La Calabria Film Commission all80esima Mostra d’arte cinematografica di Venezia

La Calabria Film Commission sarà all’80esima Mostra d’Arte cinematografica di Venezia.

Film, documentari e presentazioni promosse e sostenute dalla Fondazione scandiranno la partecipazione all’importante evento cinematografico internazionale a partire dal 4 settembre.

Alle ore 21 proiezione de “Con la grazia di un Dio per la regia di Alessandro Roia. L’appuntamento rientra nelle Giornate degli Autori, sezione Notti Veneziane. Prodotto da Bartleby Film e Rai Cinena, con il patrocinio della Calabria Film Commission. Alcune immagini del lavoro cinematografico sono state girate in Calabria, sulla costa catanzarese, fra le bellezze di Caminia. Nel cast: Tommaso Ragno, Maya Sansa, Sergio Romano, Ahmed  Hafiene, Roberta Mattei, Aldo Ottobrino

Il 6 settembre, nella sezione Notti Veneziane, sarà presentato in anteprima mondiale il documentario Semidei, prodotto da Carlo Degli Esposti e Nicola Serra per Palomar Mediawan, realizzato con il sostegno della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione, Formazione e Pari Opportunità – in occasione delle celebrazioni dedicate al 50esimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, per la regia di Fabio Mollo e Alessandra Cataleta. Il lavoro è scritto da Armando Maria Trotta, Giuseppe Smorto, Massimo Razzi e Fabio Mollo

Il 7 settembre, negli spazi dell’Italian Pavilion all’Hotel Excelsior del Lido di Venezia, si terrà la presentazione del Bando Produzioni 2023-Le opportunità per il cinema e l’audiovisivo in Calabria.

L’8 settembrealle ore 19, presso l’Hotel Centurion di Venezia, in programma il Premio Fondazione Mimmo Rotella, uno dei più prestigiosi eventi collaterali della Mostra del Cinema di Venezia giunto alla XXII edizione, nato per volontà del grande artista calabrese Mimmo Rotella (Catanzaro 1918 – Milano 2006), e incentrato sulla relazione tra i linguaggi del Cinema e dell’Arte. (rrm)

Il documentario sui Bronzi “Semidei” sbarca al lido di Venezia

Prevista per mercoledì 6 settembre la proiezione del documentario “Semidei”, di Fabio Mollo e Alessandra Cataleta.

Il documentario “Semidei”, prodotto da Carlo Degli Esposti e Nicola Serra per Palomar Mediawan, realizzato con il sostegno della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione, formazione e pari opportunità e Fondazione Calabria film commission, in occasione delle celebrazioni dedicate al 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, per la regia di Fabio Mollo e Alessandra Cataleta sarà presentato in anteprima mondiale alla 20a edizione delle Giornate degli Autori nella sezione “Notti Veneziane”.

“Semidei”, documentario di Fabio Mollo (Il sud è niente, Il padre d’Italia, Anni da cane) e Alessandra Cataleta (La vita che mi diedi. Storia e gesta di Anna Cuticchio, Pupara) scritto da Armando Maria Trotta, Giuseppe Smorto, Massimo Razzi e Fabio Mollo, ripercorre mezzo secolo di Storia raccontando la vicenda dei due misteriosi guerrieri che riemersero dal mare di Riace nel 1972, dopo duemila anni passati sott’acqua. Attraverso interviste, documenti inediti, testimonianze dirette e il racconto di un presente in tumulto, i due cineasti accompagnano lo spettatore in un viaggio nel nostro passato e futuro. Perché i Bronzi di Riace incarnano i desideri di futuro, di pace e di bellezza che animano da sempre il genere umano. (rcz)

La Calabria vince a Venezia con Francesca e Santo Versace

La Calabria raccoglie soddisfazioni alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, con il film “Saint Omer” distribuito in Italia da Minerva Picture, di cui è presidente Santo Versace.

Il film, del registra francese Alice Diop, ha infatti trionfato con due dei principali riconoscimenti attribuiti: il Leone d’argento – Gran premio della giuria e il Leone del Futuro – premio Venezia opera prima “Luigi De Laurentiis”.

Saint Omer, con un cast tutto al femminile, affronta il delicato tema dell’infanticidio, ispirandosi ad un fatto di cronaca che ha sconvolto l’opinione pubblica francese.

