L’OPINIONE / Roberto Occhiuto: Ce l’abbiamo fatta, Vertenza Abramo chiusa

di ROBERTO OCCHIUTO – Ce l’abbiamo fatta. La vertenza Abramo Customer Care, che coinvolgeva circa 1000 lavoratori a rischio licenziamento, si può ritenere chiusa.

Un percorso lungo e complesso, che la Regione Calabria ha intrapreso, tra lo scetticismo generale, tanti mesi fa e che oggi finalmente ci conduce alla meta.

Pochi giorni addietro è stato siglato l’accordo sulle clausole sociali che ha permesso il passaggio di 185 lavoratori di Crotone della commessa Tim Business alla società Konecta, garantendo la piena continuità occupazionale e il mantenimento delle condizioni contrattuali, così come per i 90 lavoratori della sede di Cosenza, coinvolti nella commessa Fibercop, anch’essa assegnata a Konecta.

Oggi (giovedì ndr) con il nuovo Tavolo che si è tenuto al Ministero delle imprese e del made in Italy, si chiude definitivamente il cerchio anche per i restanti 700 lavoratori, i quali saranno assunti da Konecta – società individuata da Tim per il progetto di dematerializzazione –prima di Natale.
Abbiamo così centrato l’obiettivo di salvare il lavoro di tutte le 1000 persone coinvolte.

Si tratta di un risultato importantissimo, frutto di tanto impegno e del grande lavoro di squadra che la Regione ha saputo mettere in campo, grazie anche alla sinergia preziosa con il governo e con tutte le organizzazioni sindacali che hanno sposato il percorso individuato pochi mesi fa.

In questo progetto la Regione Calabria ha investito 15 milioni di euro, ai quali si aggiungono 5 milioni messi dal governo nazionale per dematerializzare le nostre cartelle sanitarie.

Desidero ringraziare il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il capo di gabinetto di Palazzo Chigi, Gaetano Caputi, preziosissimo nei mesi passati per costruire insieme alla Regione questo percorso, il sottosegretario di Stato con delega all’Innovazione, Alessio Butti, le strutture del ministro Adolfo Urso, Francesco Soro, ad dell’Istituto Poligrafico dello Stato, e Angelo Borrelli, capo del Dipartimento per la trasformazione digitale.

In questi mesi abbiamo ideato, proposto e costruito un progetto innovativo che comprende essenzialmente il reskilling delle lavoratrici e dei lavoratori dei call center, e il loro impiego in processi di digitalizzazione della pubblica amministrazione, a cominciare dalla dematerializzazione della sanità: abbiamo trasformato una crisi in un’opportunità.

Siamo pionieri di un modello di riconversione dei lavoratori – molto apprezzato dai Ministeri del Lavoro e del Made in Italy – che può essere ritenuto esportabile anche ad altre vertenze occupazionali in tutto il Paese, considerata la crisi preoccupante che vivono attualmente i call center e l’esigenza crescente, invece, di lavoro nel mondo della digitalizzazione, in ogni ambito della pubblica amministrazione e di imprese private.

Un mercato, questo, ampio e in evidente espansione che può assorbire molta forza lavoro. Da questa nostra intuizione oggi, intanto, raccogliamo un enorme risultato che culmina con la salvaguardia del posto per 1000 lavoratori che potranno vivere assieme alle loro famiglie un Natale sereno e senza preoccupazioni, dopo mesi di sofferenza e incertezza.

Ringrazio ancora i vari soggetti istituzionali che hanno partecipato insieme a me a tutti i tavoli in queste settimane: il mio vicepresidente Filippo Pietropaolo che ha lavorato insieme al suo direttore generale, Tommaso Calabrò, alla convenzione del progetto della dematerializzazione con l’Istituto Poligrafico dello Stato, l’assessore al Lavoro, Giovanni Calabrese, che insieme al suo Dipartimento e ai direttori generali, Fortunato Varone e Maurizio Nicolai, ha prodotto diversi bandi a sportello propedeutici a questa soluzione, i miei consulenti Ettore Figliolia e Alessandro Ruben, che hanno seguito passaggi chiave di questa vicenda.

Auspico che anche in futuro possa proseguire questo proficuo dialogo con le forze sindacali, affinché, nonostante talvolta manifestino posizioni legittimamente diverse dalle nostre, si mettano sempre più al centro e in modo chiaro progetti positivi di sviluppo e di occupazione. (ro)

[Roberto Occhiuto è presidente della Regione]

 

Le reazioni

«La positiva conclusione della vertenza Abramo Customer Care che coinvolge un migliaio di lavoratori a rischio licenziamento, attesta che l’atteggiamento proattivo e dinamico del presidente della Regione Roberto Occhiuto, in stretta sinergia con le Istituzioni nazionali e le parti sociali, produce risultati straordinari», ha detto il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso.

«È stato un iter lungo, pieno di ostacoli e scetticismo – ha aggiunto – ma l’obiettivo è  stato brillantemente centrato. Si garantisce il diritto al lavoro a donne e uomini  giustamente preoccupate per il loro futuro e, inoltre, si dimostra la carica innovativa di un originale modello di riconversione dei lavoratori».

