La Maschera d’Argento di Affidato al Presidente di Confindustria Orsini

Al presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, è stata consegnata La Maschera d’Argento realizzata dal Maestro orafo Michele Affidato.

L’opera – tra le più significative realizzate da Affidato – è stata consegnata all’orafo alla presenza del Presidente Aldo Ferrara ed al direttore Dario Lamanna, al termine della cerimonia per i 50 anni di Unindustria Calabria, svoltasi all’Università Magna Graecia di Catanzaro.

Questa scultura, ispirata alla maschera apotropaica greca, rappresenta non solo un capolavoro artistico, ma anche un emblema del periodo magno greco esprimendo la connessione tra tradizione storica e celebrazione dell’eccellenza contemporanea. Nel corso degli anni, Affidato ha avuto modo di consegnare questa prestigiosa scultura a numerose personalità di spicco, sui palcoscenici di tutto il mondo, rafforzando il legame tra tradizione e innovazione che da sempre rappresenta il suo lavoro. 

All’iniziativa, che ha celebrato il mezzo secolo di progresso economico e industriale della Calabria, oltre al Presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara, erano presenti importanti figure del panorama industriale calabrese e nazionale, nonché numerose autorità politiche tra cui: il Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Interno Wanda Ferro, il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, il Presidente del Consiglio Regionale Filippo Mancuso, il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, il Presidente della Provincia di Catanzaro Amedeo Mormile.

La celebrazione, aperta dai saluti dal Magnifico Rettore dell’Università “Magna Graecia” Giovanni Cuda, è stata caratterizzata da una serie di interventi sullo sviluppo economico della regione, con esperti del settore che hanno condiviso le loro esperienze e prospettive. Gli interventi hanno affrontato temi rilevanti come l’innovazione tecnologica, la sostenibilità e l’internazionalizzazione delle imprese calabresi.

Nel corso dell’incontro è stato ribadito a più riprese che rafforzare il Sud significa rafforzare l’intero Paese, sottolineando l’importanza della formazione e la responsabilità degli imprenditori nell’implementare i fondi governativi. L’imprenditoria locale, messa in risalto dai diversi relatori, è un pilastro per il rilancio del Mezzogiorno, la quale riveste un ruolo cruciale nel migliorare l’occupazione e favorire lo sviluppo economico. Il settore privato in Calabria deve costituire il punto di innovazione e crescita di un intero territorio, garantendo l’uso efficace dei fondi pubblici e aumentando la competitività della regione sul piano nazionale. (rcz)

I 50 anni di impegno di Unindustria Calabria sul territorio

Cinquant’anni di impegno sul territorio di Unindustria Calabria. Un traguardo non da poco, ma che si è voluto celebrare a Catanzaro nel corso di un’iniziativa all’Auditorium dell’Università Magna Graecia. Una scelta non casuale, per il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, presente all’evento, «è una bellissima cosa che Aldo Ferrara, presidente di Confindustria Calabria, abbia scelto anche un luogo che è quello dell’università, quindi della formazione».

Oltre a Ferrara, presenti, anche, il vice presidente nazionale con delega al Mezzogiorno, Natale Mazzuca e i presidenti delle associazioni provinciali. Presenti, tra gli altri, la sottosegretaria di Stato al Ministero dell’Interno, Wanda Ferro, il presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto e il vicepresidente Filippo Pietropaolo oltre ai sindaci di Catanzaro e Lamezia Terme Nicola Fiorita e Paolo Mascaro e alle massime istituzioni militari e religiose del territorio.

«In questi cinquant’anni di storia della Confindustria calabrese – ha commentato il presidente Ferrara – credo che il nostro sistema abbia dimostrato, sotto qualunque presidenza e in qualunque stagione, di svolgere un ruolo di interlocutore indispensabile per la messa a fuoco, per l’approfondimento e anche per l’accompagnamento dei processi decisionali riguardo le politiche di crescita e di sviluppo. Credo che sia un bilancio assolutamente positivo e noi continueremo su questa strada».

