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Tornano le Giornate Fai di Primavera: Gli eventi in Calabria

Tornano le Giornate Fai di Primavera: Gli eventi in Calabria

Questo weekend tornano le Giornate Fai di Primavera, il principale
evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano Ets e giunto alla 33esima edizione.

Un’edizione speciale, in occasione dei cinquanta anni dalla nascita del Fai – fondato nel 1975 da Giulia  Maria Crespi e Renato Bazzoni, con Alberto Predieri e Franco Russoli che anche attraverso le Giornate Fai di  Primavera ribadisce la missione culturale che la Fondazione svolge a fianco delle istituzioni, con i cittadini e  per il Paese, e che si realizza nella cura e nella scoperta di tanti luoghi speciali – oltre 13 milioni visitatori,  16.290 luoghi aperti in oltre 7.000 città in 32 edizioni – con lo scopo di educare la collettività alla conoscenza,  alla frequentazione e alla tutela del patrimonio di storia, arte e natura italiano.  

Le Giornate FAI rappresentano un momento di crescita educativa e culturale e di condivisione, strumenti  essenziali per affrontare un mondo libero. Un percorso di cittadinanza che coinvolge istituzioni,  associazioni, enti pubblici e privati, che in numero sempre maggiore vi collaborano grazie a una vasta e  capillare rete territoriale, con un unico obiettivo: riconoscere il valore del nostro patrimonio culturale e con  esso la nostra identità di cittadini europei.

In Calabria sono tantissimi i luoghi da visitare:

A Cosenza il Complesso Monastico di Santa Maria delle Vergini, che dà il nome a un intero rione del centro storico di Cosenza racchiuso tra i  quartieri Portapiana, Giostra Vecchia, Duomo e Giostra Nuova, caratterizzato da una notevole concentrazione di  residenze nobiliari e attraversato da importanti vie che si allargano in alcuni piccoli spazi urbani (“larghi”). 

A Crotone si potranno ammirare, invece, i Mosaici del Parco Archeologico di Capo Colonna, che sorge  sul promontorio dove si ergeva il grande Heraion Lakinion, culto tra i più noti della  Magna Grecia. Il Parco include 30 ettari di terreno adibito a scavi e 20 ettari adibiti a macchia mediterranea. Sul  capo Lacinio, oltre al santuario di età greca dedicato ad Hera, vi è un’ampia area di età romana, un insediamento  attivo dall’età repubblicana – dal 194 a.C. alla piena all’età imperiale, che è stato relativamente indagato, ed è  visibile solo in parte perché molte aree sono state ricoperte dopo gli scavi per tutelarle.

A Nocera Terinese (CZ) sono tanti i piccoli tesori da visitare: la Chiesa Santa Maria della Pietà, piccola e graziosa, nota ai più per l’interessante iconografia  del vecchio portale ligneo in cui sono scolpite numerose effigi, come la sirena bicaudata, i putti e alcuni simboli  liturgici quali la conchiglia e i grappoli d’uva. Passeggiando per le strette vie del paese, si giunge nella piazza  principale dove sorge la Chiesa Madre di San Giovanni Battista, con la stupenda cupola ricoperta da grigiole a  due colori e gli affreschi di F. Colelli. Nei pressi si trovano l’austera Chiesa di San Martino o dei morti, la Chiesa  di San Francesco, che conserva elementi decorativi arabo-normanni e rinascimentali, e la Chiesa  dell’Annunziata, con la statua lignea della Pietà. Sulla sommità della collina sorge il Convento dei Cappuccini, nato dalla trasformazione di un antico fortilizio normanno.

Qui, durante le Giornate Fai, sarà allestita una mostra  sulla flagellazione rituale con il cardo dei Vattienti e il prof. Franco Ferlaino, il prof. Antonio Macchione e l’antropologo Vito Teti, in un incontro dibattito, affronteranno l’argomento da varie angolazioni. 

Inoltre, in collaborazione con il Conservatorio Tchaikovskij, gli studenti si  esibiranno con i loro strumenti tradizionali. Domenica 23, dalle 10 alle 1,3 gli iscritti Fai o chi si iscrive in loco potranno visitare Palazzo Ventura. Infine, si potrà partecipare alla passeggiata naturalistica “dei cinque mulini”, un  percorso lungo il fiume Grande dove osservare i resti dei mulini ad acqua e la flora e la fauna tipiche del luogo.

A Pizzo, invece, è previsto un itinerario storico che ripercorrerà le orme di Alexandre Dumas, e presso l’Istituto  Tecnico Trasporti e Logistica “Nautico Pizzo 1874” saranno mostrate strumenti fondamentali della  navigazione.

A Reggio, invece, è stato organizzato, nella ricorrenza del Giubileo, è stato organizzato un percorso che comprende: il Museo Diocesano  Mons Aurelio Sorrentino e suggestive chiese del centro storico: Santuario di San Paolo alla  Rotonda, Ruderi di San Giovanni extra Muros e Chiesa di San Giorgio al Corso, Chiesa di San  Pietro al Calopinace, Chiesa di Sant’Antonio Abate ad Archi, Chiesa di San Giuseppe al Corso.  

Siderno, infine, propone un itinerario alla scoperta del borgo affacciato sulla costa jonica,  il cui primo nucleo abitato è originario del XIV secolo. Sarà l’occasione per riscoprire la pregevole scultura lignea  della Madonna di Portosalvo attribuita al grande scultore napoletano Francesco Verzella, oggetto nel 2019 di un  minuzioso intervento di restauro che ha riportato alla luce la sua raffinatissima esecuzione e le preziose policromie  originali. Coronata solennemente con diadema d’oro l’8 settembre 1923, acclamata coralmente Patrona e Regina di  Siderno, è circondata da una filiale devozione che culmina annualmente nei grandi festeggiamenti patronali dal 29  agosto all’8 settembre.

Si visiteranno, inoltre, Villa Russo, dimora suburbana in stile Liberty, coi suoi interni  interamente affrescati dal pittore siciliano Sebastiano Pennisi, il salotto sontuosamente ornato di stucchi  classicheggianti e il monumentale scalone in marmo; Palazzo Falletti Princi di Siderno, edificato a metà dell’800  su incarico di Francesco Saverio Falletti, personaggio del Risorgimento calabrese, che custodisce una notevole  galleria di quadri raffiguranti gli illustri esponenti della famiglia e una biblioteca. Inoltre, la passeggiata nel centro  cittadino costituirà l’occasione per approfondirne la storia, attraverso la riscoperta di Piazza Vittorio Veneto e del  Monumento ai Caduti di Guerrisi, di Piazza Cavour con al centro il Busto di Michele Bello, e il caratteristico rione 

Sbarre, il quartiere dei pescatori, fitto reticolo di vicoli che, ancora oggi, attraggono per il loro fascino e il singolare  rapporto con il mare. (rrm)