Abramo: Calabrese, vicini alla meta, soluzione anche per i co.co.co.

«La vertenza dei 1.000 lavoratori dei call center Abramo Customer Care si sta per concludere positivamente». È quanto ha detto l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calarese, sottolineando come tale risultato sia stato possibile grazie «all’impegno del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, all’eccellente lavoro del governo regionale, e di tutta la macchina organizzativa guidata dai dirigenti generali Tommaso Calabrò, Fortunato Varone e Maurizio Nicolai – ognuno per gli specifici ruoli che rivestono nei Dipartimenti Transizione digitale, Lavoro e Programmazione unitaria».

«Nessuno verrà lasciato per strada – ha ribadito –. Ci stiamo occupando di tutti i lavoratori di Abramo, nessuno escluso, trovando soluzioni anche per i co.co.co, per i quali grazie alle misure del nuovo Piano regionale del lavoro sarà pubblicato l’avviso Transformer Calabria che, con un finanziamento complessivo di 30 milioni di euro, prevede incentivi alle imprese/datori di lavoro, per la trasformazione dei contratti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato».

«La misura è destinata alle imprese con sede operativa nel territorio regionale – ha spiegato – ed è rivolta a lavoratori/lavoratrici assunti con contratto di lavoro a tempo determinato o con contratti precari, flessibili, che siano residenti o domiciliati in Calabria».

«I lavoratori co.co.co. della Abramo, così come gli altri lavoratori interessati da questa crisi – ha proseguito – saranno tutelati, assunti e faranno parte del Piano messo in piedi dalla Regione per la dematerializzazione della nostra sanità.
Siamo ottimisti che la vertenza sarà chiusa con successo perché l’incontro al Mimit è andato molto bene e siamo prossimi ad un accordo tangibile, ma contemporaneamente non trascuriamo le altre categorie di lavoratori».

«Stiamo, infatti, mettendo mano a tutte le altre vertenze sul precariato ancora aperte. Attraverso il Piano regionale del lavoro – ha concluso – per il quale sono stati stanziati circa 200 milioni di euro, il nostro obiettivo è di risolvere concretamente la piaga della disoccupazione e dare risposte e certezze per un futuro lavorativo in Calabria a tutti i precari della Regione. L’impegno è totale. Tutte le strutture amministrative lavorano per questo obiettivo. Ce la faremo, ne sono sicuro». (rcz)

Orrico (M5S): Agonia dei lavoratori di Abramo non finirà presto

«Sono uscita dal tavolo convocato sulla vertenza Abramo con una certezza: l’agonia dei lavoratori non finirà tanto presto». È quanto ha detto la deputata del M5S, Anna Laura Orrico su Facebook, dopo il tavolo al Mimit, che si riunirà il 27 novembre.

«Il percorso sperimentale che la Regione Calabria – ha spiegato – ha inteso proporre per salvare i lavoratori è appena iniziato; tutte le aziende coinvolte nella vicenda, compresa Tim, intendono assumersi la responsabilità di trasferire le commesse esistenti o attivarne di nuove altrove e, con esse applicare la clausola sociale sui lavoratori Abramo, solo se ci saranno gli incentivi della Regione destinati a disoccupati o lavoratori percettori di ammortizzatori sociali; il Ministero del lavoro si è presentato con la dichiarazione “stiamo facendo degli approfondimenti” per risolvere il problema della Cassa integrazione non erogata negli ultimi 3 mesi; i Commissari hanno proposto per la fase di cessazione dell’attività che si apre l’8 novembre, di prorogare gli ammortizzatori sociali finché sarà possibile e fin tanto che il progetto della Regione Calabria non si concretizzi».
«Tralascio lo sconcerto – ha aggiunto – nell’apprendere che al Ministero del lavoro sono venuti ad un tavolo di crisi senza una risposta, perché è evidente che non è chiaro ai burocrati e alla Ministra Calderone che ci sono mille famiglie sul lastrico».
«Nel frattempo, il Presidente Occhiuto – ha proseguito – ha comunicato che il progetto di dematerializzazione delle cartelle sanitarie al quale dovrebbero essere destinati i lavoratori di Abramo si basa: su una manifestazione di interesse predisposta dall’Istituto Poligrafico di Stato per 5 milioni di euro, alla quale hanno risposto Tim e PosteItaliane, una delle due risulterà aggiudicataria e poi potrà subappaltare la commessa ad una azienda ulteriore che, attraverso gli incentivi regionali, avrà assorbito i lavoratori Abramo precedentemente formati grazie appunto ai bandi su formazione e lavoro messi in campo».
«Ci sono, però, diversi dubbi sulle tempistiche e sulla sostenibilità economica nel lungo periodo di questo progetto – ha rilevato – come hanno sottolineato i sindacati, ma il nodo principale è: questi lavoratori dovranno essere licenziati per accedere ai bandi e, quindi, essere appetibili per le aziende che dovranno impiegarli prima nella formazione e poi nei servizi di dematerializzazione?».
«Per evitare il doloroso passaggio della disoccupazione – ha spiegato – la Regione ha parlato di un nuovo bando che uscirà tra 10 giorni destinato alle aziende che assumeranno lavoratori attualmente percettori di misure integrative del reddito (ovvero gli ammortizzatori sociali). Tuttavia, questi bandi che impegnano risorse europee devono rispettare determinati parametri e requisiti, quindi il matching non è così scontato (d’altronde già il primo bando che doveva consentire ai lavoratori della commessa Fibercop di passare a Konecta si è rivelato un flop)».
«Prossimo appuntamento mercoledì 27 novembre – ha concluso – il tavolo si riunirà con l’auspicio che tutti questi dubbi si siano trasformati in certezze positive per i lavoratori. La mia sensazione è che le tempistiche non siano brevi, continueremo a vigilare». (rp)

