclutamento diretto che favorisce anche il rientro dei “cervelli in fuga”.

Anche nel 2023 il successo di partecipazione alla call era stato notevole, con 132 candidature pervenute, a testimonianza dell’attrattività internazionale ormai riconosciuta all’Università della Calabria, in linea con gli obiettivi programmatici del rettore Nicola Leone. 

«Reclutare studiosi di fama internazionale – ha dichiarato il Rettore Nicola Leone – contribuisce a innalzare la qualità della didattica e della ricerca; attraverso le loro competenze avanzate e la loro rete di contatti internazionali, l’Unical si apre a nuove collaborazioni accademiche. La presenza di studiosi di alto profilo può fornire un supporto prezioso nel guidare gli studenti nel percorso universitario e, al contempo, può ispirare e motivare a perseguire traguardi più elevati. Tutto questo crea un ambiente accademico stimolante e favorisce l’eccellenza nella formazione e nella produzione di conoscenza. Inoltre, con la loro assunzione, l’ateneo aumenta il suo valore competitivo, incrementando così la capacità di intercettare risorse e finanziamenti esterni».

La seconda notizia riguarda la premiazione di 196 studenti con i fondi ricavati dal 5×1000

L’ateneo ha scelto di destinare tutti i fondi arrivati dai contribuenti per valorizzare i giovani che si sono maggiormente impegnati negli studi. Sono 196 i premi assegnati agli studenti dell’ateneo che si sono contraddistinti per l’impegno negli studi nell’anno accademico 2022/23 grazie ai fondi del 5×1000 destinato all’Università della Calabria. Sono stati pubblicati gli elenchi dei vincitori del premio, pari a 500 euro, rivolto agli studenti iscritti all’Unical a tempo pieno ed in corso, che avevano conseguito una votazione media di almeno 27 ed acquisito almeno 2/3 dei crediti previsti nel piano di studi. 

«Anche quest’anno, i fondi derivanti dal 5×1000 li abbiamo destinati agli studenti più meritevoli iscritti ai nostri corsi di laurea. Una scelta significativa ed altamente simbolica, in linea con la nostra costante dedizione alla promozione dell’impegno negli studi – ha dichiarato il Rettore Leone – attraverso la concreta attuazione di politiche incentrate sul merito e sulla trasparenza nell’utilizzo delle risorse provenienti dai contribuenti. Offriamo così ai nostri giovani una piccola gratificazione a fronte di un grande impegno profuso negli studi».

Scegliere l’Unical come destinataria dei fondi rappresenta, pertanto, un gesto significativo, una scelta di valore che consente all’ateneo di disporre di importanti risorse aggiuntive per i suoi studenti. Destinare il 5X1000 dell’imposta di reddito (Irpef) all’Università della Calabria è semplice e non costa nulla: basta mettere la propria firma e indicare il codice fiscale dell’ateneo – 80003950781 – nel riquadro “Finanziamento della ricerca scientifica e dell’Università” della scheda “Scelta per la destinazione del 5 per mille dell’Irpef”. Tutte le informazioni si trovano nella sezione del portale Unical. 

La terza notizia riguarda il conferimento di una laurea magistrale “honoris causa” in Ingegneria Informatica al prof. Moshe Vardi, uno dei massimi esperti mondiali di logica computazionale, intelligenza artificiale e basi di dati, che presta servizio presso la Rice University di Huston, Texas (Stati Uniti),

La proposta, promossa dal Dipartimento di Ingegneria informatica, modellistica, elettronica e sistemistica (Dimes) e deliberata dal Senato accademico dell’Unical, è stata approvata dal Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. La cerimonia di conferimento avrà luogo nel prossimo mese di maggio.

Grazie ai fondamentali contributi scientifici forniti nel corso della sua lunga carriera, il prof. Vardi è universalmente riconosciuto come uno dei massimi esperti mondiali di logica computazionale, intelligenza artificiale e basi di dati, rivestendo ruoli di primissimo piano nel panorama scientifico internazionale ed è stato insignito di numerosi e prestigiosi riconoscimenti accademici in tutto il mondo.

