C’è anche la Calabria al Web Marketing Festival

C’è anche un po’ di Calabria al ‘edizione online del Web Marketing Festival, il più grande festival sull’innovazione digitale in programma dal 4 al 6 giugno, ideato dal WMF in collaborazione con l’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo.

Al progetto hanno aderito realtà da tutta Italia e, per la Calabria, il Teatro Primo di Villa San Giovanni e il Live Club Mood Social Club di Rende a questa edizione speciale, che vuole ridare «idealmente luce ai teatri, ai palcoscenici, ai luoghi della cultura per reagire all’emergenza», attraverso un format online unico e innovativo, programmato nella tre giorni in collegamento dal Palacongressi di Rimini

Il messaggio congiunto da lanciare al WMF Online sarà quello di voler aprire le porte all’innovazione, concretizzato in un video realizzato in ciascuno dei luoghi individuati e mostrato il 5 giugno sul Mainstage del Festival per dare un segnale chiaro: la volontà di ripartire, facendo sistema e cooperando per riportare al centro, anche in questa situazione di difficoltà, un argomento chiave come quello della cultura. Su questo fronte, il WMF, nel confermare ancora una volta il proprio ruolo di acceleratore all’innovazione digitale e sociale, continuerà a operare da catalizzatore al servizio della comunità.

Sempre il 5 giugno, in programma gli interventi del direttore di Agis, Domenico Barbuto, del presidente di Atit e sovrintendente dello Sferisterio, Luciano Messi, del Responsabile delle Relazioni Istituzionali Spin, Paolo Imperitura.

«L’innovazione e la tradizione. L’arte e il digitale – ha dichiarato Cosmano Lombardo, founder & Ceo di Search On Media Group, Chairman del Wmf –. Sono questi elementi che hanno la potenza di valori. Valori importanti per trainare la cultura dell’umanità. L’Italia ha sempre avuto nella cultura nata e diramata dai teatri una potenza infinita che ha illuminato intere generazioni, non solo in Italia, ma oltre qualsiasi confine. L’innovazione ha la medesima potenza. Quest’iniziativa simbolica non è solo un segnale, ma è un’azione concreta di come il connubio tra saperi, tra l’arte e la tecnologia, possa andare oltre qualsiasi forma di chiusura. Aprire le porte all’innovazione da parte dei teatri e aprire le porte alla cultura da parte del digitale, è come far incontrare persone provenienti da posti diversi, ma con il medesimo amore per la costruzione di un futuro all’insegna dell’educazione e della sostenibilità. Siamo felici di lanciare questa iniziativa che darà il via a nuovi modelli di società sempre più aperte e migliori». (zc)