Occhiuto, incontro al Mimit per Vertenza Abramo positivo, siamo all’ultimo miglio

«Il tavolo al Ministero delle imprese e del made in Italy sulla vertenza Abramo è andato bene: siamo davvero all’ultimo miglio». È quanto ha detto il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, a margine del tavolo ministeriale, che è stato aggiornato al 27 novembre.

Oltre al Governatore, per la Regione, hanno partecipato all’incontro di Roma il vice presidente Filippo Pietropaolo, l’assessore al Lavoro, Giovanni Calabrese, il consigliere del presidente per gli affari giuridici, Ettore Figliolia, e i direttori generali della Cittadella Fortunato Varone (Lavoro), Tommaso Calabró (Sanità), e Maurizio Nicolai (Programmazione unitaria).

«La Regione in questi mesi ha ideato, proposto e costruito – ha ricordato Occhiuto – un progetto a detta di tutti gli interlocutori ‘innovativo’ per il reskilling delle lavoratrici e dei lavoratori dei call center, e per il loro impiego in processi di digitalizzazione della pubblica amministrazione, a cominciare dalla dematerializzazione della sanità».

«Oggi (mercoledì ndr) abbiamo illustrato il percorso fatto e soprattutto abbiamo evidenziato anche alle organizzazioni sindacali che ci sono tutti gli atti ammnistrativi pronti per concretizzare in pochissime settimane: il mio auspicio è che la vicenda, e dunque l’assunzione di tutti i 1000 lavoratori interessati, si possa chiudere positivamente entro fine mese», ha auspicato il Governatore, ricordando come «in questo progetto la Regione Calabria ha investito 15 milioni di euro, ai quali si aggiungono 5 milioni messi dal governo nazionale – e qui voglio ringraziare il sottosegretario di Stato con delega all’Innovazione, Alessio Butti, e il capo di gabinetto di Palazzo Chigi, Gaetano Caputi, per la sensibilità dimostrata –, che sono stati assegnati all’Istituto Poligrafico dello Stato che si occuperà della dematerializzazione delle nostre cartelle cliniche».

«L’Istituto Poligrafico dello Stato ha già fatto la manifestazione di interesse per selezionare le aziende che avessero i titoli a svolgere quest’attività commissionata dalla Regione – ha reso noto – e le due imprese che hanno risposto a tale manifestazione di interesse sono Poste Italiane e Tim.
Spero che entro qualche giorno l’Istituto Poligrafico dello Stato concluderà tutte le procedure amministrative per assegnare questa commessa a Poste o a Tim».

«Chi si aggiudicherà la commessa – ha detto – potrà svolgerla anche attraverso soggetti industriali o altre imprese, ma è evidente che riceverà gli incentivi della Regione per l’assunzione e la formazione dei lavoratori solo a condizione che assuma tutti i 1000 dipendenti dell’Abramo Customer Care anche prima dell’avvio dei processi di digitalizzazione».

«Infatti, per giungere rapidamente a questa soluzione e per assicurare la continuità occupazionale – ha proseguito – la Regione ha, inoltre, fatto dei bandi a sportello per incentivare l’assunzione di questi dipendenti, abbattendo il costo del lavoro e finanziando la formazione sia dei lavoratori disoccupati che di quelli in cassa integrazione: per cui questi dipendenti saranno immediatamente assunti – ancor prima dell’inizio concreto dell’attività di dematerializzazione – appena sarà assegnata la commessa».