Per il Sottosegretario Ferro, «la presenza del presidente Orsini testimonia l’importanza dell’anniversario e dell’occasione, anche sul versante della sinergia con il governo che ha messo in campo quanto gli è stato chiesto da Confindustria nazionale per l’attività chele imprese vero volano di ricchezza e di occupazione più che lo Stato».

Il presidente Occhiuto, invece,  si è detto «molto soddisfatto del rapporto che abbiamo avuto con gli imprenditori calabresi, ma anche con Confindustria nazionale, oggi con Orsini e prima con Bonomi. Con Confindustria condividiamo la fase ascendente, la fase di formazione delle decisioni, le scelte sui bandi da destinare alle imprese e che proprio per questo stanno avendo un grande successo perché tante imprese aderiscono ai bandi della Regione, è una modalità operativa che deve continuare».

«Purtroppo – ha aggiunto – non sempre è stato così in passato, altrimenti oggi avremmo dati macroeconomici migliori. Come dico spesso le scelte di politica industriale e di sviluppo locale riverberano i loro effetti dopo 5, 6, 10 anni così come le scelte infrastrutturali per cui noi abbiamo dovuto cominciare da zero un lavoro che purtroppo in Calabria negli anni passati non è stato svolto».

«Da Confindustria nazionale – ha poi aggiunto continuato Occhiuto – può dare a imprenditori che volessero allocare loro iniziative produttive in Calabria. La Regione può svolgere una funzione di regolazione, ed è quello che cerco di fare, cercando, attraverso bandi e iniziative pubbliche, di attrarre investimenti in Calabria».

«A volte – ha proseguito – sono costretto a fare anche il direttore commerciale della Regione: mi è capitato spesso in questi tre anni di dover incontrare imprese nazionali o multinazionali e fare anche a loro un racconto diverso dalla Calabria rispetto agli stereotipi. Molti sono convinti che in Calabria non si possa investire per ragioni di sicurezza, invece sto lavorando per dimostrare che la Calabria è molto più sicura di tante altre regioni».

«Dobbiamo cambiare la narrazione e mi aspetto – ha concluso il governatore – che Confindustria nazionale lo faccia rispetto ai propri associati. La reputazione della Calabria è stata nel corso degli anni una straordinaria barriera che ne ha impedito lo sviluppo e l’attrazione di investimenti».

Per il presidente del Consiglio regionale Mancuso «Unindustria Calabria è un prezioso collante di unione per le imprese e gli industriali delle cinque province».

«L’evento – ha evidenziato Mancuso – non è un semplice momento celebrativo, ma rappresenta il focus ideale per analizzare le variegate tematiche mirate allo sviluppo socio-economico della Calabria in connessione con le dinamiche di sviluppo del paese. il nostro territorio ha dei punti saldi su cui poter costruire un piano di sviluppo e crescita duraturo e sostenibile: oltre all’elevata disponibilità di risorse, la nostra regione può contare su un fiorente settore agroalimentare, base produttiva su cui poter costruire filiere più solide e orientate all’innovazione ed ai mercati esteri».

Mancuso, ricordando che la Calabria «ha tutto ciò che le occorre per essere terreno ospitale di investimenti e nuove attività produttive industriali» e che «può ospitare imprese, creare opportunità di sviluppo e nuovi posti di lavoro», ha ribadito come «la Calabria soffre di un ingiusto gap reputazionale che il mondo della politica, come quello dell’impresa, deve assolutamente contrastare».

Infine, ha espresso apprezzamento  «per la proposta lanciata da Unindustria: “agenda Calabria” è una bussola strategica produttiva, che indica una vera sfida per la crescita industriale della Calabria ed il conseguente rilancio economico del territorio, che passa anche da un piano d’azione diverso che contempla la sinergia tra pubblico e privato, arma in più per il potenziamento dell’industria calabrese e che va sfruttato con le nostre progettualità, idee e risorse». (rcz)

Venerdì Unindustria celebra i suoi 50 anni di attività

Venerdì 18 ottobre, a Catanzaro, all’Auditorium dell’Università “Magna Graecia, alle 14.30, si terrà l’evento per celebrare i 50 anni di attività di Unindustria Calabria.

