Il sindaco Luigi Lirangi: Longo e Spirlì intervengano per situazione delle Usca di Castrovillari e San Marco

Il sindaco di Terranova da SibariLuigi Lirangi, ha lanciato un appello al commissario ad acta, Guido Longo, al presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, e a tutta la politica regionale, chiedendo interventi immediati «attivare strutture davvero funzionanti come prevede la normativa. In particolare di fronte alle stringenti necessità di molti cittadini contagiati che hanno bisogno di visite domiciliari».

Il primo cittadino, infatti, ha denunciato che «alle Usca di Castrovillari e San Marco Argentano si conferma una situazione gravissima e intollerabile, per la cronica mancanza di personale, mentre non emerge alcuna previsione di rafforzamento delle unità operative. Una condizione inaccettabile soprattutto di fronte all’aumento esponenziale dei contagi sul territorio dell’Esaro-Pollino».

«I calabresi e le Amministrazioni locali – ha concluso Lirangi – stanno sopportando con sacrificio tutte le restrizioni imposte ma è dovere assoluto delle Istituzioni rispondere con efficienza e puntualità». (rcs)

Auddino (M5S): Potenziare le Usca con numeri adeguati di Dpi, strumenti informatici e autovetture

Il senatore del Movimento 5 StelleGiuseppe Auddino, ha ribadito la «necessità impellente di potenziare il sistema sanitario calabrese in questo momento difficile».

«Per gestire l’emergenza sanitaria in atto  – ha aggiunto – è fondamentale adeguare i servizi territoriali agli standard che abbiamo stabilito nei decreti varati in questi mesi, non solo per le terapie intensive negli ospedali ma anche per le cure domiciliari. In particolare, con il decreto legge n. 14/ 2020, abbiamo previsto che le regioni istituissero una unità speciale attiva sette giorni su sette ogni 50.000 abitanti, per il tracciamento e la gestione domiciliare dei pazienti Covid-19. Ad oggi, in Calabria, il servizio prestato dalle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) è sovraccarico di lavoro, con varie criticità che non consentono di rendere sempre la prestazione per la quale è nato. Per uscire dalla zona rossa occorre al più presto non solo incrementare i posti di terapia intensiva, ma anche attivare e potenziare le sedi Usca previste».

«Servono altri operatori – ha proseguito il senatore – ed una linea telefonica specifica per poter gestire l’emergenza e per le comunicazioni dirette tra enti.  È evidente che i 100 tamponi della dotazione giornaliera per la fascia ionica della provincia di Reggio Calabria sono troppo pochi, così come una sola vettura non è sufficiente ad effettuare tutte le cure domiciliari in un’area che addirittura va da Monasterace a Palizzi. In Calabria il piano delle Usca è previsto già da luglio, come riportato nell’allegato A del Dca 103 inerente al “Piano di potenziamento e riorganizzazione della rete di assistenza territoriale”: Asp Catanzaro 8, Asp Cosenza 11, Asp Crotone 3, Asp Vibo Valentia 3, Asp Reggio Calabria 12. Le Usca si sono rivelate uno strumento prezioso per il tracciamento e l’assistenza dei malati Covid-19 permettendo di alleggerire la pressione sugli ospedali».

«Occorre potenziare le Usca – ha sottolineato Auddino – fino al raggiungimento degli standard stabiliti ma anche ridistribuire i territori di competenza, in modo da rendere più equa la distribuzione territorio/abitanti tra le varie sedi Usca. É necessario, inoltre, fornire a ogni sede Usca gli adeguati dispositivi di protezione individuale e gli adeguati supporti informatici per svolgere la necessaria attività lavorativa».

«Credo – ha concluso il senatore – nell’importanza dell’assistenza sanitaria domiciliare per allentare la pressione sugli ospedali, per cui vigilerò sul corretto funzionamento di questo importante strumento». (rp)