«L’impegno della Regione per ogni tipologia di precariato che da anni  tiene in sospeso i progetti di vita di migliaia di persone, sarà sempre più  incalzante e concretamente  proficuo», ha concluso.

«Il positivo epilogo della vertenza Abramo Customer Care, con lo scongiurato licenziamento di circa 1000 lavoratori, rappresenta un modello di azione che pone la Calabria a esempio da seguire», ha detto l’assessore allo Sviluppo economico, Rosario Varì.

«Grazie alla determinazione e allo straordinario impegno del presidente Roberto Occhiuto – ha proseguito –, la Regione è riuscita a raggiungere l’obiettivo complesso e affatto scontato di salvare un bacino occupazionale molto numeroso, dialogando con tutte le istituzioni, coinvolgendo in modo costruttivo i sindacati e costruendo passo dopo passo una soluzione innovativa, che non solo salvaguarda i posti di lavoro ma riqualifica i lavoratori e avrà una ricaduta reale nel progetto di digitalizzazione della pubblica amministrazione, con la dematerializzazione della sanità».

«Una buona pratica, un caso di scuola – ha concluso –che potrà essere assunto a modello nazionale anche dalle altre Regioni e che dimostra ancora una volta che la Calabria può essere avanguardia e punto di riferimento, tutto ciò è possibile perché il presidente Occhiuto profonde energie, competenze e lungimiranza e nelle cause giuste – come quella della Abramo Customer Care – riesce sempre a trovare la strada per arrivare a una soluzione».

«Quella che è stata scritta oggi al Ministero delle imprese e del made in Italy – ha detto la consigliera regionale Pasqualina Straface – è naturalmente una pagina storica per i 700 lavoratori della Abramo Customer Care che saranno assunti entro Natale, ma anche un punto di non ritorno per la politica calabrese».

«È anche questa la Calabria che l’Italia non si aspetta: quella che raccoglie risultati concreti, che lavora con spirito di servizio e abnegazione mettendo se necessario, anche a rischio, le proprie condizioni di salute», ha aggiunto, sottolineando come «se c’è, tra i tantissimi altri, un merito che va riconosciuto al Presidente Roberto Occhiuto – aggiunge – è quello di aver accorciato le distanze tra istituzioni e cittadini ed aver restituito fiducia e speranza».

«La soluzione individuata – ha proseguito Straface – ha, inoltre, doppia valenza perché contribuirà a mettere la parola fine ad una vertenza che ha fino ad oggi coinvolto 1000 lavoratori e a mettere a disposizione della comunità le competenze di questi uomini e donne per dematerializzare le cartelle cliniche sanitarie, iniziativa che va nella direzione della transizione digitale e della tutela dell’ambiente. In questo progetto la Regione Calabria ha investito 15 milioni di euro, ai quali si aggiungono 5 milioni messi dal governo nazionale».

Il capogruppo di Forza Azzurri, Giacomo Crinò, ha sottolineato con orgoglio il positivo esito della vertenza Abramo CustomerCare. L’accordo raggiunto, che ha coinvolto il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è il risultato di un impegno congiunto tra le istituzioni locali e nazionali, con il sostegno della Regione Calabria e del Governo nazionale.

L’accordo ha garantito la salvaguardia di 1.000 posti di lavoro in Calabria, dando un futuro a molte famiglie. Inoltre, l’investimento in un progetto innovativo di digitalizzazione della sanità calabrese, che vede un contributo della Regione di 15 milioni di euro e 5 milioni dal Governo, rappresenta un passo avanti per la modernizzazione del settore sanitario e la creazione di nuove opportunità occupazionali.

Il riconoscimento speciale va alla società Konecta per il suo impegno nel garantire la continuità occupazionale e il mantenimento delle condizioni contrattuali dei lavoratori. Crinò ha evidenziato come questa esperienza sia un esempio concreto di collaborazione tra pubblico e privato, che può portare a risultati eccellenti per la comunità.

Infine, Crinò ha ringraziato il Presidente Roberto Occhiuto per la sua determinazione, così come il Governo nazionale ed ai rappresentanti dei Ministeri coinvolti. Questo accordo viene presentato come una vittoria non solo per i lavoratori, ma anche per la Calabria, capace di affrontare con successo le sfide e di costruire un futuro migliore.

«La sintesi del complesso percorso mediante il quale i lavoratori e le rispettive famiglie hanno vissuto con il fiato sospeso, si conclude con l’ennesimo risultato positivo portato a casa dal nostro Presidente Occhiuto», ha detto il consigliere regionale Cirillo (FI), sottolineando con orgoglio ed entusiasmo il duplice dato raggiunto in questa circostanza a seguito dell’incessante lavoro svolto tanto in Calabria quanto a Roma.

«In particolare,  contrariamente al passato – ha proseguito Cirillo – quando le vertenze duravano all’infinito e l’incertezza occupazionale creava destabilizzazione sociale, oggi i lavoratori della “Abramo Customer Care”, grazie all’impegno assunto dal governo regionale di centrodestra, oltre a vedersi assicurato il posto di lavoro, circostanza che contribuirà anche a mantenere in attività una importantissima realtà aziendale calabrese, animata da tanta professionalità e competenza, ci ha consentito di registrare un riconoscimento politico che raddoppia la nostra soddisfazione in quanto, il plauso espresso dalla CGIL regionale, realtà sindacale tra le più rappresentative dell’Italia e storicamente non vicina al centrodestra è l’evidenza di una realtà che rende possibile quanto inizialmente appariva impossibile».