«Non solo un momento celebrativo, ma l’occasione per affrontare i temi dello sviluppo economico della regione alla presenza dei principali attori politico-istituzionali calabresi e delle più alte cariche nazionali di Confindustria», ha spiegato Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria.

All’evento, infatti, si confronteranno sui temi dello sviluppo della regione saranno alcuni tra i principali attori politico-istituzionali calabresi e le più alte cariche nazionali di Confindustria. Ad anticipare i lavori, i saluti istituzionali di Nicola Fiorita, sindaco di Catanzaro; Amedeo Mormile, presidente della Provincia di Catanzaro; Filippo Mancuso, presidente del Consiglio regionale della Calabria; e Giovanni Cuda, rettore dell’Università “Magna Graecia”.

«Per celebrare l’impegno quotidiano di Confindustria per lo sviluppo delle imprese in Calabria – ha spiegato Ferrara – abbiamo scelto la strada non di un semplice momento celebrativo, bensì di un festeggiamento all’insegna del confronto con i principali attori politici e istituzionali della regione e con i nostri interlocutori nazionali per continuare a fornire contributi e proposte utili  in tema di riforme e investimenti per la crescita e lo sviluppo socio-economico della regione».

«Il modello “Agenda Calabria” – ha proseguito – ha dato e continua a dare frutti importanti ed è per questo che intendiamo proseguire in questa direzione: l’evento è la prosecuzione naturale di un percorso che va affermandosi come best practice nazionale, un percorso in cui crediamo fermamente e in cui siamo felici di aver coinvolto con entusiasmo parti sociali, istituzioni e i vertici di Confindustria».

Dopo la relazione, al via i due i panel di approfondimento con la moderazione della giornalista Giorgia Rombolà, volto noto di Rai. Il primo, dal titolo “La politica strategica per la crescita”, sarà un focus sulla capacità amministrativa, su investimenti e su internazionalizzazione.

A prendervi parte saranno: Giuseppe Romano, coordinatore della Struttura di Missione della Zes Unica per il Mezzogiorno e presidente Fincalabra; Rosario Varì, assessore regionale alle Attività produttive; Rocco Colacchio e Domenico Vecchio, rispettivamente presidenti delle articolazioni territoriali di Confindustria Vibo Valentia e Reggio Calabria. Il primo panel si concluderà con l’intervista a Natale Mazzuca, vicepresidente nazionale di Confindustria con delega alle Politiche per lo Sviluppo del Mezzogiorno.

Il secondo momento di approfondimento, dedicato a infrastrutture, capitale umano e legalità dal titolo “Le condizioni di contesto per lo sviluppo”, vedrà gli interventi di Giovan Battista Perciaccante, vicepresidente Nazionale Ance e presidente di Confindustria Cosenza; Mario Spanò, presidente Confindustria Crotone; Francesco Delzio, direttore del Master in Relazioni Istituzionali, Lobby e Human Capital della Luiss Business School, autore del libro “L’era del lavoro libero”, dedicato alla rivoluzione in corso nel mondo dei giovani e del lavoro; e Giovanni Calabrese, assessore regionale alle Politiche per il Lavoro e al Turismo. La conclusione del secondo panel sarà affidata a Wanda Ferro, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno. 

Successivamente, spazio all’intervista con il presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto. A concludere sarà Emanuele Orsini, presidente nazionale di Confindustria, alla sua prima visita in Calabria dopo la sua elezione alla guida dell’associazione degli industriali italiani. (rcz)

L’OPINIONE / Aldo Ferrara: Calabria ha perso una importante opportunità per il suo sviluppo

di ALDO FERRARALa decisione di Baker Huges di rinunciare all’investimento nell’area portuale di Corigliano-Rossano è fonte di profondo rammarico. Da anni, Unindustria lavora al fianco delle Istituzioni locali, regionali e nazionali perché si costruiscano le migliori condizioni di contesto possibili affinché la Calabria sia terra capace di attrarre investimenti provenienti soprattutto da oltre i confini regionali: la rinuncia di Baker Hughes mina alla base questo lungo lavoro.