«Devo ringraziare il mio vicepresidente Filippo Pietropaolo – ha continuato – che ha lavorato insieme al suo direttore generale, Tommaso Calabrò, alla convenzione del progetto della dematerializzazione con l’Istituto Poligrafico dello Stato. Così come devo ringraziare l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese, che insieme al suo Dipartimento e ai direttori generali, Fortunato Varone e Maurizio Nicolai, hanno prodotto diversi bandi a sportello propedeutici a questa soluzione».

«In questi giorni che ci separano dal prossimo incontro al Mimit  – ha concluso – la Regione chiederà ai commissari l’elenco di tutti i lavoratori interessati per poterli profilare e per arrivare al 27 novembre con tutte le carte pronte per chiudere positivamente la partita». (rrm)

Cgil, Cisl e Uil Calabria: Tavolo al Mimit opportunità fondamentale per vertenza Abramo

«I commissari e il Ministero partecipino con determinazione e pragmatismo al tavolo, dando priorità alle soluzioni a favore dei lavoratori e della comunità calabrese». È quanto hanno ribadito Cgil, Cisl e Uil Calabria, Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil Calabria, evidenziando come «la riunione del 6 novembre al Mimit per la vertenza Abramo rappresenta un’opportunità fondamentale per definire un percorso condiviso e operativo, evitando ogni possibile problema che possa rallentare l’adozione delle misure di sostegno e stabilità per i lavoratori».

«La situazione, da tempo al centro di un percorso complesso, vede coinvolte centinaia di lavoratori il cui futuro occupazionale è appeso a un filo», hanno detto le organizzazioni sindacali, ribadendo la determinazione a proseguire, con decisione,  il confronto con le istituzioni regionali e nazionali per trovare una soluzione definitiva alla vertenza che coinvolge i lavoratori della Abramo Customer Care.

I sindacati, infatti, hanno partecipato a due incontri con il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, durante i quali è stato illustrato un percorso di azioni per affrontare e risolvere la difficile situazione. Da sempre, riteniamo fondamentale il coinvolgimento delle istituzioni e di tutti gli attori coinvolti per costruire un processo di risoluzione rapido, condiviso e incentrato sulla tutela dei diritti dei lavoratori.

«Oggi – hanno ribadito ancora – serve un approccio innovativo per trovare una soluzione concreta. Una delle proposte innovative emerse riguarda l’impiego dei lavoratori della Abramo Customer Care nel processo di dematerializzazione delle cartelle cliniche e la loro integrazione nei fascicoli sanitari elettronici, un’attività strategica per il miglioramento dei servizi sanitari regionali. Tale misura non solo valorizzerebbe le competenze dei lavoratori, ma garantirebbe un contributo concreto alla digitalizzazione del sistema sanitario calabrese, rendendo i servizi più efficienti e accessibili ai cittadini».

«Inoltre, l’idea di inserire questi operatori nel percorso Dunamis – hanno spiegato – sfruttando gli incentivi all’occupazione, rappresenta un’opportunità concreta per offrire stabilità lavorativa e per promuovere l’integrazione di queste risorse nel tessuto produttivo della regione».

«Da parte sua – hanno detto i sindacati – la Regione Calabria ha già preso un impegno importante, destinando 15 milioni di euro di fondi comunitari a supporto delle iniziative di riqualificazione e reimpiego dei lavoratori coinvolti. Queste risorse rappresentano una base fondamentale per sostenere economicamente le azioni previste e garantire che le soluzioni prospettate siano economicamente sostenibili e di lungo periodo».

«Cgil, Cisl e Uil Calabria – dice la nota dei sindacati – insieme alle rispettive categorie, ribadiscono il proprio impegno nel portare avanti questa battaglia a tutela dei lavoratori della Abramo Customer Care. Siamo pronti a collaborare con le istituzioni e con l’azienda per definire una soluzione complessiva che non solo risponda alle esigenze di continuità lavorativa, ma rappresenti anche un investimento sul futuro della Calabria e del suo tessuto produttivo».

«Continueremo a monitorare, attentamente – hanno concluso – l’evolversi della situazione, mantenendo alta l’attenzione sulle necessità dei lavoratori e delle loro famiglie e puntando a una risoluzione che salvaguardi il diritto al lavoro e alla dignità professionale». (rcz)

Vertenza Abramo, Orrico (M5S) e Irto (PD): Chiediamo di partecipare al Tavolo convocato da Occhiuto

La deputata del M5S, Anna Laura Orrico e il senatore del PD, Nicola Irto, hanno invitato una lettera, a nome di tutti i deputati e senatori, calabresi e siciliani, del M5S e del Pd, al Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ed alla ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone , «nella quale chiediamo di poter partecipare al tavolo sulla vertenza Abramo Customer Care annunciato sui social media dal Presidente Occhiuto che si dovrebbe tenere il prossimo 5 novembre».