«Tutto ciò – ha concluso il consigliere Cirillo – conferma quell’inversione di narrazione alla quale noi di Forza Italia continueremo ad essere impegnati quotidianamente sui territori, ponendoci al fianco degli amministratori locali e soprattutto comprendendo le numerose difficoltà vissute dal mondo imprenditoriale al quale, per poter garantire il lavoro, deve essere garantito un costante confronto con le istituzioni dello Stato con l’intento di poter lavorare in sinergia per far fronte alla crescente concorrenza, spesso alimentata dalla precarietà occupazionale e, al contempo, guardando le criticità come mezzo prioritario per individuare nuove opportunità tese a generare sviluppo e occupazione». 

Per Gianfranco TrottaAlberto Ligato, rispettivamente segretario generale Cgil Calabria e segretario generale Slc Cgil Calabria, si tratta di «una vittoria del sindacato confederale e della CGIL che da sempre ha sostenuto i lavoratori in questa vertenza, senza illuderli con soluzioni fantasiose ed impraticabili, una schiettezza che a volte ha portato anche a delle contestazioni “pilotate”, ma, giunti alla fine di questa vertenza si può affermare senza timore di essere smentiti che la soluzione ibrida che vedeva in via prioritaria l’applicazione della clausola sociale si è rivelata la scelta risolutiva».

«Ringraziamo tutte le parti attive in questa vertenza – hanno aggiunto – nazionali e regionali, ma innanzitutto ringraziamo i lavoratori per aver tenuto duro soprattutto in momenti in cui non era affatto facile, schiacciati tra l’incertezza del futuro lavorativo ed i mancati pagamenti dell’ammortizzatore sociale, nessuna vertenza viene portata a termine in modo positivo se non si hanno tutte le parti in causa che remano all’unisono ed in questa vertenza apporto fondamentale è stato dato dai lavoratori».

«Un ringraziamento, anche – hanno concluso – alla Regione Calabria, soprattutto al Presidente Occhiuto ed agli assessori Calabrese e Pietropaolo per l’impegno fattivo e non di facciata che in questi lunghi mesi di vertenza hanno messo in campo e che hanno portato al buon esito di questa vertenza. Una buona pratica che speriamo possa essere replicata in futuro».

«La Uil Calabria e la Uilcom Calabria accolgono con profonda soddisfazione l’annuncio della conclusione positiva della vertenza Abramo, che ha confermato la piena assunzione di tutte le lavoratrici e i lavoratori coinvolti entro Natale. Questo risultato rappresenta un passo fondamentale per il riconoscimento della dignità e dei diritti di centinaia di famiglie, e segna una vittoria importante in una vertenza complessa che ha visto momenti di grande preoccupazione per il futuro occupazionale di tante persone», hanno detto Mariaelena SeneseAndrea Ranieri, rispettivamente segretaria generale Uil Calabria e segretario generale Uilcom Calabria.

«Questo esito positivo – hanno detto – è il frutto di un lungo lavoro di interlocuzione e pressione da parte delle organizzazioni sindacali, unite nell’obiettivo comune di trovare una soluzione equa e concreta per tutelare i diritti di chi si è trovato improvvisamente a rischio di perdere il proprio posto di lavoro. Ringraziamo  in particolare il Presidente Occhiuto, per il dialogo instaurato e per l’impegno incessante dimostrato nel raggiungere un accordo in tempi brevi, rispondendo a una situazione di emergenza sociale ed economica».

«La firma di un accordo e l’annuncio delle assunzioni rappresentano un traguardo fondamentale – hanno sottolineato – ma non l’epilogo della nostra azione. Vigileremo attentamente affinché gli impegni assunti dalle aziende vengano rispettati pienamente; il processo di assunzione avvenga senza discriminazioni e nel pieno rispetto dei diritti contrattuali e normativi e si creino le condizioni per una reale stabilità occupazionale e per lo sviluppo di un piano industriale sostenibile e di lungo termine, che valorizzi il lavoro e le competenze di chi, in questi mesi, ha vissuto con ansia e incertezza il proprio futuro».

«Inoltre – hanno aggiunto – continueremo a lavorare affinché questo risultato non rimanga un caso isolato, ma rappresenti un modello di gestione efficace delle crisi occupazionali nella nostra regione. La Calabria ha bisogno di investimenti seri, di politiche per il lavoro stabili e di un dialogo costante tra tutti gli attori coinvolti».