Pur senza entrare nel merito burocratico-amministrativo della questione e senza farci trascinare nella bagarre politica ad essa connessa  duole rilevare come, in un colpo solo, la Calabria abbia perso una triplice, importante opportunità per il suo sviluppo industriale, sociale ed economico. C’erano le ricadute positive dirette, quelle legate alle centinaia di posti di lavoro che l’investimento avrebbe prodotto e che avrebbero visto giovani calabresi trovare il proprio futuro nella propria terra.

A queste si sarebbero aggiunte le ricadute positive indirette: la presenza di una multinazionale così importante avrebbe stimolato la nascita di un ecosistema di imprese necessarie alle forniture di prodotti e servizi connessi, con una potenziale creazione di altre centinaia di posti di lavoro. E c’era l’effetto positivo sull’immagine della nostra regione all’esterno: da tempo sosteniamo che senza investimenti privati per progetti sostenibili, lo sviluppo di medio-lungo periodo è una chimera.

Ora che una grande impresa che aveva creduto in questa terra e in questa possibilità è stata costretta a rinunciare, dobbiamo evitare il rischio che tanti altri che già guardavano alla Calabria come a un’opportunità di investimento favorevole, rivalutino negativamente l’ipotesi. (af)

[Aldo Ferrara è presidente di Unindustria Calabria]

Il vicepresidente Pietropaolo: La Calabria vuole recuperare un ritardo di 30 anni nel digitale

«La Calabria vuole recuperare un ritardo di 30 anni nel settore del digitale, realizzando un vero e proprio sistema capace di rispondere alle nuove sfide dell’innovazione, della transizione digitale, dell’intelligenza artificiale, della ricerca, della formazione delle figure professionali specializzate richieste dal mercato». È quanto ha spiegato il vicepresidente della Regione, Filippo Pietropaolo, nel corso dell’incontro, a Catanzaro, con i rappresentanti di Unindustria Calabria, guidati da Aldo Ferrara, dei settori Ict e servizi alle imprese dell’associazione.

«La nuova società per il digitale della Regione Calabria dovrà organizzare per la prima volta e gestire la governance di questo sistema digitale che guarderà ai settori della pubblica amministrazione, delle imprese e dei cittadini», ha aggiunto Pietropaolo, spiegando come «nella proposta di legge istitutiva della società Redigit, che dovrà essere approvata dal Consiglio regionale si definisce un perimetro, il Siir (Sistema informativo integrato regionale), che ha l’obiettivo di mettere a sistema tutti i sistemi informativi dell’ente Regione, delle società partecipate e di tutta la sanità regionale».

«Puntiamo, inoltre – ha proseguito – a rafforzare la capacità di programmazione e di valutazione dei progetti nel settore del digitale da parte della Regione, incrementando le competenze esistenti, e di conseguenza a migliorare la gestione dei rapporti con le imprese fornitrici nazionali e locali. Uno dei compiti della nuova società sarà quello di valorizzare al massimo le competenze delle imprese locali, favorendo iniziative di rete e lo sviluppo dei rapporti tra Regione, società in house e imprese di livello nazionale e internazionale».

«Nel disegnare la nuova società, in un anno di lavoro, abbiamo cercato di fare tesoro delle esperienze positive realizzate da altre regioni, con cui c’è stato un approfondito confronto anche nella Commissione per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione della Conferenza delle Regioni, di cui faccio parte. L’idea più importante – ha detto Pietropaolo – è quella di realizzare una Academy del digitale. Abbiamo già avviato un confronto con tante importanti imprese italiane per supportare, con investimenti e agevolazioni, l’apertura in Calabria di laboratori di sviluppo e centri di competenze».

