È da Amaroni che è nata la prima Via del Miele Caabria, che accompagna chef e pasticceri di locali selezionati verso una gastronomia ricercata e genuina; un equilibrio tra gusto e salute, a base di un pregiato bouquet di mieli che assume anche un valore culturale.
All’origine, l’affascinante mondo delle api e una tradizione secolare che qui si tramanda di generazione in generazione.
Un prodotto eccellente, il miele, che si intreccia in una progettualità di medio e lungo periodo, avviata nel 2011 con la creazione di un marchio collettivo “Amaroni Mieli”, accompagnato dal payoff I buoni di Calabria, concesso gratuitamente in uso alle aziende di produzione e commercializzazione.
«Le città del miele sono una rete di territori che danno origine e identità ai mieli italiani. Con la creazione del marchio abbiamo voluto dare un senso concreto al nostro essere parte di questa associazione, la cui adesione risale al 2005; una certificazione d’origine che collega il prodotto alla nostra comunità, a un’area ben identificata. L’iniziativa di oggi si inserisce nel percorso promozionale che abbiamo avviato con il progetto strategico per la valorizzazione dei Borghi della Calabria, ammesso a finanziamento per circa 1 milione e 200mila euro», ha dichiarato il sindaco Luigi Ruggiero all’avvio dei lavori dell’intensa giornata che si è svolta il 27 novembre presso l’IPSSEOA di Soverato, partner del progetto, unitamente all’Associazione Provinciale Cuochi Catanzaro, con l’organizzazione dei laboratori di cucina e pasticceria curati rispettivamente dallo chef pugliese Daniele Caldarulo, già team manager della Nazionale Italiana Cuochi, e dal maestro pasticcere Paolo Caridi, calabrese, coordinatore nazionale del Distretto Identitario Alimentare di Accademia delle Imprese Europea.
19 gli chef, 15 i pasticceri che hanno partecipato ai laboratori con l’obiettivo di entrare nel circuito della Via del Miele, innovando la loro offerta con una proposta gastronomica che coniuga il sapore dell’identità all’innovazione, portando a tavola la biodiversità.
«La Via del Miele è un nuovo progetto che attraverso il prodotto d’eccellenza si propone di promuovere e raccontare un intero territorio che rivendica con orgoglio la sua identità rurale – ha detto la vice sindaco di Amaroni, Teresa Lagrotteria –. La genesi del brand Amaroni Mieli si ritrova nella comprensione dell’importanza socio economica del comparto apicoltura e delle tipicità, in senso lato, del prodotto, poiché associato ad un’area ben definita, alla qualità, alla memoria storica. Sulla scia dell’esperienza di Vinitaly 2012 vogliamo elevare il miele al rango di ingrediente di un intero menù, dall’antipasto al dolce, “sdoganandolo” dalla tradizionale collocazione a dolcificante».
«Negli anni abbiamo avuto modo di apprezzare gli importanti risultati della strategia del prodotto Amaroni Mieli – ha spiegato – evoluto in city branding, con un marchio capace di comunicare il valore del nostro territorio, della nostra Comunità nei suoi aspetti tangibili – prodotto, tecniche – e intangibili – cultura, tradizioni e identità, ricca di elementi distintivi».
Significativa poi la partnership con l’Istituto Alberghiero di Soverato: «Con questa iniziativa consolidiamo un rapporto avviato con la partecipazione a Vinitaly 2012, l’organizzazione del concorso Nazionale Il Miele in cucina, sempre nel 2012; proseguiamo lungo questa direzione perché, come ente di formazione, abbiamo il dovere di coinvolgere i vari operatori evidenziando come questa nostra regione sia ricca di prodotti di eccellenza», ha dichiarato Renato Daniele, dirigente IPSSEOA Soverato.
A conclusione della giornata la consegna delle targhe che, unitamente alla vetrofania, “certificano” l’appartenenza dei ristoranti e delle pasticcerie selezionate alla Via del Miele, con l’impegno da parte degli entusiasti partecipanti ai laboratori a generare una nuova comunità del cibo insieme agli apicoltori con una proposta gastronomica alternativa che vede protagonisti i mieli di Amaroni.
Un particolare riconoscimento è andato allo chef Renato Sorrentino, cittadino di Amaroni, esperto conoscitore dei mieli, per la sua visione di una cucina senza limiti, che guarda al passato e al territorio proiettandosi al futuro, precursore di una proposta gastronomica innovativa nei gustosi abbinamenti dei Mieli di Amaroni.
Una targa di ringraziamento è stata consegnata dal vice sindaco Teresa Lagrotteria, allo chef ed esperto gastronomo Filippo Galati, per il prezioso contributo al percorso identitario di promozione del brand Amaroni Mieli, collaborando all’organizzazione dei lavori con un prezioso contributo.
Interpreti dell’uso del miele di Amaroni in cucina e in pasticceria, promotori dei nuovi accostamenti di gusto da assaporare lungo La Via del Miele sono: Ristor’Art a Botricello; Il Pesce D’Oro a Cropani; La Bottegaccia a Simeri; Carnivore, Marron Glacés, Casa Mastroianni, Molendini e Pasticceria De Santis a Catanzaro e Catanzaro Lido; Lido di Squillace a Squillace; Luna Convento a Stalettì; Albachiara e Il Pescatore a Montepaone; Mirabeau a Gasperina; Dolci pensieri, Il Frantoio, La tavola di Melusinda e Venturino a Soverato; Il Dolce di Otto a Davoli; Bacco e Stocco a Badolato; Excalibur a Santa Caterina; Donna Stella a Guardavalle e, per tornare alla Città del Miele di Amaroni, La Locanda, Le bontà artigianali, L’ulivo e San Luca. (rcz)