Gianluca Curti, Amministratore delegato di Minerva Pictures, ha così commentato il successo del film: «Da produttore sento di dire che questo è un film straordinariamente potente e raro per il significato profondo che dona agli spettatori. Al centro della narrazione lirica di Alice Diop c’è una riflessione importante sul mondo al femminile e sul significato ancestrale della vita e del concepimento, che vede la donna al centro dell’universo vita».

«Questo è per noi di Minerva – ha detto Versace – un importante passo verso il raggiungimento di altri traguardi, dei più prestigiosi riconoscimenti che ci sono nel cinema. Il cinema è sogno, e il nostro sogno, mio e di mia moglie Francesca De Stefano, che mi è sempre al fianco ed è il mio elisir di gioventù, è di ritrovarci tutti a Hollywood, alla notte degli Academy Awards e vincere l’Oscar».

Saint Omer racconta della giovane scrittrice Rama assiste al processo a Laurence Coly, una donna accusata di aver ucciso la figlia di quindici mesi, abbandonata all’arrivo dell’alta marea su una spiaggia nel nord della Francia. Ma mentre il processo va avanti, le parole dell’accusata e le deposizioni dei testimoni sconvolgeranno le certezze di Rama, e metteranno in discussione anche la nostra capacità di giudizio. (rrm)

REGGIO – A Venezia, il Laboratorio Landscape_inProgress della Mediterranea cura una mostra

Sono i prof. Ottavio AmaroMarina Tornatora del Laboratorio Landscape_inProgress del Dipartimento di Architettura e Territorio dArte dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria a curare la mostra Metamorphosis, il progetto dei Beni Confiscati alle Mafie.

La mostra, che rientra nell’ambito del programma Call mostre spazio Gino Spazio dell’Università IUAV di Venezia, sarà inaugurata oggi all’Università di Venezia e si potrà visitare fino al 31 gennaio.

L’esposizione costituisce una prima sintesi sugli esiti di oltre tre anni di attività didattica e di ricerca che ha visto coinvolti studenti, Enti e Associazioni volontaristiche della Calabria, e si divide in tre sezioni: Sezione introduttiva sui beni confiscati in Italia e focus sulla Città Metropolitana di Reggio Calabria; Sezione fotografica, a cura del fotografo Armando Perna, concepita come racconto dei beni oggetto di studio sotto i possibili aspetti figurativi e antropologici e la Sezione progettuale.

La Sezione progettuale, nello specifico, è composta da una sintesi di Sperimentazioni didattiche con gli studenti della Mediterranea-Dip. dArTe, concepite come riconfigurazione architettonica di una serie di edifici confiscati, collocati in aree periferiche; dal Progetto mestieri legali su un terreno confiscato lungo il fiume Mesima, nel comune di Rosarno (RC); Progetti e realizzazioni di architetture effimere all’interno della prima edizione dell’International Summer School JointLandscape#BENICONFISCATI svoltasi in collaborazione con l’Università Ain Shams del Cairo e il Consorzio MacramèImpronte a Sud – Welfare Lab interessa un edificio confiscato, concesso dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria al Consorzio Macramè.

«La quantità dei beni confiscati in Italia – hanno dichiarato i responsabili scientifici – costituisce un patrimonio edilizio i cui connotati funzionali ed estetici sono tutti da ripensare in un’azione di riappropriazione di spazi legali e urbani».

«Il Laboratorio di ricerca Landscape_inProgress, dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria – si legge in una nota – sta sviluppando da diversi anni uno specifico lavoro sul patrimonio esistente sottoposto ad azione giudiziaria di confisca per reati legati a pratiche criminali, in particolare nella città Metropolitana di Reggio Calabria. Tali beni – residenze, manufatti industriali e commerciali, terreni agricoli – sono il risultato d’investimenti di risorse finanziarie non trasparenti, abitati da attori che si muovono fuori dalla convivenza civile».

«Il senso più profondo – prosegue la nota – è quello di trasformare gli epicentri della corruzione e del brutto in punti di riferimento positivi per la collettività, in un nuovo rapporto tra etica ed estetica. I paesaggi di una parte del territorio calabrese sono spesso il racconto di violenza e di arroganza, l‘esempio plastico della distorsione mafiosa, ripensarli nella loro configurazione estetica e funzionale restituisce grande forza civile, culturale ed etica alle nuove generazioni e il senso stesso di riappropriazione dei luoghi».