«La Uil Calabria e la Uilcom Calabria – hanno concluso – rinnovano il proprio impegno a essere al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori, ribadendo che la loro tutela è e rimane una priorità assoluta. Solo attraverso il rispetto degli accordi e la valorizzazione del lavoro possiamo costruire un futuro migliore per la nostra terra e per le persone che ogni giorno contribuiscono alla sua crescita». (rcz)

Vertenza Abramo, Occhiuto: Auspico assunzioni entro il 15 dicembre

«Tutti i soggetti coinvolti hanno manifestato ferma volontà e concreto ottimismo. Ormai mancano solo i dettagli per finalizzare positivamente questa complessa operazione: il mio auspicio è quello che tutti i 1000 operatori interessati possano essere assunti entro la prima metà di dicembre». È quanto ha dichiarato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, a margine del tavolo sulla Vertenza Abramo, riunitosi al ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il ministro Adolfo Urso.

Per la Regione, oltre al governatore, hanno partecipato all’incontro di Roma il vice presidente Filippo Pietropaolo, l’assessore al Lavoro, Giovanni Calabrese, e i direttori generali della Cittadella Fortunato Varone (Lavoro), Tommaso Calabró (Sanità), e Maurizio Nicolai (Programmazione unitaria).

«Nei venti giorni trascorsi dall’ultimo incontro sono stati fatti tanti ulteriori passi in avanti», ha detto il governatore, ricordando come la Regione –ideatrice del progetto per il reskilling di coloro che operano nei call center, che verranno poi impiegati per la dematerializzazione delle cartelle cliniche dei calabresi – «che ha stanziato 15 milioni di euro per questa iniziativa (ai quali vanno aggiunti altri 5 milioni di euro messi dal governo nazionale), ha costruito e pubblicato i bandi a sportello per incentivare l’assunzione di lavoratori in stato di disoccupazione o di cassa integrazione».

«L’Istituto Poligrafico dello Stato – ha proseguito Occhiuto – sta andando avanti con la manifestazione di interesse per selezionare le aziende che si occuperanno materialmente di questa attività commissionata dalla Regione, e tra qualche giorno comunicherà l’esito della gara, assegnando la commessa a Poste, a Tim, o ad entrambe».

«Durante il tavolo odierno Tim – presente in quanto azienda coinvolta nella vicenda Abramo – ha dato la disponibilità ad avviare, sin da subito – ha detto Occhiuto – le azioni legate al subentro di un nuovo fornitore nelle attività del back office business e ha identificato, nell’ambito di una procedura competitiva, nel Gruppo Konecta il fornitore deputato a gestire tale servizio. Tim, sollecitata rispetto alle attività di dematerializzazione delle cartelle sanitarie della Regione Calabria, ha dichiarato la sua piena disponibilità, qualora fosse aggiudicataria del bando pubblico avviato dal Poligrafico dello Stato, ad andare avanti tempestivamente attraverso l’affidamento ad una delle società che le ha manifestato interesse a svolgere tali attività».

«FiberCop ha confermato quanto dichiarato nell’incontro del 6 novembre circa l’affidamento della propria commessa al Gruppo Konecta sulla base della disponibilità della stessa ad acquisire le persone operanti in Calabria e Sicilia sulla commessa FiberCop a parità di condizioni», ha detto Occhiuto, aggiungendo come «il Gruppo Konecta, preso atto dell’assegnazione del servizio sulle commesse FiberCop e BO Business, avvierà nei prossimi giorni i confronti territoriali con le organizzazioni sindacali per procedere ad una tempestiva assunzione dei lavoratori su tali perimetri».

«Allo stesso tempo, nel ricordare la propria manifestazione d’interesse già espressa per lo svolgimento dell’attività di dematerializzazione – ha spiegato ancora – ha confermato la propria disponibilità a collaborare per lo svolgimento delle attività con l’azienda assegnataria del servizio, nel rispetto dei tempi e con le modalità tecniche che verranno definite, rendendosi disponibile a procedere alle assunzioni del personale dell’Abramo Customer Care».

«Callmat – ha continuato – ha manifestato l’interesse a svolgere l’attività di dematerializzazione e ha confermato, pertanto, la piena disponibilità ad eseguire i relativi servizi qualora fosse individuata nella procedura competitiva.
Il tavolo verrà aggiornato nei prossimi giorni, dopo che Poligrafico dello Stato avrà concluso tutte le procedure relative all’assegnazione del servizio». (rrm)

 

 

Abramo: Calabrese, vicini alla meta, soluzione anche per i co.co.co.

«La vertenza dei 1.000 lavoratori dei call center Abramo Customer Care si sta per concludere positivamente». È quanto ha detto l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calarese, sottolineando come tale risultato sia stato possibile grazie «all’impegno del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, all’eccellente lavoro del governo regionale, e di tutta la macchina organizzativa guidata dai dirigenti generali Tommaso Calabrò, Fortunato Varone e Maurizio Nicolai – ognuno per gli specifici ruoli che rivestono nei Dipartimenti Transizione digitale, Lavoro e Programmazione unitaria».

«Nessuno verrà lasciato per strada – ha ribadito –. Ci stiamo occupando di tutti i lavoratori di Abramo, nessuno escluso, trovando soluzioni anche per i co.co.co, per i quali grazie alle misure del nuovo Piano regionale del lavoro sarà pubblicato l’avviso Transformer Calabria che, con un finanziamento complessivo di 30 milioni di euro, prevede incentivi alle imprese/datori di lavoro, per la trasformazione dei contratti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato».

