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“Terra non santa” la nuova opera di street art dell’artista reggino Lbs su Israele e Palestina

Milano, il 19 novembre 2023, in Via Giovanni Scheiwiller, zona Porta Romana e Fondazione Prada, è apparsa l’opera di street art dal titolo “Terra non santa” dell’artista reggino Lbs (Bruno Salvatore Latella) raffigurante la guerra tra Israele e il mondo arabo. Fondatore dell’idea di Globalized Street Art, dopo la performance internazionale “L’arte contro la distruzione”, l’artista ha continuato a voler seguire il tema dell’ultima opera per lanciare un grido di pace nei confronti del conflitto arabo-israeliano.

Lbs prendendo in considerazione la data del 19 novembre, ha voluto ricordare il giorno in cui ricorre l’evento storico avvenuto nel 1977: il primo incontro di pace tra il leader arabo Anwar Sadat e il leader israeliano Menachem Begin, proprio in territorio di quest’ultimo. “Terra non Santa” descrive con drammaticità una scena complessa e carica di simbolismo. Nel deserto sconfinato, le montagne imponenti assistono in silenzio al dramma che si svolge al centro del quadro, la distruzione della vita di innocenti causata da un nuovo capitolo conflitto arabo-israeliano.

Al centro dell’opera, due bambini corrono con braccia mutilate, il pianto trasformato in lacrime di sangue. La loro fuga disperata è ostacolata da soldati occidentali, le cui armi d’oro puntate rappresentano un potere immenso, ma allo stesso tempo un peso colmo di responsabilità. Il contrasto tra la fragilità dei bambini e la potenza delle armi sottolinea la disumanità della guerra.

Ai lati opposti del quadro, due figure convergono verso il centro. A sinistra, un soldato occidentale corre armato di un fucile d’oro, simbolo di potere e ricchezza che non risparmia neanche l’atto bellico. A destra, un musulmano in abiti stereotipati tiene in mano una rosa d’oro, un gesto di pace inaspettato nel contesto della guerra. Quest’immagine suggerisce la complessità delle relazioni e la possibilità di speranza anche in mezzo alla discordia: un sogno, un’utopia.

La rosa d’oro, quasi sospesa tra i due mondi in conflitto, simboleggia un gesto di pace fragile e sospetto, evidenziando la necessità di cercare soluzioni pacifiche oltre le differenze culturali e religiose.

L’artista Lbs ha una visione che combina il movimento artivista della “super-società liquida” con la Pop art postmoderna. Questa visione si esprime attraverso un simbolismo basato sull’analisi semiologica, sociologica e filosofica/teologica della società contemporanea, caratterizzata dalla tecnocrazia, dalla cultura passiva e dalla mancanza di sogni e certezze, in particolare nelle nuove generazioni. La sua opera è guidata dalla convinzione che «la conoscenza porta alla distruzione e alla rinascita». Lbs utilizza una varietà di tecniche, tra cui fotografia, disegno digitale, stampe fine art e pittura, prendendo ispirazione da opere rinascimentali, simboliste, Pop art e Street art, al fine di comunicare in modo efficace il suo messaggio concettuale e sociale.

La sua ricerca artistica ha una componente pedagogica legata alla sua formazione accademica e alle idee che guidano i suoi progetti. L’artista ha raggiunto tappe significative nella sua carriera, tra cui esposizioni personali, pubblicazioni e premi. Tra i progetti futuri, ci sono ulteriori esposizioni e opere di Street art sia in Italia che all’estero, su invito di collezionisti e enti privati e pubblici. (rrc)