«L’obiettivo è quello di individuare i profili digitali che servono alle imprese – ha spiegato  – formarli con percorsi brevi e fargli effettuare dei tirocini. Questi ragazzi, che non dovranno necessariamente essere laureati, verranno formati con competenze specifiche, avranno una specializzazione, otterranno una certificazione. Al termine della formazione questi ragazzi saranno probabilmente assunti dalle stesse imprese, ma potranno anche spendere le proprie competenze altrove o avviare delle nuove start-up, che potranno anche essere sostenute con specifiche iniziative della Regione».

«La nuova società del digitale esprime una visione della transizione digitale del tutto nuova per la Calabria – ha concluso Pietropaolo – vogliamo creare un sistema virtuoso che sia all’altezza di dialogare e condividere iniziative con le altre regioni e con i ministeri, di rapportarsi con le università per fare progetti di ricerca, ma anche di avvicinarsi alle comunità locali, utilizzando i punti di facilitazione digitale realizzati in tutta la Calabria che possono rappresentare delle antenne sul territorio, intercettando le necessità dei cittadini e degli enti locali, ma anche le iniziative e le idee innovative di giovani interessati ad un futuro professionale nel campo del digitale, da sostenere anche attraverso l’Academy». (rcz)

Gazzaruso (Turismo Unindustria): Istituire tavolo regionale per creare Destinazione Calabria

Costituire al più presto un tavolo regionale permanente della filiera turistica per la rapida definizione e creazione della destinazione Calabria». È la richiesta avanzata da Cristina Gazzaruso, presidente della sezione Turismo di Unindustia Calabria al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, sottolineando come «sarà fondamentale avere chiara la visione di che tipo di destinazione si vuole essere. Da ciò dipenderanno le strategie di mercato, l’individuazione dei segmenti di clientela, taglio e scelta dei mezzi di comunicazione e le relative politiche di integrazione di filiera».

In via prioritaria, si legge nel documento della sezione Turismo di Unindustria Calabria, occorrerà definire i punti di forza, attrezzarsi per tutelarli, svilupparli, promuoverli e renderli fruibili secondo gli standard e le aspettative di una clientela sempre più informata, esigente e selettiva. È proprio lo strumento delle destinazioni turistiche (Destination Management Organization – Dmo) quello che sta garantendo nel tempo i migliori risultati grazie alla capacità di creare la rete degli attrattori presenti con una programmazione di sistema, una visione comune ed una efficace e realistica narrazione della offerta turistica del territorio.

Per analizzare in maniera costante i dati disponibili ed utilizzarli per l’implementazione di azioni di marketing mirate, occorre poter contare sulla piena operatività dell’osservatorio turistico regionale. Ad oggi tali dati non sono reperibili e ciò impedisce tanto una programmazione efficace che una funzione di indirizzo a favore delle imprese del settore.

«Per promuovere le nostre molteplici bellezze – ha aggiunto la presidente Cristina Gazzaruso – è necessario allungare la stagione turistica oltre il periodo estivo. Abbiamo delle coste bellissime ma la Calabria non è solo mare, le bellezze naturalistiche dei parchi nazionali della Sila, dell’Aspomonte e del Pollino, offrono grandi opportunità per lo sviluppo di un turismo montano così come i possibili itinerari legati all’enogastronomia, al turismo religioso ed a quello dei tanti bellissimi borghi. La Calabria ha potenzialmente tutto quanto necessita per ambire a traguardi importanti, serve averne consapevolezza dando vita ad un circolo di lavoro e collaborazione virtuosa tra pubblico e privato». 

In questa ottica la sezione Turismo di Unindustria Calabria conferma la propria volontà di impegno attivo affinché il Turismo, asset strategico per lo sviluppo di tutta la regione, possa rivestire il giusto ruolo nelle politiche di sviluppo della regione Calabria.