«La misura è destinata alle imprese con sede operativa nel territorio regionale – ha spiegato – ed è rivolta a lavoratori/lavoratrici assunti con contratto di lavoro a tempo determinato o con contratti precari, flessibili, che siano residenti o domiciliati in Calabria».

«I lavoratori co.co.co. della Abramo, così come gli altri lavoratori interessati da questa crisi – ha proseguito – saranno tutelati, assunti e faranno parte del Piano messo in piedi dalla Regione per la dematerializzazione della nostra sanità.
Siamo ottimisti che la vertenza sarà chiusa con successo perché l’incontro al Mimit è andato molto bene e siamo prossimi ad un accordo tangibile, ma contemporaneamente non trascuriamo le altre categorie di lavoratori».

«Stiamo, infatti, mettendo mano a tutte le altre vertenze sul precariato ancora aperte. Attraverso il Piano regionale del lavoro – ha concluso – per il quale sono stati stanziati circa 200 milioni di euro, il nostro obiettivo è di risolvere concretamente la piaga della disoccupazione e dare risposte e certezze per un futuro lavorativo in Calabria a tutti i precari della Regione. L’impegno è totale. Tutte le strutture amministrative lavorano per questo obiettivo. Ce la faremo, ne sono sicuro». (rcz)

Orrico (M5S): Agonia dei lavoratori di Abramo non finirà presto

«Sono uscita dal tavolo convocato sulla vertenza Abramo con una certezza: l’agonia dei lavoratori non finirà tanto presto». È quanto ha detto la deputata del M5S, Anna Laura Orrico su Facebook, dopo il tavolo al Mimit, che si riunirà il 27 novembre.

«Il percorso sperimentale che la Regione Calabria – ha spiegato – ha inteso proporre per salvare i lavoratori è appena iniziato; tutte le aziende coinvolte nella vicenda, compresa Tim, intendono assumersi la responsabilità di trasferire le commesse esistenti o attivarne di nuove altrove e, con esse applicare la clausola sociale sui lavoratori Abramo, solo se ci saranno gli incentivi della Regione destinati a disoccupati o lavoratori percettori di ammortizzatori sociali; il Ministero del lavoro si è presentato con la dichiarazione “stiamo facendo degli approfondimenti” per risolvere il problema della Cassa integrazione non erogata negli ultimi 3 mesi; i Commissari hanno proposto per la fase di cessazione dell’attività che si apre l’8 novembre, di prorogare gli ammortizzatori sociali finché sarà possibile e fin tanto che il progetto della Regione Calabria non si concretizzi».
«Tralascio lo sconcerto – ha aggiunto – nell’apprendere che al Ministero del lavoro sono venuti ad un tavolo di crisi senza una risposta, perché è evidente che non è chiaro ai burocrati e alla Ministra Calderone che ci sono mille famiglie sul lastrico».
«Nel frattempo, il Presidente Occhiuto – ha proseguito – ha comunicato che il progetto di dematerializzazione delle cartelle sanitarie al quale dovrebbero essere destinati i lavoratori di Abramo si basa: su una manifestazione di interesse predisposta dall’Istituto Poligrafico di Stato per 5 milioni di euro, alla quale hanno risposto Tim e PosteItaliane, una delle due risulterà aggiudicataria e poi potrà subappaltare la commessa ad una azienda ulteriore che, attraverso gli incentivi regionali, avrà assorbito i lavoratori Abramo precedentemente formati grazie appunto ai bandi su formazione e lavoro messi in campo».
«Ci sono, però, diversi dubbi sulle tempistiche e sulla sostenibilità economica nel lungo periodo di questo progetto – ha rilevato – come hanno sottolineato i sindacati, ma il nodo principale è: questi lavoratori dovranno essere licenziati per accedere ai bandi e, quindi, essere appetibili per le aziende che dovranno impiegarli prima nella formazione e poi nei servizi di dematerializzazione?».
«Per evitare il doloroso passaggio della disoccupazione – ha spiegato – la Regione ha parlato di un nuovo bando che uscirà tra 10 giorni destinato alle aziende che assumeranno lavoratori attualmente percettori di misure integrative del reddito (ovvero gli ammortizzatori sociali). Tuttavia, questi bandi che impegnano risorse europee devono rispettare determinati parametri e requisiti, quindi il matching non è così scontato (d’altronde già il primo bando che doveva consentire ai lavoratori della commessa Fibercop di passare a Konecta si è rivelato un flop)».
«Prossimo appuntamento mercoledì 27 novembre – ha concluso – il tavolo si riunirà con l’auspicio che tutti questi dubbi si siano trasformati in certezze positive per i lavoratori. La mia sensazione è che le tempistiche non siano brevi, continueremo a vigilare». (rp)

Occhiuto, incontro al Mimit per Vertenza Abramo positivo, siamo all’ultimo miglio

«Il tavolo al Ministero delle imprese e del made in Italy sulla vertenza Abramo è andato bene: siamo davvero all’ultimo miglio». È quanto ha detto il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, a margine del tavolo ministeriale, che è stato aggiornato al 27 novembre.