«Ciò mette al centro il ruolo che l’Architettura, le Istituzioni e l’Università – conclude la nota – possono avere nel creare una nuova sensibilità e sviluppare azioni positive nei territori interessati da questi fenomeni».

In occasione del vernissage, è previsto un seminario di approfondimento con il gruppo di ricerca e la presenza di: Alberto Ferlenga (Rettore IUAV Venezia), Adolfo Santini (Direttore dipartimento dArTe) Gianfranco Neri (prof. Università Mediterranea di Reggio Calabria), Goiacchino Criaco (scrittore), Roberto Giarola (Delegato Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata), Giancarlo RafeleGiuseppe Carrozza, (Consorzio Macramè). (rrc)

 

Alla Mostra di Venezia il XIX Premio della Fondazione Mimmo Rotella

Giovedì 5 settembre, alle 19.00, alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia sul Canal Grande, la 19esima edizione del Premio Fondazione Mimmo Rotella.

Il premio, che fa parte degli eventi collaterali della 76esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, è organizzato con il Mimmo Rotella Institute, e dedicato alla feconda relazione tra i linguaggi del cinema e dell’arte, nato nel 2001 per volontà del grande artista calabrese Mimmo Rotella (Catanzaro 1918 – Milano 2006).

La presidente della Fondazione Mimmo Rotella, Aghnessa Rotella, insieme a Gianvito Casadonte, Direttore Artistico del premio, assegnano quest’anno il prestigioso riconoscimento al regista italiano Giuseppe Capotondi e a due eccezionali protagonisti del cast del suo film, The Burnt Orange Heresy, presentato a Venezia fuori concorso: il grande attore di origine canadese Donald Sutherland, che interpreta la figura di un leggendario artista, e la rockstar Mick Jagger, qui nel personaggio di un potente collezionista.

Capotondi e Sutherland saranno ospiti d’onore della serata del 5 settembre per ritirare il premio, che consiste in un’opera del Maestro del décollage.

Il Premio, infatti, viene assegnato ad un personaggio che, nel corso della carriera, si è distinto come grande artista, lasciando un segno indelebile del proprio percorso, così come Rotella con la sua arte.

The Burnt Orange Heresy, che è stato scelto per chiudere questa edizione della Mostra Internazionale del Cinema, è un thriller basato sull’omonimo romanzo di Charles Willeford in cui il mondo dell’arte si scontra con quello della malavita nell’Italia odierna.

«La Fondazione Mimmo Rotella – ha dichiarato Aghnessa Rotella – si conferma un’istituzione sensibile al linguaggio cinematografico, soprattutto quello che sa esprimere una sapienza e una sensibilità tipiche dell’arte vera, come piaceva a mio padre Mimmo Rotella. Sono orgogliosa e onorata di premiare The Burnt Orange Heresy per l’aderenza del film alla tematica del Premio, per la qualità e l’intelligenza creativa dimostrate da Capotondi nella sua attività, e volendo fortemente rendere omaggio a Sutherland quale uno degli interpreti più significativi dell’arte cinematografica mondiale e a Mick Jagger, una delle più grandi personalità della musica qui premiato in veste di attore».

«Il Premio Fondazione Mimmo Rotella – ha sottolineato il direttore artistico del premio, Gianvito Casadonte –  taglia il traguardo delle diciannove edizioni: un orgoglio che racconta quanto sia indissolubile e necessario il legame tra Cinema e Artee l’arte di Mimmo Rotella coniuga perfettamente questo connubio. Il Premio Fondazione Mimmo Rotella è un omaggio al cinema internazionale e a tutti quei personaggi che contribuiscono a rendere, con il loro lavoro artistico, il mondo migliore».

Giuseppe Capotondi, Donald Sutherland e Mick Jagger si aggiungono al ricco parterre di protagonisti che hanno ricevuto il Premio Fondazione Mimmo Rotella nel corso degli ultimi anni, tra cui: Julian Schnabel, Willem Dafoe, George Clooney, Michael Caine, Ai Weiwei, Jude Law, Paolo Sorrentino, James Franco, Terry Gilliam, Al Pacino, Johnny Depp, Alexander Sokurov, Berry Levinson, Joao Botelho, Julie Taymor, Takeshi Kitano, Abel Ferrara, Gianni Amelio, Peter Greenaway, Ascanio Celestini, Gian Alfonso Pacinotti e Olivier Assayas. (mp)