Parlando della stagione in corso, la presidente Cristina Gazzaruso ha espresso la considerazione che «i dati relativi ai possibili flussi turistici per l’estate 2024, di cui si sta leggendo in questi giorni, sono riferiti a stime previsionali e nessuno oggi è in grado di garantirne l’esatta portata. Inoltre, vorrei far riflettere sul fatto che la stagione estiva sembra essere interessata da una ulteriore tendenza alla riduzione della durata con concentrazione nei fine settimana, almeno per il mese di luglio, e non bastano 45-60 giorni di cosiddetto sold-out per renderla ottimale». 

«Apprezziamo gli sforzi del Presidente Occhiuto e della sua giunta in direzione dello sviluppo del settore, a partire dal Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile (PRSTS) approvato per il triennio 2023/2025 – ha aggiunto la presidente della sezione Turismo di Unindustria Calabria – ma occorre avere consapevolezza che, per quanto ben scritto, necessita che sia posto in essere in maniera concreta e compiuta».

«Un ulteriore sforzo – ha concluso – occorre farlo in direzione di un cambiamento della narrazione rispetto a tutto ciò che riguarda la Calabria perché oggi come non mai vale il detto che ciò non viene raccontato non esiste. Occorre farlo bene, con credibilità, autorevolezza e in maniera consapevole e corale». (rcz)

 

L’appello di Unindustria Calabria ai candidai calabresi alle europee: Condividere documento Fabbrica Europa

I candidati calabresi alle elezioni europee condividano le istanze contenute nel documento Fabbrica Europa. È l’appello lanciato dal presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, unitamente a Natale Mazzuca, vicepresidente nazionale di Confindustria (delegato alle Politiche strategiche per il Mezzogiorno); Giovan Battista Perciaccante, presidente Confindustria Cosenza; Domenico Vecchio, presidente Confindustria Reggio Calabria; Rocco Colacchio, presidente di Confindustria Vibo Valentia; Mario Spanò, presidente Confindustria Crotone; Daniele Diano, presidente Comitato Piccola Industria Unindustria Calabria; Umberto Barreca, presidente Gruppo Giovani Imprenditori Unindustria Calabria; e Roberto Rugna, presidente di Ance Calabria.

 «Il mondo confindustriale lavora da anni per un’Europa più prospera, equa e sostenibile, in altre parole: più competitiva – hanno scritto gli industriali calabresi –. Nella piena consapevolezza che il futuro dell’Europa sia legato al Rinascimento dell’industria europea, quindi a una sfida globale che può essere vinta solo puntando su una rinnovata competitività della nostra industria, il Parlamento europeo che sarà eletto nel prossimo giugno dovrà prendere decisioni vitali per l’Unione Europea su delicate questioni di carattere internazionale che, fin qui, hanno già dimostrato di avere ripercussioni specifiche e dirette sui singoli territori, sulle singole aziende, sui singoli cittadini. Temi che hanno un impatto forte sul quadro economico nazionale e di più sull’economia ancora fragile della Calabria».

«Le proposte di Confindustria per un’Europa economicamente competitiva – hanno proseguito – mirano a riportare al centro delle politiche di sviluppo dell’industria nel suo senso più ampio. Il contesto internazionale vede Cina e Stati Uniti viaggiare convintamente verso il sostegno all’industria, ecco perché l’Europa non può e non deve rimanere indietro su questo tema altrimenti sarà spettatrice dello sviluppo, della crescita sociale ed economica che si prospetta. Dovrà quindi credere nell’industria pur mantenendo ben saldi i tre pilastri fondamentali che segnano il perimetro in cui le moderne politiche industriali devono muoversi: sostenibilità, innovazione e inclusione, che si sostanziano nelle linee di investimento in politiche digitali, transizione ecologica e infrastrutture già tracciate dal Pnrr».

«A questi, poi, bisogna aggiungere quarto pilastro – hanno aggiunto – un’ulteriore e importante prospettiva di transizione: quella sociale, da declinare attraverso politiche di coesione, di contrasto alle diseguaglianze, di riduzione dei divari territoriali e a sostegno della crescita inclusiva, perché nessuno resti indietro, ma tutti possano contribuire allo sviluppo».