Oltre al Governatore, per la Regione, hanno partecipato all’incontro di Roma il vice presidente Filippo Pietropaolo, l’assessore al Lavoro, Giovanni Calabrese, il consigliere del presidente per gli affari giuridici, Ettore Figliolia, e i direttori generali della Cittadella Fortunato Varone (Lavoro), Tommaso Calabró (Sanità), e Maurizio Nicolai (Programmazione unitaria).

«La Regione in questi mesi ha ideato, proposto e costruito – ha ricordato Occhiuto – un progetto a detta di tutti gli interlocutori ‘innovativo’ per il reskilling delle lavoratrici e dei lavoratori dei call center, e per il loro impiego in processi di digitalizzazione della pubblica amministrazione, a cominciare dalla dematerializzazione della sanità».

«Oggi (mercoledì ndr) abbiamo illustrato il percorso fatto e soprattutto abbiamo evidenziato anche alle organizzazioni sindacali che ci sono tutti gli atti ammnistrativi pronti per concretizzare in pochissime settimane: il mio auspicio è che la vicenda, e dunque l’assunzione di tutti i 1000 lavoratori interessati, si possa chiudere positivamente entro fine mese», ha auspicato il Governatore, ricordando come «in questo progetto la Regione Calabria ha investito 15 milioni di euro, ai quali si aggiungono 5 milioni messi dal governo nazionale – e qui voglio ringraziare il sottosegretario di Stato con delega all’Innovazione, Alessio Butti, e il capo di gabinetto di Palazzo Chigi, Gaetano Caputi, per la sensibilità dimostrata –, che sono stati assegnati all’Istituto Poligrafico dello Stato che si occuperà della dematerializzazione delle nostre cartelle cliniche».

«L’Istituto Poligrafico dello Stato ha già fatto la manifestazione di interesse per selezionare le aziende che avessero i titoli a svolgere quest’attività commissionata dalla Regione – ha reso noto – e le due imprese che hanno risposto a tale manifestazione di interesse sono Poste Italiane e Tim.
Spero che entro qualche giorno l’Istituto Poligrafico dello Stato concluderà tutte le procedure amministrative per assegnare questa commessa a Poste o a Tim».

«Chi si aggiudicherà la commessa – ha detto – potrà svolgerla anche attraverso soggetti industriali o altre imprese, ma è evidente che riceverà gli incentivi della Regione per l’assunzione e la formazione dei lavoratori solo a condizione che assuma tutti i 1000 dipendenti dell’Abramo Customer Care anche prima dell’avvio dei processi di digitalizzazione».

«Infatti, per giungere rapidamente a questa soluzione e per assicurare la continuità occupazionale – ha proseguito – la Regione ha, inoltre, fatto dei bandi a sportello per incentivare l’assunzione di questi dipendenti, abbattendo il costo del lavoro e finanziando la formazione sia dei lavoratori disoccupati che di quelli in cassa integrazione: per cui questi dipendenti saranno immediatamente assunti – ancor prima dell’inizio concreto dell’attività di dematerializzazione – appena sarà assegnata la commessa».

«Devo ringraziare il mio vicepresidente Filippo Pietropaolo – ha continuato – che ha lavorato insieme al suo direttore generale, Tommaso Calabrò, alla convenzione del progetto della dematerializzazione con l’Istituto Poligrafico dello Stato. Così come devo ringraziare l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese, che insieme al suo Dipartimento e ai direttori generali, Fortunato Varone e Maurizio Nicolai, hanno prodotto diversi bandi a sportello propedeutici a questa soluzione».

«In questi giorni che ci separano dal prossimo incontro al Mimit  – ha concluso – la Regione chiederà ai commissari l’elenco di tutti i lavoratori interessati per poterli profilare e per arrivare al 27 novembre con tutte le carte pronte per chiudere positivamente la partita». (rrm)

Cgil, Cisl e Uil Calabria: Tavolo al Mimit opportunità fondamentale per vertenza Abramo

«I commissari e il Ministero partecipino con determinazione e pragmatismo al tavolo, dando priorità alle soluzioni a favore dei lavoratori e della comunità calabrese». È quanto hanno ribadito Cgil, Cisl e Uil Calabria, Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil Calabria, evidenziando come «la riunione del 6 novembre al Mimit per la vertenza Abramo rappresenta un’opportunità fondamentale per definire un percorso condiviso e operativo, evitando ogni possibile problema che possa rallentare l’adozione delle misure di sostegno e stabilità per i lavoratori».

«La situazione, da tempo al centro di un percorso complesso, vede coinvolte centinaia di lavoratori il cui futuro occupazionale è appeso a un filo», hanno detto le organizzazioni sindacali, ribadendo la determinazione a proseguire, con decisione,  il confronto con le istituzioni regionali e nazionali per trovare una soluzione definitiva alla vertenza che coinvolge i lavoratori della Abramo Customer Care.

I sindacati, infatti, hanno partecipato a due incontri con il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, durante i quali è stato illustrato un percorso di azioni per affrontare e risolvere la difficile situazione. Da sempre, riteniamo fondamentale il coinvolgimento delle istituzioni e di tutti gli attori coinvolti per costruire un processo di risoluzione rapido, condiviso e incentrato sulla tutela dei diritti dei lavoratori.

