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Annunziata Cosenza

Tavernise (M5S): Occhiuto revochi incarico a Commissario dell’Annunziata di Cosenza

Il consigliere regionale e capogruppo del Movimento 5 StelleDavide Tavernise, ha denunciato come «quanto sta accadendo all’ospedale Annunziata di Cosenza palesa un degrado intollerabile che si protrae da tempo ormai. È un degrado totale sia gestionale che organizzativo paralizzante soprattutto l’attività in pronto soccorso, ma investente anche i reparti della struttura ospedaliera».

Per questo ha chiesto al commissario ad acta, Roberto Occhiuto, di revocare l’incarico al commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera, in quanto «a distanza di oltre cinque mesi e mezzo dal conferimento dell’incarico al nuovo commissario la situazione dell’Annunziata non pare diversa dal passato».

«L’ospedale, punto di riferimento importante per tutta la provincia di Cosenza – ha spiegato – continua ad avere numeri impietosi e posti letto drammaticamente carenti, per cui il pronto soccorso si presenta, secondo quanto denunciato da numerosi cittadini, come un coacervo di barelle con pazienti abbandonati a se stessi che restano in pronto soccorso piuttosto che trovare posto nei reparti. Il dca n.73 del 13 luglio scorso, attribuisce al commissario gli obiettivi di mandato orientati al soddisfacimento delle improrogabili esigenze dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza e tra questi compare la riorganizzazione e il potenziamento del pronto soccorso».

«Vero è – ha proseguito – che sull’Annunziata gravano gli errori di anni di pessima gestione, per cui ad esempio non si è neanche assunto il personale che pur poteva essere assunto, in quanto autorizzato, ma secondo le segnalazioni pervenute oggi si parla addirittura di mancanza di farmaci, di letti fuori uso, persino di mancanza del necessario per i servizi igienici. A tanto si aggiunge la situazione di reparti che nelle ore notturne risultano sottoposti al controllo di un solo infermiere per 30 pazienti».

«Tutto questo – cha concluso – eccede i problemi straordinari come l’implementazione della medicina territoriale, che aiuterebbe a decongestionare il pronto soccorso, ma attiene a capacità organizzative che continuano a mancare drammaticamente». (rcs)