Il prof. Vardi è inoltre ben noto nella comunità internazionale per le sue acute analisi sull’impatto delle moderne tecnologie digitali sulla società cui si collega un vasto ed encomiabile impegno di divulgazione su tale importantissima tematica. Di tutto ciò si ritrova traccia nella motivazione della proposta approvata all’unanimità dal Consiglio di Dipartimento Dimes.

«L’attività di ricerca del prof. Vardi, lunga in durata, ampia per la diversità dei temi trattati e letteralmente pregna di proposizioni di idee originali e innovative – si legge nella nota stampa del dipartimento – ha avuto una rilevantissima e assai benefica influenza sullo sviluppo della ricerca in informatica negli ultimi trent’anni…».

Nella motivazione si sottolinea inoltre «l’importanza dell’attività che Moshe Vardi ha svolto e continua a svolgere, con grandissimo rigore etico, di analisi critica dell’impatto delle tecnologie e del loro governo sullo sviluppo della nostra società e l’opera di divulgazione, scrupolosa e attenta, che a questa analisi ha inteso accompagnare. La sua attività ha travalicato i confini del tradizionale ambito scientifico in cui si è collocata la sua ricerca, influenzando aree diverse del sapere e indicando nuovi percorsi di lettura di fenomeni ad alto impatto sociale». (fb)

All’Unical le Giornate Fai

di FRANCO BARTUCCIL’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”, per le Giornate Fai che si svolgeranno nelle giornate di oggi, sabato 23 e domenica 24 marzo, ha curato un segmento del percorso sulla Storia dell’Università.

L’Associazione è depositaria di numerosi documenti che illustrano nel dettaglio le fasi più salienti dalle origini fino ad oggi. Assieme alla presidente, prof.ssa Silvia Mazzuca, e al socio Luca Chirillo, abbiamo selezionato le notizie di maggiore risonanza storica e le abbiamo trasformate in “pillole”. Cinque titoli, brevi testi e foto dell’epoca caratterizzeranno cinque pannelli espositivi, editati da Aldo Presta, Progettista della comunicazione per l’Università della Calabria.

Il filo conduttore sarà la mission dell’università come realtà innovativa e democratica che aspira a contribuire ad una società di uomini liberi. Curare luoghi speciali per le generazioni presenti e future è uno dei capisaldi della missione del Fai: un impegno di alto profilo, coerente con il concetto di sviluppo sostenibile definito nel 1987 dalle Nazioni Unite.

Partendo da questo assunto, il Fai, quest’anno, promuove il tema della sostenibilità. Ed è proprio perseguendo questo obiettivo, che oggetto di visita, nelle giornate di Primavera, previste per il 23 e 24 marzo al campus di Arcavacata, ci sarà l’opportunità di scoprire, per i visitatori, il laboratorio di Idraulica e Idrologia urbana, diretto dalla prof. Patrizia Piro, in cui verde e acqua sono le risorse strategiche per Città sostenibili e resilienti. Oggi, perseguire innovazione, crescita socio-economica e incremento occupazionale non può prescindere dall’affrontare anche le sfide ambientali. È quindi fondamentale usare le risorse naturali in modo sostenibile, come ci chiede l’Europa che punta alle Nature Based Solution (Nbs), le soluzioni ispirate e supportate dalla natura, che forniscono contemporaneamente benefici ambientali.

Il percorso inizia dal Taua, presentando una mostra sulla storia dell’Unical – con il contributo dell’Associazione Internazionale Amici dell’Unical – e fa tappa al Liu (Laboratorio di Idraulica e Idrologia Urbana) dove sono evidenziate buone pratiche costruttive di sostenibilità ambientale nell’ Unical (tetti vegetati, orti urbani, pareti verdi).

