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Antonella Polimeni nuovo Rettore de La Sapienza

Una reggina al posto di Gaudio: Antonella Polimeni nuovo Rettore de La Sapienza

È Antonella Polimeni, medico e ricercatore, specializzata in odontostomatologia, il nuovo Rettore del più grande Ateneo d’Europa, La Sapienza di Roma. La professoressa Polimeni, che ha origini reggine, prende il posto del prof. Eugenio Gaudio (cosentino), con grande orgoglio e soddisfazione della larghissima comunità calabrese di Roma, per una nuova guida di origini calabresi.

È la prima volta che una donna assume questo prestigioso incarico a capo di una popolazione universitaria di 120mila studenti e più di 4700 tra docenti e ricercatori. La nuova Rettrice, una qualificata figura di scienziata e ricercatrice, succedel prof. Gaudio, dopo sei anni, che – in base alle nuove regole dell’Ateneo – non poteva più candidarsi. Ci si aspettava dopo due medici (Frati e Gaudio) un ingegnere a capo della Sapienza (la Facoltà di Ingegneria è appena sotto Medicina per numero di iscritti), ma è prevalsa una scelta che premia competenza e capacità. La dottoressa Polimeni conosce a fondo La Sapienza dove ha percorso tutte le tappe, da studentessa a consigliere d’amministrazione, nonché Preside della Facoltà di medicina e Odontoiatria. Il suo programma di oltre 30 pagine – dove aveva scritto: «Mi presento alle Elettrici e agli Elettori con una esperienza venticinquennale maturata nella nostra Istituzione e negli Organi di Ateneo animata dall’entusiasmo e dalla forte determinazione a imprimere alla nostra grande Università un ulteriore salto qualitativo a tutti i livelli. Una riforma strutturale a medio termine – così la definirei – che si dimostri all’altezza della nostra indiscussa eccellenza» – ha convinto gli elettori dell’Ateneo.

Soddisfazione nel mondo scientifico. Uno dei primi a congratularsi è stato l’ex presidente della Regione Calabria, nonché illustre farmacologo di fama internazionale Pino Nisticò: «Una scelta che premia e riconosce il merito, in una scienziata, una ricercatrice e una manager che saprà gestire al meglio, in questo grave momento di pandemia, le tante criticità e alzerà il livello degli standard della sanità, nonché darà un qualificato contributo alla lotta contro il Covid. Un impegno che, tra l’altro – come ha dichiarato la stessa Polimeni –, servirà a ricomporre la frattura tra scienza e società, nel quadro della grave diffidenza che si registra nei confronti della ricerca». (rrm)