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A Reggio chiude definitivamente la Casa di Riposo Don Orione

Uil Pensionati RC: Possibile chiusura Don Orione minaccia per anziani e lavoratori

Giuseppe Talia, segretario generale di Uilp Reggio Calabria, ha evidenziato come «la possibile chiusura della Casa di Riposo Don Orione di «Reggio Calabria rappresenta una grave minaccia non solo per gli anziani che vi risiedono, ma anche per i numerosi lavoratori che vedono compromesso il loro orizzonte occupazionale».

Per questo «serve un pronto intervento delle autorità per evitare la chiusura definitiva della Rsa Don Orione», «una struttura – ha detto Talia – che è stata un pilastro per la cura degli anziani nella regione, offrendo servizi essenziali a una popolazione vulnerabile,  garantendo la continuità dei servizi per gli anziani e la protezione dei posti di lavoro».

Ma anche «un intervento immediato delle autorità – ha ribadito – competenti per affrontare queste criticità. In particolare, si richiede: il potenziamento dei servizi di medicina territoriale per garantire un accesso più rapido ed efficiente alle cure sanitarie per i pensionati. Ma anche, l’implementazione di misure urgenti per ridurre le liste d’attesa e migliorare l’efficienza del sistema sanitario provinciale. E, infine, politiche attive del lavoro per creare nuove opportunità occupazionali nella provincia e contrastare il calo demografico».

Nel corso della Segreteria provinciale del sindacato, infatti, si è discusso della grave crisi sociale ed occupazionale che affligge la provincia. I temi principali discussi includono le difficoltà affrontate dalle pensionate e dai pensionati, l’inefficienza della medicina territoriale e la chiusura della storica Rsa Don Orione di Reggio Calabria.

«La provincia di Reggio Calabria – ha spiegato – sta attraversando una delle crisi sociali ed occupazionali più gravi della sua storia recente. Il tasso di disoccupazione è allarmante e la mancanza di opportunità lavorative sta spingendo molti giovani a lasciare la regione in cerca di un futuro migliore altrove. Questo esodo sta portando ad un preoccupante calo demografico che aggrava ulteriormente la situazione economica e sociale della provincia».

«Le pensionate e i pensionati di Reggio Calabria – ha proseguito – affrontano numerose sfide quotidiane. Le liste d’attesa per le prestazioni sanitarie sono inaccettabilmente lunghe, rendendo difficile l’accesso tempestivo alle cure necessarie. La medicina territoriale, che dovrebbe garantire assistenza sanitaria di base e prevenzione, è inefficiente e spesso inadeguata a soddisfare le esigenze della popolazione anziana. Questi problemi non solo mettono a rischio la salute dei pensionati, ma contribuiscono anche a un crescente senso di abbandono e insicurezza tra gli anziani. Problematiche che potrebbero amplificarsi con l’applicazione concreta della autonomia differenziata».

«La Uil pensionati di Reggio Calabria ribadisce il proprio impegno nella difesa dei diritti dei pensionati e nella promozione di politiche che migliorino la qualità della vita per gli anziani. È fondamentale – ha concluso – che le istituzioni rispondano prontamente a queste emergenze per costruire un futuro più equo e sostenibile per tutti i cittadini di Reggio Calabria». (rrc)