«Come si vede – hanno concluso – “Fabbrica Europa” non è un documento di settore, dedicato solo a sostenere gli interessi di una parte della società: le industrie, adeguatamente stimolate e calate nei contesti sociali adatti, svolgono un ruolo determinante nella crescita dei territori e nell’affermazione personale dei lavoratori, ecco perché è importante e giusto rimettere al centro dell’agenda politica proprio l’industria con le enormi ricadute positive che essa è capace di determinare». (rcz)

Unindustria Calabria presenta DigiLab for Future per l’inserimento lavorativo

È stato presentato, nella sede di Unindustria Calabria di Catanzaro, DigiLab for Future, il progetto che sarà realizzato grazie a un partenariato con competenze multidisciplinari composto dall’Università Mercatorum, Ateneo digitale delle Camere di Commercio, Confindustria Catanzaro, Aulab, la prima coding factory italiana specializzata nella formazione digitale, e beOn Foundation Ets, organizzazione che si occupa di progetti formativi, ricreativi ed esperienziali di persone con disabilità.

Il progetto, selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale-Impresa Sociale, ha l’obiettivo di favorire l’inserimento lavorativo di persone disoccupate e inattive residenti in Calabria e offrire strumenti innovativi che possano contribuire a ridurre il divario tra offerta e domanda di lavoro.

Alla presentazione, avvenuta durante l’evento dal titolo Territorio, imprese, inclusione rivolto a imprenditori, associazioni ed enti che si occupano di intermediazione di lavoro. Tra i partecipanti Giulio Paolo Del Seppia, addetto alle Attività istituzionali del Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale, insieme ad altri rappresentanti delle organizzazioni coinvolte. Ad introdurre e concludere l’incontro, Aldo Ferrara, presidente di Confindustria Catanzaro e Unindustria Calabria: «Si tratta di una iniziativa strategica per il nostro territorio e per le nostre imprese che avranno la possibilità di dare ulteriore impulso alla transizione digitale attraverso l’inserimento di persone con una formazione digitale d’avanguardia».

«Il digital missmatch sul mercato del lavoro italiano è un fenomeno consolidato, come confermano i dati dell’indagine del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, secondo cui la difficoltà delle aziende nel reperire personale dotato di competenze digitali di base varia dal 34,9% al 37,8%», ha aggiunto poi Gianpaolo Basile, docente di Economia e Gestione delle Imprese dell’Università Mercatorum.

DigiLab for Future consentirà a 125 persone che non svolgono attività lavorativa, di età compresa tra 34 e 50 anni di partecipare a corsi interamente gratuiti quali Full Stack Developer, Web Designer e Operatori per la stampa digitale 4.0. I corsi partiranno a inizio luglio prossimo e termineranno a dicembre 2024: «Non si tratta solo di una programma di formazione digitale di eccellenza ma anche di strumenti di orientamento, coaching e supporto ai partecipanti che saranno accompagnati fin dalla selezione nella costruzione di un percorso di sviluppo di competenze digitali spendibili nel mercato del lavoro e nelle aziende del territorio – ha spiegato Pina Pedicini, responsabile Area Progetti e Servizi per le aziende di Universitas Mercatorum –. Un’attenzione particolare sarà rivolta anche a soggetti con disabilità, per i quali sono previste azioni di supporto a cura del partner beOn Foundation Ets».

Secondo i dati Unioncamere-Excelsior, tra il 2024-2028, in Calabria, il fabbisogno occupazionale delle imprese per professioni tecniche e operai specializzati è di 17 mila unità, pari al 19% di tutti i profili richiesti.  Solo nel mese di aprile 2024 il fabbisogno di figure professionali quali tecnici dei rapporti con i mercati, tecnici informatici, telecomunicazioni, tecnici in campo ingegneristico è stato di 4260 unità, pari al 62% sul totale delle entrate previste. Sono numeri importanti che impongono una capacità di iniziative di placement, a cui il progetto cerca di dare risposte concrete, con l’impegno a offrire opportunità di inserimento lavorativo ad almeno 75 partecipanti, entro 6 mesi dal termine del progetto.