«Siamo fortemente preoccupati – hanno detto i parlamentari – dal destino dei mille lavoratori di Abramo Customer Care, dislocati tra Calabria e Sicilia, i quali, in passato e nelle ultime ore, ci hanno trasmesso la drammaticità della vicenda che stanno vivendo ormai da troppo tempo segnata dall’incertezza e dalla paura di perdere definitivamente la propria occupazione».

I Commissari straordinari hanno comunicato ieri ai lavoratori che, dal 1° novembre, saranno tutti in Cassa integrazione per il 100% delle ore. Mentre, da tre mesi, gli stessi lavoratori non ricevono la Cassa integrazione straordinaria. Manca, inoltre, il decreto che il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali è tenuto ad emanare.

«Una situazione difficile – prosegue la nota – cui fanno da corollario le dichiarazioni del Presidente della Regione Calabria Occhiuto che annuncia una soluzione di fatto conosciuta nello specifico da nessuna delle parti sociali e dei rappresentanti dei lavoratori».

«Ecco perché – hanno concluso Anna Laura Orrico e Nicola Irto – ci auguriamo che la nostra richiesta sia accolta in modo da poter partecipare attivamente alla ricerca di una soluzione degna di questo nome per una vertenza che, visto il numero di lavoratori interessati, deve assumere carattere nazionale». (rp)

 

Verso la soluzione della Vertenza Abramo, Occhiuto: Il 5 novembre tavolo al Mimit

Il 5 novembre ci sarà il tavolo al Mimit «e lì verrà presentato il complesso delle attività utili a garantire il lavoro, sia ai 300 dipendenti dell’Abramo Customer Care, che sono già impegnati in commesse Fiber Cop e Tim, sia ai 700 che dovranno invece occuparsi della dematerializzazione». È quanto ha reso noto il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, in merito alla vertenza che vede coinvolte 1000 famiglie «che hanno perso la serenità nei mesi passati».

Un progetto, quello messo in piedi dalla Regione – e che il Governatore auspica possa vedere la luce tra qualche giorno – che consiste nel r«eskillare i lavoratori su attività di dematerializzazione, per cui la mia Giunta ha messo a disposizione 15 milioni di euro di risorse comunitarie per questa attività: mi piacerebbe ad esempio che si dematerializzassero le cartelle cliniche, in modo da trasformare il problema della vertenza Abramo in una soluzione per la digitalizzazione della sanità».

Al tavolo saranno presenti anche i sindacati che «ringrazio perché hanno avuto un atteggiamento molto equilibrato in questi mesi», ha detto Occhiuto, ringraziando, anche, «i soggetti che hanno partecipato insieme a me a tutti i Tavoli, alcuni informali ma molto utili. Tra questi il capo di gabinetto del presidente Meloni e i soggetti pubblici e privati che devono realizzare la soluzione che abbiamo pensato».

«È davvero difficile e davvero complicato – ha concluso – ma sono molto felice perché sono convinto che la soluzione è vicinissima». (rrm)

I Vescovi calabresi preoccupati per allarme naufragi e perdita del lavoro

I Vescovi calabresi hanno espresso preoccupazione per l’ennesima tragedia consumatasi a Roccella, e per la vertenza dell’Abramo Customer Care, e per le numerose famiglie che vedono compromesso il proprio futuro e sono attualmente in assemblea permanente nella sala consiliare del Comune di Crotone.

Un «naufragio anonimo e invisibile» quella avvenuta sulle rive della Calabria, «che attendono tanti turisti e rischiano di seppellire tante speranze dentro un assordante silenzio», hanno detto i vescovi, unendosi al dolore del confratello, vescovo di Locri – Gerace, mons. Francesco Oliva, e accordano alla sua la loro voce per denunciare ancora una volta l’anestesia delle coscienze di fronte a questa ennesima sconfitta dell’umano e le miopi misure incapaci di evitare simili tragedie.

Gli uomini, le donne, i numerosi bambini, i cui corpi attendono di essere riconosciuti dai familiari venuti da tutta Europa, siano un forte richiamo ai singoli e alle istituzioni perché la voce del sangue dei fratelli che grida dal profondo del mare non resti inascoltata mentre denuncia la deriva della nostra stessa umanità e perché il valore dell’accoglienza che caratterizza il nostro popolo non sia soffocata, mentre si leverà fino alla fine la Voce che rimane giudizio costante della storia: «Ero straniero e non mi avete accolto» (Mt 25, 43).