«Oggi – hanno ribadito ancora – serve un approccio innovativo per trovare una soluzione concreta. Una delle proposte innovative emerse riguarda l’impiego dei lavoratori della Abramo Customer Care nel processo di dematerializzazione delle cartelle cliniche e la loro integrazione nei fascicoli sanitari elettronici, un’attività strategica per il miglioramento dei servizi sanitari regionali. Tale misura non solo valorizzerebbe le competenze dei lavoratori, ma garantirebbe un contributo concreto alla digitalizzazione del sistema sanitario calabrese, rendendo i servizi più efficienti e accessibili ai cittadini».

«Inoltre, l’idea di inserire questi operatori nel percorso Dunamis – hanno spiegato – sfruttando gli incentivi all’occupazione, rappresenta un’opportunità concreta per offrire stabilità lavorativa e per promuovere l’integrazione di queste risorse nel tessuto produttivo della regione».

«Da parte sua – hanno detto i sindacati – la Regione Calabria ha già preso un impegno importante, destinando 15 milioni di euro di fondi comunitari a supporto delle iniziative di riqualificazione e reimpiego dei lavoratori coinvolti. Queste risorse rappresentano una base fondamentale per sostenere economicamente le azioni previste e garantire che le soluzioni prospettate siano economicamente sostenibili e di lungo periodo».

«Cgil, Cisl e Uil Calabria – dice la nota dei sindacati – insieme alle rispettive categorie, ribadiscono il proprio impegno nel portare avanti questa battaglia a tutela dei lavoratori della Abramo Customer Care. Siamo pronti a collaborare con le istituzioni e con l’azienda per definire una soluzione complessiva che non solo risponda alle esigenze di continuità lavorativa, ma rappresenti anche un investimento sul futuro della Calabria e del suo tessuto produttivo».

«Continueremo a monitorare, attentamente – hanno concluso – l’evolversi della situazione, mantenendo alta l’attenzione sulle necessità dei lavoratori e delle loro famiglie e puntando a una risoluzione che salvaguardi il diritto al lavoro e alla dignità professionale». (rcz)

Vertenza Abramo, Orrico (M5S) e Irto (PD): Chiediamo di partecipare al Tavolo convocato da Occhiuto

La deputata del M5S, Anna Laura Orrico e il senatore del PD, Nicola Irto, hanno invitato una lettera, a nome di tutti i deputati e senatori, calabresi e siciliani, del M5S e del Pd, al Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ed alla ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone , «nella quale chiediamo di poter partecipare al tavolo sulla vertenza Abramo Customer Care annunciato sui social media dal Presidente Occhiuto che si dovrebbe tenere il prossimo 5 novembre».

«Siamo fortemente preoccupati – hanno detto i parlamentari – dal destino dei mille lavoratori di Abramo Customer Care, dislocati tra Calabria e Sicilia, i quali, in passato e nelle ultime ore, ci hanno trasmesso la drammaticità della vicenda che stanno vivendo ormai da troppo tempo segnata dall’incertezza e dalla paura di perdere definitivamente la propria occupazione».

I Commissari straordinari hanno comunicato ieri ai lavoratori che, dal 1° novembre, saranno tutti in Cassa integrazione per il 100% delle ore. Mentre, da tre mesi, gli stessi lavoratori non ricevono la Cassa integrazione straordinaria. Manca, inoltre, il decreto che il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali è tenuto ad emanare.

«Una situazione difficile – prosegue la nota – cui fanno da corollario le dichiarazioni del Presidente della Regione Calabria Occhiuto che annuncia una soluzione di fatto conosciuta nello specifico da nessuna delle parti sociali e dei rappresentanti dei lavoratori».

«Ecco perché – hanno concluso Anna Laura Orrico e Nicola Irto – ci auguriamo che la nostra richiesta sia accolta in modo da poter partecipare attivamente alla ricerca di una soluzione degna di questo nome per una vertenza che, visto il numero di lavoratori interessati, deve assumere carattere nazionale». (rp)

 

Verso la soluzione della Vertenza Abramo, Occhiuto: Il 5 novembre tavolo al Mimit

Il 5 novembre ci sarà il tavolo al Mimit «e lì verrà presentato il complesso delle attività utili a garantire il lavoro, sia ai 300 dipendenti dell’Abramo Customer Care, che sono già impegnati in commesse Fiber Cop e Tim, sia ai 700 che dovranno invece occuparsi della dematerializzazione». È quanto ha reso noto il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, in merito alla vertenza che vede coinvolte 1000 famiglie «che hanno perso la serenità nei mesi passati».

Un progetto, quello messo in piedi dalla Regione – e che il Governatore auspica possa vedere la luce tra qualche giorno – che consiste nel r«eskillare i lavoratori su attività di dematerializzazione, per cui la mia Giunta ha messo a disposizione 15 milioni di euro di risorse comunitarie per questa attività: mi piacerebbe ad esempio che si dematerializzassero le cartelle cliniche, in modo da trasformare il problema della vertenza Abramo in una soluzione per la digitalizzazione della sanità».

