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Sebastiano Caffo

VIBO – Sebastiano Caffo nominato commissario straordinario della Camera di Commercio

Prestigioso incarico per Sebastiano Caffo, che è stato nominato commissario straordinario della Camera di Commercio di Vibo Valentia.

A nominarlo, con proprio decreto, il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, riconoscendolo «in possesso dei requisiti e dell’esperienza adeguata ad esercitare le suddette funzioni».

L’’accelerata agli accorpamenti delle Camere di Commercio impressa dal D.L. n. 104 del 14 agosto u.s., cosiddetto Decreto Rilancio, con la previsione della decadenza degli organi camerali già scaduti ed operanti in regime di prorogatio, aveva posto molti Enti, tra cui quello di Vibo Valentia, in attesa della nomina di un Commissario straordinario che assicurasse continuità e rappresentatività nelle attività istituzionali.

Sebastiano Caffo, assommando le funzioni proprie degli organi istituzionali, in continuità, riprende così la guida dell’Ente economico territoriale, consapevole – ha detto il neo Commissario – degli oneri e delle responsabilità del ruolo, ma, allo stesso tempo, orgoglioso e determinato nel proseguire, con rinnovato spirito di servizio, un percorso già intrapreso a supporto e tutela del nostro territorio e delle nostre imprese, soprattutto nel perdurare di un periodo di grandi difficoltà per la pandemia ancora in atto e fortemente delicato per il processo di accorpamento in progress, in cui massimo sarà l’impegno affinché, nella nascente Camera unica (Vibo Valentia-Catanzaro-Crotone), alla realtà locale e al sistema produttivo sia assicurata adeguata rappresentanza, nonché il mantenimento della sede di Vibo Valentia con i relativi servizi alle imprese».
Una nuova sfida per Caffo, con compiti sicuramente importanti e gravosi.
«Proprio per questo – ha detto il Commissario – ringrazio il ministro Patuanelli e il presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, per la fiducia accordatami nell’attribuirmi un ruolo così rilevante, che accetto, per un senso di responsabilità verso il territorio e le imprese ma anche nella consapevolezza di poter contare su una forte squadra, quella formata dal personale della Camera di Commercio, a cui va la mia piena fiducia e il mio apprezzamento, perché ha sempre lavorato e lavora bene, con precisione e dedizione, per offrire servizi di alto livello, nonostante le poche risorse a disposizione».
«Professionisti che, sicuramente – ha aggiunto – in un contesto allargato sapranno integrarsi creando valore per il territorio della Calabria centrale, dove l’unità e il lavoro corale saranno presupposti indispensabile per lo sviluppo del sistema imprenditoriale, dunque, economico e sociale. Inoltre, sentitamente ringrazio, per il percorso fatto insieme in tanti anni, la Giunta e il Consiglio della Camera di Commercio di Vibo Valentia, nonché il segretario Generale, Bruno Calvetta, che hanno sempre operato con impegno a tutela delle imprese, in particolare in questo ultimo periodo, destinando, ad Aziende in difficoltà, tutti i fondi esistenti a ristoro di danni subiti per la pandemia. Ringrazio poi le Associazioni di Categoria, i rappresentanti istituzionali e i soggetti attivi del territorio, con i quali, in questi anni, abbiamo mantenuto un’interlocuzione costante e costruttiva, che è mia intenzione riattivare, per dare nuovo slancio ad interventi già intrapresi e alla costruzione di nuove progettualità».
«La Camera di Commercio – ha sottolineato Caffo – è patrimonio delle aziende, alimentato solo dai diritti camerali che queste versano e che l’Ente a loro restituisce creando per valore e opportunità, sostenendo in particolare le realtà produttive con maggiori difficoltà o in fase di Start-up, che proprio nel sistema camerale, oltre che nelle Associazioni di Categoria, devono trovare supporto per la crescita dimensionale e per la qualificazione professionale dei collaboratori come degli stessi imprenditori. Ecco –conclude il Commissario- in questa nuova fase, in sostanza cambia il ruolo ma non cambiano obiettivi e metodo: tutela e competitività di territorio e imprese nella dialettica e nel confronto aperto e costruttivo». (rvv)