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VIBO – Successo per le iniziative del Sistema Bibliotecario per la Giornata dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza

Il Sistema Bibliotecario Vibonese ha celebrato la Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza con una serie di iniziative, rese possibile grazie al gruppo di lavoro Tutti uguali, tutti diversi con la lettura.

Molto partecipato è stato, ad esempio, il consueto appuntamento con le letture ad alta voce del venerdì (da novembre trasferito su Google meet a causa dell’emergenza sanitaria), per l’occasione interamente dedicato ai diritti dei bambini: durante l’evento di questa settimana, Andiamo Diritti alle storie con le letture del venerdì  (in collaborazione con Unicef Italia e Nati per Leggere Calabria), i più piccoli hanno avuto l’occasione di scoprire la Convenzione Internazionale attraverso brevi video, giochi e grazie alla bellissima storia L’isola degli smemorati, firmata da Bianca Pitzorno.

Il Sistema Bibliotecario, inoltre, ha aderito alla campagna nazionale Unicef Il futuro che vorrei me lo leggi in faccia: «Per i giovanissimi, che soffrono più di chiunque altro le tante limitazioni imposte dalla crisi sanitaria, è oggi più importante che mai pensare a un futuro oltre il Covid-19. Per questo l’Unicef Italia, in occasione della Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza – che si celebra il 20 novembre, nell’anniversario dell’approvazione della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia – propone a bambini e ragazzi di compiere un gesto simbolico: scrivere sulla propria mascherina un messaggio – una parola, una frase, un simbolo, non c’è limite alla creatività – che parli del domani, dell’avvenire atteso o sperato al di là di questa sorta di “era glaciale” della nostra vita collettiva».

L’iniziativa è stata accolta con molto entusiasmo dalle famiglie del vibonese, che hanno deciso di partecipare inondando letteralmente la casella di posta del Sbv con le foto e i messaggi dei loro bambini.

«Sono rimasta molto colpita – ha dichiarato Katia Rossi, responsabile del progetto “Tutti uguali, tutti diversi con la lettura –  dallo slogan della campagna Unicef Il futuro che vorrei, che mi è sembrato estremamente calzante per il periodo che stiamo attraversando: è necessario, soprattutto per i più piccoli, non abbandonarsi all’isolamento e alla preoccupazione che questo momento storico porta con sé, ma piuttosto pensare con positività al futuro, immaginarlo fin da subito, pianificarlo …Solo così si riuscirà a superare questa empasse».

«Confrontandomi con il gruppo di lavoro di “Tutti uguali, tutti diversi con la lettura” – ha aggiunto – è parso a tutte importante e urgente far partecipare la nostra città a questa iniziativa, e ci siamo messe subito all’opera: attraverso i social abbiamo chiesto ai bambini di lanciare un messaggio, di raccontarci – come solo loro sanno fare – del domani, dei desideri per il loro avvenire, di ciò che più gli manca in questo momento di chiusura forzata».

«Il risultato – ha concluso – è stato racchiuso in un collage di foto, ma si coglie soprattutto negli sguardi pieni di vita e nei SORRISI (nascosti solo un po’ dalla mascherina!) di ogni bambino. Grazie ad Unicef per l’importantissima campagna “Il futuro che vorrei me lo leggi in faccia”. Grazie a tutti i bambini per aver partecipato con entusiasmo, e per averci regalato un messaggio di speranza per il futuro!».