Al tavolo saranno presenti anche i sindacati che «ringrazio perché hanno avuto un atteggiamento molto equilibrato in questi mesi», ha detto Occhiuto, ringraziando, anche, «i soggetti che hanno partecipato insieme a me a tutti i Tavoli, alcuni informali ma molto utili. Tra questi il capo di gabinetto del presidente Meloni e i soggetti pubblici e privati che devono realizzare la soluzione che abbiamo pensato».

«È davvero difficile e davvero complicato – ha concluso – ma sono molto felice perché sono convinto che la soluzione è vicinissima». (rrm)

I Vescovi calabresi preoccupati per allarme naufragi e perdita del lavoro

I Vescovi calabresi hanno espresso preoccupazione per l’ennesima tragedia consumatasi a Roccella, e per la vertenza dell’Abramo Customer Care, e per le numerose famiglie che vedono compromesso il proprio futuro e sono attualmente in assemblea permanente nella sala consiliare del Comune di Crotone.

Un «naufragio anonimo e invisibile» quella avvenuta sulle rive della Calabria, «che attendono tanti turisti e rischiano di seppellire tante speranze dentro un assordante silenzio», hanno detto i vescovi, unendosi al dolore del confratello, vescovo di Locri – Gerace, mons. Francesco Oliva, e accordano alla sua la loro voce per denunciare ancora una volta l’anestesia delle coscienze di fronte a questa ennesima sconfitta dell’umano e le miopi misure incapaci di evitare simili tragedie.

Gli uomini, le donne, i numerosi bambini, i cui corpi attendono di essere riconosciuti dai familiari venuti da tutta Europa, siano un forte richiamo ai singoli e alle istituzioni perché la voce del sangue dei fratelli che grida dal profondo del mare non resti inascoltata mentre denuncia la deriva della nostra stessa umanità e perché il valore dell’accoglienza che caratterizza il nostro popolo non sia soffocata, mentre si leverà fino alla fine la Voce che rimane giudizio costante della storia: «Ero straniero e non mi avete accolto» (Mt 25, 43).

I vescovi della Calabria, poi, manifestano la loro preoccupazione per le numerose famiglie che, a causa della “vertenza Abramo”, dicendosi «paternamente al fianco dei lavoratori, a sostegno della loro speranza e della giustizia».

Si tratta di più di 1000 lavoratori provenienti da alcune province della Calabria e dalla Sicilia, che sono dipendenti dell’azienda Abramo Customer Care. Alla scadenza dell’amministrazione controllata di Abramo CC, nei primi giorni di agosto, centinaia di persone rischiano di essere licenziate.

Nessuna delle vie di dialogo percorse finora ha sortito la possibilità di assorbire tutti i dipendenti. I lavoratori stanno da tempo chiedendo al ministro delle imprese e del made in Italy la convocazione immediata di un tavolo di crisi che possa favorire il dialogo e individuare possibili vie che garantiscano il futuro a chi vuole costruirlo nella propria terra. (rcz)

I sindacati incontrano Occhiuto: Focus su Abramo CC e tirocinanti

Si è parlato della vertenza Abramo Customer Care e dei tirocinanti calabresi e della bonifica di Crotone, nel corso dell’incontro, in Cittadella regionale, tra i segretari di Cgil, Cisl e Uil Calabria, rispettivamente Angelo Sposato, Tonino Russo e Mariaelena Senese e il presidente della Regione, Roberto Occhiuto.

Questi incontri e le iniziative intraprese rappresentano un importante passo avanti per la risoluzione delle problematiche lavorative che affliggono la regione, dimostrando l’impegno delle istituzioni e dei sindacati nel trovare soluzioni concrete e condivise.

Per quanto riguarda la vertenza Abramo, sulla cui definizione si è ottenuta una proroga di un mese da parte di Tim, il Presidente Occhiuto si è impegnato a ottenere, sfruttando al meglio la dilazione dei tempi, l’apertura di un tavolo presso il ministero del Made in Italy, che vedrà la partecipazione del ministro Urso, della ministra Calderone, dei vertici di Tim e dei sindacati confederali.

Cgil Cisl Uil hanno ribadito che la soluzione deve riguardare tutti i lavoratori alle stesse condizioni e in continuità. Nel frattempo ha preannunciato un sostanziale sostentamento  per il progetto di digitalizzazione in itinere.

Per i Tis, considerata la pluriennale esperienza formativa di lavoratori e lavoratrici, si sta lavorando ad una forma di contrattualizzazione presso  gli stessi enti dove questi operano attraverso l’internalizzazione di alcuni servizi resi ai cittadini.

Tale  percorso, da considerarsi a tempo indeterminato, deve prevedere una forma di accompagnamento finanziario da parte della regione e del governo. Per agevolare tale percorso si sta valutando di offrire alle lavoratrici e lavoratori over 60 la possibilità di ottenere un incentivo all’esodo volontario.

Anche in questo caso, verrà avviato un tavolo presso il ministero della pubblica amministrazione, alla presenza anche dell’Anci per trovare soluzioni e superare vincoli normativi.

Per la vertenza Amaco, invece, si procederà celermente all’avvio di un tavolo con l’assessore Emma Staine, le Organizzazioni Sindacali e il liquidatore al fine di individuare la soluzione migliore per la salvaguardia dei posti di lavoro. (rcz)