Dal Tau al Parco Tecnologico

Il programma delle giornate Fai all’Università della Calabria prevede per i visitatori una tappa all’Infrastruttura di Ricerca (IR) Star, Southern Europe Thomson Backscattering Source for Applied Research. Questa è un’infrastruttura di ricerca complessa centrata su una sorgente di Raggi X innovativa, che consente l’implementazione di tecniche di indagine normalmente prerogativa di macchine molto più grandi (sincrotroni) ma a costi e dimensioni inferiori di oltre un ordine di grandezza.

Star è una delle infrastrutture di ricerca italiane strategiche, con proiezione internazionale. È stata infatti inserita, sia nel Programma Nazionale per le Infrastrutture di Ricerca 2014-2020 che in quello 2021-2027, ed è concepita come una facility aperta ad utenti esterni. La missione di Star è la ricerca all’avanguardia nei campi della scienza e della tecnologia dei materiali avanzati. Star, progettata come sorgente di raggi X evolutiva, è unica in Europa in termini di gamma di energia e caratteristiche avanzate dei fotoni di raggi X emessi. Il progetto di upgrade concluso al 31 dicembre 2023 è inserito nell’ambito delle Scienze della Vita, ma Star permette investigazioni non distruttive in molti campi: dal biomedicale alla meccanica avanzata, dai materiali per l’energia a quelli strutturali o dei beni culturali.

Considerato il posizionamento in Calabria, la proiezione internazionale di Star è almeno mediterranea ed europea. Star è allocata nel Campus dell’Università della Calabria, il più esteso d’Italia, ed è organizzata su due livelli: il primo livello è costituito da una potente ed innovativa sorgente di raggi X di nuova concezione, lo Star Lab, complementare alle grandi sorgenti di luce del tipo sincrotrone, dotata di due stazioni sperimentali: μTomo per la microtomografia e SoftX per la microscopia X; mentre il secondo livello comprende 6 laboratori di servizio dedicati alla ricerca applicata: Laboratorio di Caratterizzazione Materiali, di prototipazione Fisica, Laboratorio di Preparazione Materiali, Laboratorio di Modellazione, Simulazione e Visualizzazione, Laboratorio di Spettrografia Avanzata dei Materiali, Laboratorio di Preparazione Materiali Biologici.

Star è un’importantissima area di collaborazione per i Dipartimenti di Fisica, Chimica e Tecnologie Chimiche (Ctc), Ingegneria Meccanica Energetica e Gestionale (Dimeg); Biologia, Ecologia e Scienze della Terra (DiBest); Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica (Dimes); Matematica e Informatica (DeMacs), ed è supportata dai centri di servizio di ateneo quali il Liaison Office (Lio), l’Ufficio Speciale Supporto ai Processi Gestionali e Informativi per i Progetti d’Ateneo e il centro Ict.

I sistemi di microtomografia e di microscopia X di Star permettono di ricostruire in modo non distruttivo campioni di dimensioni tipiche che vanno da qualche millimetro a qualche decina di centimetri con una risoluzione spaziale anche sub micrometrica. I raggi X utilizzati permettono l’analisi sia di materiali “duri”, grazie all’alta energia dei fotoni X prodotti, da 20KeV fino a 350KeV, che della materia biologica, come organi ex-vivo o tessuti umani o animali, grazie alla possibilità di operare sia in assorbimento che in contrasto di fase.

Star è concepita come una “User facility” aperta agli scienziati provenienti dall’Europa, ma anche dai Paesi del Mediterraneo e dal resto del mondo, estendendo di fatto il parco servizi italiano nel campo delle sorgenti a Raggi X, in questo momento reso disponibile dal Sincrotrone di Trieste. È un motore di progresso scientifico, tecnico ed economico per i Sud d’Italia e per l’Italia intera con l’obiettivo esplicito di rafforzare la collaborazione mondiale nel campo della scienza e della tecnologia dei materiali.

