Ampa venticinqueaprile lancia una raccolta firme contro l’autonomia

L’associazione venticinqueaprile di Reggio Calabria ha deciso di promuovere sul territorio della Città Metropolitana, ed in particolare nel Comune di Reggio Calabria, la raccolta delle firme dei cittadini contro l’autonomia differenziata.

Si tratta, infatti, di un progetto «che aumenterà le diseguaglianze – si legge in una nota – già oggi intollerabili, tra le Regioni e tra i cittadini, è stata recentemente presentata una proposta di Legge di Iniziativa Popolare (Lip) di modifica costituzionale degli artt. 116 e 117, elaborata da un gruppo di lavoro di costituzionalisti, giuristi e docenti universitari coordinato da Massimo Villone, Professore Emerito di diritto costituzionale presso l’Università Federico II di Napoli e Presidente del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale».

I cittadini potranno firmare la proposta Villone attraverso una delle seguenti modalità: a) recandosi presso i banchetti di raccolta che saranno istituiti sul territorio, nei luoghi e negli orari che saranno successivamente indicati; b) collegandosi al sito del Coordinamento di Democrazia Costituzionale, mediante lo Spid o altri strumenti utili per la firma digitale.

«L’associazione venticinqueaprile – conclude la nota fa appello ai Consiglieri Metropolitani ed ai Consiglieri dei Comuni della Città Metropolitana affinché diano la propria disponibilità per le operazioni di autenticazione delle firme». (rrc)

Ampa venticinqueaprile: Necessario che Sud e Nord portino avanti impegno per realizzare Costituzione

Venticinque aprile Ampa – Associazione Meridionale di Partigiani e Antifascisti ha ribadito il suo no contro l’autonomia differenziata.

Si tratta, infatti, di un «devastante progetto contrario ai principi fondamentali della nostra Costituzione», ha spiegato l’Associazione, che ha deciso di aderire alle iniziative promosse dal Coordinamento Nazionale di Democrazia Costituzionale.

«Con l’autonomia differenziata (prevista come possibilità dall’art. 116 c. 3 della Costituzione, modificato nel 2001 dalla riforma costituzionale del titolo V) – viene spiegato in una nota – molte funzioni amministrative e legislative potranno essere devolute alle Regioni che ne faranno richiesta».

«Le materie inerenti la scuola e l’università, il territorio, la produzione e distribuzione dell’energia, l’ambiente, i beni culturali e, finanche, l’organizzazione della giustizia di pace saranno devolute alle competenze regionali – continua la nota –. Le regioni del Mezzogiorno, in particolare la Calabria, già fiaccate dalla grave situazione economica, subiranno sulla loro pelle gli effetti devastanti di questa camuffata “secessione”. Le elezioni del 25 settembre, a causa degli effetti distorsivi della legge elettorale, hanno consegnato il paese ad una maggioranza e ad un governo che intendono procedere sulla strada delle autonomie differenziate, che aumenteranno le già intollerabili diseguaglianze tra le regioni e tra i cittadini». (rrc)