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Una imbarcazione dei migranti diventa un progetto artistico

Una imbarcazione dei migranti diventa un progetto artistico

I frammenti di un barcone utilizzato in uno dei tanti viaggi verso le coste italiane è stato trasformato, da simbolo del dolore per l’abbandono della propria terra,  a messaggio di speranza di un nuovo inizio, grazie all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Adm) e del Liceo artistico “M.  Preti/A. Frangipane” di Reggio Calabria.

Nei mesi scorsi ha, infatti, preso avvio tra le due Istituzioni un programma di collaborazione finalizzato  a valorizzare il tema dell’accoglienza umanitaria e quello della tutela ambientale in vista del Progetto  Civitas – un percorso di Educazione civica in rete con altre realtà scolastiche del nostro territorio,  promosso dall’ex Presidente della Corte d’Appello dott. Luciano Gerardi – che ha coinvolto vari Istituti  scolastici cittadini nell’evento finale tenutosi proprio di recente a Piazza Castello e nei locali messi a  disposizione dalla Corte d’Appello sul tema Costituzione. 

In particolare, Adm – cioè l’ente statale incaricato dello smaltimento delle imbarcazioni utilizzate  per l’immigrazione irregolare e alla bonifica ambientale per liberare fondali, coste e porti da tutto  ciò che costituisce una minaccia per la salute pubblica – ha aderito tramite la sua struttura regionale  alla richiesta avanzata dal liceo artistico reggino di avere pezzi di un barcone destinato alla  demolizione, al fine di realizzare alcune opere artistiche, legate alle buone pratiche civiche e ai  comportamenti virtuosi, per essere cittadini attivi e consapevoli. 

La Scuola, supportata da Adm Calabria, ha scelto di lavorare sull’articolo 9 della Costituzione che  tutela il patrimonio culturale in tutte le sue forme e, in quest’ottica, è stato scelto lo Stretto di  Messina come tema da approfondire in un dialogo tra la civiltà presente e quella classica: patrimonio  paesaggistico da conoscere, tutelare e valorizzare; luogo di scambi culturali nell’antichità; matrice  identitaria del nostro presente; “luogo” che accoglie chi viaggia per mare, offrendo un porto sicuro.  

Scopo altissimo dell’arte è “raccontare”, sensibilizzare, favorire riflessioni su aspetti della vita spesso  trascurati; la rappresentazione figurativa pittorica e scultorea proposta dagli alunni esprime  pienamente questo valore e rappresenta un germoglio visibile per accrescere il sentimento di pietà  che spesso la nostra società non coglie. Lo spirito che ha animato le varie opere creative dei ragazzi  esposte in Tribunale, molto apprezzate dai visitatori istituzionali e dal pubblico presente, non è stato  quello di raccontare la drammatica retorica della morte, ma una testimonianza di accoglienza che gli  abitanti delle nostre coste offrono a queste persone in fuga.  

Una realizzazione artistica dall’alto valore civico, che mira a scuotere le coscienze sui princìpi  fondanti di una civiltà democratica, in cui la solidarietà e il rispetto dell’altro sono un patrimonio  inalienabile per chi arriva e per chi accoglie. (rrc)