I ‘NON ELETTORI’ E L’AFFLUENZA ALLE URNE
SERVIRÀ LA LEGGE PER IL VOTO A DISTANZA

di GIUSEPPE DE BARTOLO – Tutti i commentatori dei risultati elettorali della Calabria hanno unanimemente evidenziato la scarsissima affluenza alle urne che si è assestata, com’è noto, sul 44,4 per cento, sottolineando la necessità di una riflessione sul “partito del non voto” che rappresenterebbe una manifestazione di forte sfiducia nella classe politica. Quest’affermazione, vera in generale, va però temperata e di molto se si guarda più da vicino alle componenti che determinano la percentuale dell’affluenza al voto nella nostra regione.

Non tutti sono a conoscenza che le liste elettorali dei Comuni comprendono non solo gli elettori residenti ma anche gli iscritti all’Aire nel Comune, ovvero all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero, anagrafe che è stata istituita con legge 27 ottobre 1988 e che contiene i dati dei cittadini italiani che risiedono all’estero per un periodo superiore a dodici mesi.

Questa Anagrafe è gestita dal Comuni sulla base dei dati e delle informazioni provenienti dalle rappresentanze consolari all’estero. Tale circostanza fa sì che, per esempio, il numero degli elettori calabresi venga quasi a coincidere con il totale della popolazione residente, che è di poco superiore al milione e novecentomila persone.

L’iscrizione all’Aire è un diritto-dovere del cittadino e costituisce il presupposto per usufruire di una serie di servizi forniti dalle Rappresentanze consolari all’estero, nonché per l’esercizio di importanti diritti, quali per esempio la possibilità di esercitare il voto in tutte le elezioni che si svolgono in Italia, ma con modalità diverse a seconda del tipo di elezione.

Per esempio, nel caso delle elezioni europee possono votare nello Stato in cui risiedono presso i seggi appositamente costituiti (non è previsto il voto per corrispondenza), oppure votare in Italia (in tal caso occorre presentare una apposita domanda); i cittadini che risiedono in uno Stato estero che non fa parte dell’Unione Europea invece possono votare solo tornando in Italia.

Nel caso delle elezioni regionali e amministrative non è prevista nessuna forma di voto all’estero e questi cittadini possono votare solo tornando in Italia. È dunque evidente che nel caso di elezioni regionali e comunali tali cittadini di fatto sono esclusi dall’esercizio del diritto di voto, perché difficilmente affronteranno un viaggio dall’estero per esercitarlo. Di conseguenza, le percentuali ufficiali che vengono calcolate forniscono una visione distorta della reale affluenza e dunque sul “partito del non voto”, ancora di più nel caso della Calabria che, per l’intensa emigrazione del passato, ha oggi una popolazione di calabresi residenti all’estero iscritti all’Aire di oltre 400.000 persone, pari a più di un quinto della popolazione residente.

Tenendo conto di ciò l’affluenza effettiva alle urne per la Calabria intera salirebbe al 57,2% (12,8 punti percentuale in più rispetto al dato ufficiale del 44,4%), per la provincia di Cosenza al 59,6% (14,8 punti percentuali in più), per la provincia di Crotone al 48,9% (9,3 punti percentuali in più), per la  provincia di Catanzaro al 58,6% (11,6 punti percentuali in più), per la provincia di Vibo Valentia al 58,1% (17,7 punti percentuali in più), per la provincia di Reggio Calabria al 55,2% (10,6 punti percentuali in più).

Alle elezioni comunali, sempre scorporando gli iscritti all’Aire, si avrebbero delle percentuali di affluenza effettiva ancora più elevate. Solo qualche esempio: a Cosenza la percentuale salirebbe al 70,4%, a Fuscaldo al 78,0%, a Sangineto all’84,2%, a Filadelfia all’ 85,9%, a S.Pietro in Amantea al 95,2%. Se poi si riuscisse a valutare il numero dei molti calabresi che vivono fuori regione, i quali non sono rientrati nel Comune di residenza per votare non per disaffezione ma per motivi di lavoro e di studio, allora le percentuali dell’affluenza su cui basare qualsivoglia considerazione sociologica aumenterebbero di altri e non pochi punti percentuali. (gdb)

[Giuseppe De Bartolo è professore di Demografia all’Università della Calabria]

[Nella foto di Luigi Palamara, la maestra Tina Iiriti, 97 anni, al voto a Reggio]