La scoperta dell’Orto Botanico dell’UniCal 

Uno dei punti salienti della visita del 23 marzo, aperta a tutti, sarà la scoperta dell’Orto Botanico, un vero e proprio tesoro di biodiversità che ospita più di 400 specie spontanee di piante vascolari tipiche della flora calabrese. Questo luogo unico è stato designato come Zona speciale di conservazione e rappresenta un patrimonio naturalistico da preservare, nato nel 1981 per merito del prof. Giuliano Cesca, proseguito nel tempo dal prof. Pietro Brandmayr. Ed è una storia che vale la pena conoscere in quanto parte integrante della storia dell’Università della Calabria. (fb)

Nicola Gratteri al master in Intelligence dell’Unical: Per contrastare mafie investire in tecnologie

di FRANCO BARTUCCI – «Per contrastare le mafie lo Stato deve investire in tecnologie. Attenzione al fentanil, una droga che potrebbe avere effetti devastanti anche per l’Italia».

Sono due pensieri di sintesi della lezione di Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Napoli, ormai di casa all’UniCal, nell’ambito del Master sulla Intelligence, diretto dal prof. Mario Caligiuri, avente come tema: Le mafie, minacce alla sicurezza nazionale.

Gratteri ha iniziato la sua lezione citando il caso di una famiglia di ‘ndrangheta della provincia di Crotone, che ha ingaggiato degli hacker tedeschi per effettuare una sofisticata operazione di riciclaggio internazionale.

«Oggi il lavoro giudiziario – ha affermato – dimostra non solo quanto i mafiosi siano in grado di comprare e gestire alberghi, ristoranti, latifondi ma anche quanto la ‘ndrangheta sia capace di rivolgersi agli hacker».

In tale quadro ha evidenziato come le truffe online oggi provengano dall’est europeo e in particolare dalla Romania, dove le organizzazioni criminali si avvalgono di specialisti informatici molto validi, frutto di una tradizione di studio per la matematica maturata durante i regimi comunisti.

«Come già accaduto in Puglia con il contrabbando – ha proseguito –, oggi le forze di polizia devono inseguire le mafie dal punto di vista della tecnologia. Un’esigenza che si pone perché solo da 4 o 5 anni sono stati riattivati i concorsi nella pubblica amministrazione, compresi quelli delle forze di polizia. Si è registrato quindi un buco generazionale, perché non c’è stato ricambio e i governi non hanno investito in tecnologia».

Gratteri ha, quindi, ribadito come oggi i reati più gravi si commettano nel dark web, dove è possibile comprare di tutto: droga, armi, organi, bambini, oltre ad organizzare omicidi.

Ha proseguito affermando: «I mafiosi sono in grado di crearsi da soli delle piattaforme tipo whatsapp con cui comunicare in maniera criptata, ma le forze di polizia italiane, a differenza di quelle estere, che hanno investito ingenti somme per dotarsi di apparecchiature in grado di ascoltare le comunicazioni criminali nel dark web, non dispongono delle tecnologie adeguate per consentire un livello elevato d’intercettazione”. Ha quindi ulteriormente precisato che “quando mi si dice che le intercettazioni costano troppo, dico che non è vero, perché, ad esempio, la Procura di Napoli ha speso, in un anno, cinque milioni di euro d’intercettazioni, però ha sequestrato valori per centonovantacinque milioni di euro, quindi ha ottenuto un guadagno di centonovanta milioni di euro».

Il Procuratore di Napoli ha poi aggiunto che, «a livello normativo, bisogna consentire l’utilizzabilità delle intercettazioni dei reati riferiti alla pubblica amministrazione: concussione, corruzione, peculato, intercettati in procedimenti per i cui reati non è previsto l’arresto in fragranza».

Gratteri ha poi continuato sostenendo che «nel contrasto alle mafie, occorre prestare molta attenzione alla “zona grigia” che è spesso funzionale agli interessi in gioco. Infatti, c’è una mafia che controlla il territorio e c’è una mafia che controlla gli appalti e che ha un bisogno continuo di rapporti con la pubblica amministrazione».