I vescovi della Calabria, poi, manifestano la loro preoccupazione per le numerose famiglie che, a causa della “vertenza Abramo”, dicendosi «paternamente al fianco dei lavoratori, a sostegno della loro speranza e della giustizia».

Si tratta di più di 1000 lavoratori provenienti da alcune province della Calabria e dalla Sicilia, che sono dipendenti dell’azienda Abramo Customer Care. Alla scadenza dell’amministrazione controllata di Abramo CC, nei primi giorni di agosto, centinaia di persone rischiano di essere licenziate.

Nessuna delle vie di dialogo percorse finora ha sortito la possibilità di assorbire tutti i dipendenti. I lavoratori stanno da tempo chiedendo al ministro delle imprese e del made in Italy la convocazione immediata di un tavolo di crisi che possa favorire il dialogo e individuare possibili vie che garantiscano il futuro a chi vuole costruirlo nella propria terra. (rcz)

I sindacati incontrano Occhiuto: Focus su Abramo CC e tirocinanti

Si è parlato della vertenza Abramo Customer Care e dei tirocinanti calabresi e della bonifica di Crotone, nel corso dell’incontro, in Cittadella regionale, tra i segretari di Cgil, Cisl e Uil Calabria, rispettivamente Angelo Sposato, Tonino Russo e Mariaelena Senese e il presidente della Regione, Roberto Occhiuto.

Questi incontri e le iniziative intraprese rappresentano un importante passo avanti per la risoluzione delle problematiche lavorative che affliggono la regione, dimostrando l’impegno delle istituzioni e dei sindacati nel trovare soluzioni concrete e condivise.

Per quanto riguarda la vertenza Abramo, sulla cui definizione si è ottenuta una proroga di un mese da parte di Tim, il Presidente Occhiuto si è impegnato a ottenere, sfruttando al meglio la dilazione dei tempi, l’apertura di un tavolo presso il ministero del Made in Italy, che vedrà la partecipazione del ministro Urso, della ministra Calderone, dei vertici di Tim e dei sindacati confederali.

Cgil Cisl Uil hanno ribadito che la soluzione deve riguardare tutti i lavoratori alle stesse condizioni e in continuità. Nel frattempo ha preannunciato un sostanziale sostentamento  per il progetto di digitalizzazione in itinere.

Per i Tis, considerata la pluriennale esperienza formativa di lavoratori e lavoratrici, si sta lavorando ad una forma di contrattualizzazione presso  gli stessi enti dove questi operano attraverso l’internalizzazione di alcuni servizi resi ai cittadini.

Tale  percorso, da considerarsi a tempo indeterminato, deve prevedere una forma di accompagnamento finanziario da parte della regione e del governo. Per agevolare tale percorso si sta valutando di offrire alle lavoratrici e lavoratori over 60 la possibilità di ottenere un incentivo all’esodo volontario.

Anche in questo caso, verrà avviato un tavolo presso il ministero della pubblica amministrazione, alla presenza anche dell’Anci per trovare soluzioni e superare vincoli normativi.

Per la vertenza Amaco, invece, si procederà celermente all’avvio di un tavolo con l’assessore Emma Staine, le Organizzazioni Sindacali e il liquidatore al fine di individuare la soluzione migliore per la salvaguardia dei posti di lavoro. (rcz)

 

Il presidente Occhiuto: Due giorni intensi a Roma su Statale 106, accordo di coesione e vertenza Abramo

Statale 106, rinnovo dell’accordo di coesione e vertenza Abramo Customer Care. È su questo che si sono concentrate le due giornate del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, a Roma.

«Due giorni molti intensi a Roma – ha detto su Instagram – per occuparmi della 106, per chiedere al ministro dell’Ambiente di darci la possibilità sostituirci al ministero dell’Ambiente per le valutazioni ambientali per far bandire subito tutti lotti ad Anas».

«Due giorni molto intensi per i lavoratori di Abramo», ha aggiunto il Governatore, assicurando il suo impegno nei confronti della Vertenza dell’Abramo Customer Care: «Sto chiedendo al governo un tavolo per affrontare questo tema. Anche nella prossima settimana lavorerò su questo problema».

E, infine, un incontro col ministro Raffaele Fitto, per firmare l’Accordo di Coesione: «dobbiamo discutere di alcune questioni ancora aperte che, però, stiamo sciogliendo proprio in questi giorni». L’accordo, ha detto Occhiuto, sarà firmato nei prossimi giorni. (rrm)