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Turismo, tour operator e agenzie di viaggi dimenticati dalla Regione

Nella giornata di ieri, la presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ha presentato quattro misure per sostenere e rilanciare il comparto del turismo, dimenticandosi, però, del settore delle agenzie dei viaggi, dei tour operator incoming, dei trasporti e delle guide turistiche.

A lanciare l’allarme, 20 tour operator incoming Calabria – Alfa 21, Gregorio Mungari Cotruzzolà, Antichi Sentieri, Giuseppe Piazzese, Dafne Turismo, Antonio Muia, Ego travel, Avellino Emanuele Costa, Europeguest.com: Angelo Toro, Full Travel, Giuseppe Canzonieri, Gigante Viaggi, Claudia Gigante, Japigium Vacanze, Giusi Provenzano, La Diano Viaggi, Massimo Diano, I Viaggi degli Dei, Antonio Maiolo, Le vie della Perla, Brunella Brusco, Terre Brutie T.O, Antonio Gaudio, Tropea.biz by ToreJeo, Salvatore Tripaldi, Vacanze Italiana, Massimo Antonicelli, Viaggi e Miraggi, Giovanni Giordano, Tropea Viaggi, Giuseppe Tassi, che dichiarano, con amarezza, che «dei quattro provvedimenti annunciati ieri nessuno riguarda il nostro settore».

Un’amarezza che nasce non solo perché il settore si aspettava più attenzione da parte della Giunta Santelli, ma anche perché questa attenzione «più volte è stata annunciata ma che non si è mai concretizzata in atti concreti».

«Si era parlato in queste settimane di un intervento a favore delle agenzie o dell’incoming calabrese – hanno spiegato i tour operator –. Ma di queste misure nella conferenza stampa di ieri non si è fatto nessun cenno. Anche perché la bozza che circolava sull’incoming in Calabria era fortemente penalizzante per la stragrande maggioranza degli operatori incoming calabresi».

«Apprezziamo molto il provvedimento Acccogli Calabria – hanno proseguito – che va a favore delle strutture ricettive calabresi con cui lavoriamo in spirito di collaborazione fattiva. È giusto prevedere un aiuto economico in base alle perdite di fatturato nel 2020  rispetto all’anno  precedente. Chiediamo perché questa misura venga allargata a tutto il mondo turistico, alle agenzie di viaggi, ai tour operator incoming, alle società di trasporto».

«Così come chiediamo – hanno continuato i tour operator incoming Calabria – che i bonus previsti nelle misure Stai in Calabria e in Calabria sia possibile utilizzarli e spenderli anche attraverso le agenzie di viaggi e tour operator, così come avviene a livello nazionale. Infine ci sia consentito esprimere tutte le nostre riserve sulla misura Accoglienza Calabria e sugli spot previsti per rilanciare il brand Calabria. Capiamo lo spirito positivo ma si corre il rischio di avere un effetto boomerang in un momento in cui forti sono le polemiche sia estere e sia nazionali su come vengono investiti i fondi comunitari. Crediamo che una misura come “accoglienza Calabria” possa solo alimentare polemiche stupide contro di noi, non abbia alcun ritorno in termini di presenze nella nostra regione e che la nostra terra ha bisogno di campagne promozionali sobrie che puntano sulle nostre risorse e sulle nostre bellezze».

«Chiediamo – continuano – che questi fondi vengano utilizzati per allargare il provvedimento Accogli Calabria al nostro mondo e coprire così realmente tutto il settore turistico calabrese. E infine una considerazione finale, si parla tanto di spot e di testimonial. Crediamo che la migliore pubblicità per la Calabria sarebbe assicurare spiagge pulite, mare trasparente e borghi e città pulite». (rrm)

In copertina, photo by Eugenio Camporato on Unsplash