Su questo tema ha poi rimarcato che «è utile il tabulato del mafioso, non perché nella conversazione parli di omicidi o altri reati, ma perché chiama un incensurato, che commetterà errori e più di tutti statisticamente è quello che, non abituato al rigore delle carceri, diventerà collaboratore di giustizia».

Il docente ha poi sostenuto che per contrastare le mafie è necessaria una conoscenza multidisciplinare: «Bisogna interessarsi di tutto. Non è solo un fatto materiale, bisogna conoscere la sociologia, la psicologia, le scienze perché servono per avere chiara la situazione delle mafie. Appunto per questo, è importante il lavoro di questo Master, dove coesistono tante discipline, apparentemente sconnesse, ma che in realtà sono importantissime per cogliere spunti essenziali per la comprensione della società e quindi anche del fenomeno mafioso, che per essere efficacemente contrastato ha bisogno di una visione all’interno della quale collocare il singolo reato».

«Chi lotta la mafia – ha proseguito – è proiettato in un mondo dove bisogna fare analisi, dove le persone che hanno ruoli di responsabilità devono essere guidati da una visione, senza la quale non si riuscirà a comprendere in pieno e in profondità il territorio e i suoi attori».

Per Gratteri, la situazione europea è ancora peggiore, perché a parte eccellenze tecnologiche di alcune polizie, la legislazione è poco efficace per contrastare le mafie. Ad esempio «Eurojust, Europol, Interpol, progetto I-Can (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta) le squadre investigative comuni, sono strutture che hanno una loro utilità nei rispettivi settori, ma presentano difficoltà sia a causa di mancanza di personale, sia per il fatto che, a livello internazionale, ogni polizia lavora a suo modo, con una sua sensibilità e una sua regolamentazione».

Inoltre, per il Procuratore di Napoli per svolgere indagini di qualità, oltre che creare delle sinergie tra le varie forze dell’ordine, «è necessario che ci sia un magistrato, un Sostituto Procuratore capace, autorevole e credibile che abbia la capacità e l’autorevolezza di dire chi fa cosa. Quando mancano questi dirigenti capaci di assumersi le responsabilità e di trasmettere tranquillità e sicurezza alle forze dell’ordine, le indagini non ottengono risultati e le procure non funzionano. Ecco perché è importante il fattore umano».

Gratteri ha, poi, effettuato una differenza tra la ‘ndrangheta e la camorra. Ha spiegato che ci sono tante camorre, con un’elevata capacità di utilizzare il dark web. Infatti, ha ricordato che a Napoli si producono i migliori passaporti falsi del mondo, alimentando un’attività illegale internazionale da cui trae vantaggio anche il terrorismo.

Ha poi ribadito il grave rischio che potrà presto esplodere collegato con la diffusione del Fentanyl, la droga degli zombie, che, prodotta in Cina ed esportata per ora prevalentemente negli Usa, sta causando effetti devastanti sui giovani. Per il docente, tra uno o due anni questa droga potrebbe invadere anche il nostro Paese con esiti devastanti.

Il docente ha anche affrontato i profili criminali della fornitura delle armi all’Ucraina, sulle quali ha suggerito di apporre un gps, in modo che siano immediatamente individuabili per evitare quello che è accaduto nel conflitto bosniaco, dove, terminata la guerra, le organizzazioni criminali hanno acquistato gli armamenti.

Gratteri ha concluso affermando che per avere degli Stati più liberi, più democratici, più competitivi c’è bisogno di contrastare efficacemente le mafie. Per cui occorre una forte volontà politica che fornisca strumenti globali per un problema globale. (fb)

L’Unical cerca nuovi medici altamente qualificati

di FRANCO BARTUCCIL’istituzione del corso di laurea in Medicina e Chirurgia TD e i rapporti di collaborazione instaurati tra la stessa Università, l’Azienda Ospedaliera “Annunziata” e l’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, con il bene placito della Regione Calabria, ha creato in primo luogo le condizioni per trasformare l’Annunziata in Policlinico Universitario ed in secondo luogo la costituzione di un corpo docenti medici da inserire sia in ambito universitario che ospedaliero.