«L’esperienza nella formazione di profili molto difficili da trovare nel mercato del lavoro quali programmatori e web designer, darà un contributo importante al placement del progetto», ha aggiunto Isabella Spadaro, Head of Career Service di Aulab Hackcademy.

La domanda di partecipazione può essere presentata entro il 21 maggio 2024. (rcz)

 

CATANZARO – Unindustria presenta il progetto DigiLab for Future

Domani pomeriggio, alle 15, nella sede di Confindustria, il presidente di Unindustria Calabria, Aldo ferrara, assieme al referente Attività istituzionali del Fondo per la Repubblica Digitale, Giulio Paolo Del Seppia, presenteranno il progetto DigiLab for Future, un’iniziativa strategica di sviluppo territoriale che unisce formazione digitale, opportunità per le imprese e occupabilità, anche alla luce delle misure regionali per promuovere l’accesso al mercato del lavoro.

Il progetto sarà illustrato nel dettaglio da Gianpaolo Basile, docente di Economia e Gestione delle Imprese, Giuseppina Pedicini, responsabile Area progetti e servizi per le aziende, e Gianluigi Granieri, docente di Psicologia della Gestione e dello Sviluppo individuale e organizzativo dell’Universitas Mercatorum; Isabella Spadaro, head of Career service Haulab Hackademy; e Francesca Di Giovanni, responsabile comunicazione beOn Foundation.

Il progetto, coordinato dall’Universitas Mercatorum in collaborazione con Confindustria Catanzaro, Aulab e beOn Foundation e selezionato dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa Sociale, è dedicato alla formazione digitale di figure professionali altamente qualificate e all’inserimento lavorativo di persone disoccupate o inattive del territorio calabrese.
Lo scopo del progetto è ridurre l’inattività e l’esclusione sociale attraverso un sistema integrato di orientamento e formazione digitale, grazie a cinque percorsi gratuiti e innovativi di upskilling e reskilling digitale. Il progetto prevede una serie di attività strategiche, tra cui sensibilizzazione e selezione dei partecipanti, coinvolgimento delle imprese locali, sviluppo delle soft skills e supporto psicologico. Inoltre, verrà garantito un servizio di orientamento e placement per il 60% dei partecipanti. (rcz)

Ferrara (Unindustria Calabria): Bene Agenzia per aree industriali, ora al lavoro per riqualificazione

Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria, ha espresso soddisfazione per il via libera, dal Consiglio regionale, per la nascita dell’Agenzia per le aree industriali e l’attrazione degli investimenti, sottolineando come «adesso è importante riempire di contenuti l’agenzia finanziando, anche attraverso il Fondo di Sviluppo e Coesione, affinché si possano riqualificare presto e in maniera adeguata le aree industriali».

«Riteniamo, infatti – ha proseguito – che questo processo sia di fondamentale importanza per consentire alla Calabria di essere competitiva nella sua capacità di attrarre nuovi insediamenti produttivi alla luce dell’istituzione della Zes Unica per il Mezzogiorno che mette sul piatto l’esigenza di confrontarsi con altre realtà che oggi sono più capaci di attirare l’attenzione di investitori nazionali e internazionali».

«Proprio sul terreno della qualità dei servizi delle aree industriali, quindi – ha sottolineato –, si gioca il futuro dello sviluppo produttivo ed economico della nostra regione: come già dichiarato, Unindustria Calabria è pronta a fare la sua parte e a collaborare nei modi e nelle forme che la Regione riterrà più utili al fine di creare degli habitat ospitali per la domanda di investimenti locali, nazionali e internazionali. Abbiamo l’obiettivo comune di stimolare la crescita e il rafforzamento del sistema imprenditoriale in Calabria che si traduce in occupazione e sviluppo». (rcz)