Il Comune di Crotone è il primo capoluogo della Calabria ad aderire alla petizione promossa dal Collettivo “Peppe Valarioti” chiedere, per le prossime regionali, l’introduzione del voto per corrispondenza in favore dei cittadini fuori sede.
«Accogliendo la richiesta del collettivo “Peppe Valarioti” – si legge in una nota – la giunta comunale ha deciso di aderire alla petizione che ha come finalità sensibilizzare il Governo e la Regione Calabria sulla opportunità di introduzione di un sistema di voto per corrispondenza che consenta, da una parte, la maggiore partecipazione democratica dei nostri concittadini impossibilitati a rientrare per l’esercizio del diritto di voto, dall’altra, per evitare che le consultazioni elettorali possano costituire pericolo di diffusione del contagio da nuovo coronavirus».
«Si tratterebbe, per la Calabria – continua la nota – di un atto di alta democrazia, applicato già in molti paesi e che soprattutto tiene conto che è numerosa la comunità di concittadini crotonesi e calabresi che vivono fuori regione, ai quali la normativa vigente in materia elettorale di fatto non garantisce la più ampia partecipazione democratica, in quanto rientrare in Calabria in occasione delle elezioni comporta un impegno logistico ed economico non trascurabile».
Difficoltà acuite da un deficit infrastrutturale, soprattutto della fascia ionica, che non permette un rientro in tempi accettabili, dunque spesso incompatibile con le attività lavorative e di studio; limitazioni che comportano di fatto delle disuguaglianze sociali a sfavore di chi, pur volendo partecipare consapevolmente alla vita democratica del paese, non ha la possibilità di raggiungere il comune in cui è iscritto alle liste elettorali.
Un provvedimento che aderirebbe, naturalmente, alla ratio degli articoli 3 e 48 della Costituzione della Repubblica, che riconoscono il voto come un diritto e dovere da garantire ad ogni cittadino, senza discriminazioni anche di fatto, promuovendo ogni iniziativa idonea a garantire la più ampia partecipazione democratica.
«L’adesione alla petizione – continua la nota – è una scelta democratica che la giunta intraprende coerentemente con i principi fissati dallo Statuto comunale che, in particolare all’art. 1 dispone: “Il Comune individua, inoltre, bisogni ed esigenze di quanti, nati nel territorio comunale, successivamente sono emigrati in altre regioni italiane o in altri Paesi,assumendo idealmente e culturalmente la loro rappresentanza, nella consapevolezza della totale legittimità di una comunità di Crotone comprensiva anche degli emigrati”».
Tra l’altro, anche in considerazione dell’emergenza sanitaria in corso che investe tutto il paese, la possibilità di esercitare il diritto di voto per corrispondenza costituirebbe una idonea misura per il contenimento della stessa. (rkr)