Tutto ciò sta portando alla creazione di una squadra di docenti medici altamente qualificati che l’Unical arruola per formare i futuri medici e per offrire assistenza d’eccellenza nella sanità locale.

«Dopo il grande interesse mostrato – viene precisato in una nota stampa dell’Ateneo – da professori affermati in Italia e all’estero nella precedente call, l’ateneo ha deciso di aprire una nuova manifestazione di interesse in area medica. La procedura prevede l’assunzione di altri professionisti che insegneranno nel corso di laurea in Medicina e chirurgia e Tecnologie digitali e che avranno un ruolo, che potrebbe essere anche apicale in alcuni reparti già definiti a guida universitaria, presso l’Azienda ospedaliera e l’Irccs – Inrca di Cosenza». 

La nuova call, che si chiuderà il 2 aprile 2024, è destinata a professionisti interessati a ricoprire il ruolo di professore universitario o ricercatore in diversi settori scientifico-disciplinari di area medica. Alti gli standard richiesti: elevata qualificazione scientifica e didattica, attestata da un’ampia e riconosciuta attività di ricerca e di produzione scientifica, nonché da un’intensa attività didattica a livello universitario o in enti di ricerca.  Si tratta della seconda call di questa portata, che l’ateneo ha scelto come modalità privilegiata di reclutamento da due anni a questa parte, da quando, cioè, ha attivato il corso di Medicina e chirurgia TD e ha avviato un progetto più complessivo per contribuire al rilancio della sanità territoriale, in una regione da cui tanti medici tendono a fuggire.

Le call, in linea con gli obiettivi programmatici del rettore Nicola Leone, si propongono di accrescere il valore competitivo dell’ateneo, ampliarne i confini, rafforzare la qualità della didattica e della ricerca, facendo ricorso a tutti gli strumenti ministeriali per poter attrarre alte professionalità, offrendo un posto da professore ricercatore con l’opportunità di svolgere attività assistenziale nell’Azienda ospedaliera, anche nel ruolo di primario. 

«Queste manifestazioni di interesse – si precisa sempre nella nota del settore di comunicazione dell’Ateneo – hanno, inoltre, il valore aggiunto di richiamare molti “cervelli di ritorno”, calabresi validi e preparati che per mancanza di opportunità nella loro regione o per scelta di formazione estera hanno lasciato la loro terra, attendendo l’occasione giusta per potervi fare ritorno e partecipare alla sua crescita sociale e culturale». 

La prima call, lanciata un anno fa, ha rappresentato un punto di svolta, con un boom di circa 300 domande pervenute da tutta Italia: Milano, Napoli, Palermo, Bologna, Roma, Bergamo, solo per citarne alcune. Tra le adesioni, 55 sono state di professori universitari, 22 di primari in ospedali pubblici, 106 di dirigenti, 28 da medici in ruoli apicali nella sanità privata e ben 44 domande sono arrivate proprio da “cervelli di ritorno”. Alla fine delle procedure, nello scorso gennaio, sono stati reclutati quattro docenti medici, tre dei quali sono andati a ricoprire il ruolo di direttore di Unità operativa complessa rispettivamente di Oncologia, Cardiologia e Nefrologia, dialisi e trapianti presso l’ospedale dell’Annunziata di Cosenza.

«Reclutando professionisti di alto profilo – ha dichiarato il Rettore, Nicola Leone – l’ateneo punta a formare nuove generazioni di medici sempre più competenti, in grado di contrastare il problema della fuga dei camici bianchi dalla regione. Al contempo, l’arrivo di questi esperti potrà contribuire a potenziare prestazioni di eccellenza nell’Azienda ospedaliera di Cosenza, a vantaggio di tutta l’area, contribuendo a ridurre gradualmente la migrazione sanitaria». (fb)