Il 4 maggio, nella splendida cornice dell’Auditorium Parrocchiale “Maria SS. Immacolata” di Scilla, si terrà il 22esimo focus in Cardiologia Scilla Cuore, il cui obiettivo è quello di «aggiornare la classe medica, sia Medici di Medicina Generale che Specialisti, su innovazioni farmacologiche e diagnostiche che consentono un miglioramento della gestione e trattamento delle malattie cardiovascolari», ha spiegato Vincenzo Montemurro, responsabile scientifico dell’evento.
«Da un punto di vista farmacologico – ha spiegato Montemurro – sono sempre più numerose le evidenze scientifiche, comprese le linee guida internazionali, che mostrano come le terapie di associazione aumentano sia la compliance del paziente cardiopatico che l’efficacia su nuovi target terapeutici. Anche dal punto di vista diagnostico ci sono novità che nel giro di pochi anni cambieranno le modalità di gestione delle malattie cardiovascolari e loro complicanze. Il management continuo e programmato delle malattie cardiovascolari deve rappresentare un nuovo e moderno approccio metodologico finalizzato ad una valutazione oggettiva delle terapie che, dovranno essere sempre più personalizzate e orientate sulle caratteristiche del singolo paziente».
Il programma di Scilla Cuore prevede, come di consueto, la partecipazione di esperti di settore con la funzione di rendere vivace ed interattivo lo svolgimento delle singole sessioni. È noto che la base essenziale di ogni progresso scientifico è rappresentata dalla continua verifica del certo.
Sabato 7 maggio, ultimo giorno di evento, alle 13.30, la cerimonia di consegna del Premio di Benemerenza “Scilla Cuore”, giunto alla decima edizione. Presenta Benedetta Rinaldi, conduttrice Rai. Nel corso della cerimonia, saranno consegnate cinque targhe a personalità del mondo della medicina, riconosciute su tutto il territorio nazionale per competenza e professionalità. A seguire, la lettura I Bronzi di Riace: due capolavori testimoni della grandezza artistica della cultura greca nel 50°anniversario del loro ritrovamento. Relaziona il prof. Vincenzo Montemurro.
