Si chiama Walk l’iniziativa che vuole unire lo sport e la valorizzazione del territorio ideato dai giovani rendesi Giovanni Senatore, studente di Economia all’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Paolo Mauro e Nicolò De Seta e che partirà da Forlì il 13 aprile, per arrivare a Rende.
In questo ritorno verso casa, – una camminata di circa mille chilometri – Paolo e Nicolò si occuperanno di documentare il viaggio con aggiornamenti e dirette sui principali social media, evidenziando bellezze e sensibilizzando sulle criticità che, purtroppo, faticano a mancare.
Tuttavia, non si tratterà di una semplice camminata, ma di qualcosa di molto più significativo. Il Progetto Walk si svolgerà, infatti, in collaborazione con Plastic Free, un’associazione che da anni si batte per un mondo senza plastica. Grazie alla partnership con questa importante associazione, Giovanni, in quanto referente Plastic Free, terrà, con altri referenti, delle attività di sensibilizzazione in ognuna delle tappe prefissate per il suo percorso (Forlì, Firenze 14/04, Roma 21/04 e Cosenza 04/05) che spazieranno da incontri formativi sulla crisi climatica con le scuole a dei CleanUp insieme ad altri volontari.
«Spesso noi Italiani – si legge in una nota – ci dimentichiamo di vivere in un Paese meraviglioso. Conoscere e valorizzare il nostro territorio è importante perché, oltre ad arricchirci come persone, ci fa capire quanto sia importante salvaguardarlo. E proprio da qui viene l’idea del Progetto WALK, un’impresa che molti potrebbero considerare difficile o addirittura folle. Ma Giovanni, Nicolò e Paolo sanno bene che, per realizzare il sogno di un Pianeta migliore e più sostenibile, è necessario oggi più che mai avere il coraggio di impegnarsi per il futuro. Magari un nuovo e giovane punto di vista, oggi, può contribuire a tale realizzazione».
Il nome Walk è un gioco di parole: to walk in inglese significa “camminare”, ma Walk è anche acronimo di Why Accomplish Like Kids, ovvero “perché realizzare come bambini”. E in effetti, il progetto ambizioso di Giovanni, Paolo e Nicolò è un richiamo a tutti i giovani che hanno voglia di guardare la realtà con gli occhi sognanti di bambini, ma di sforzarsi per cambiarla con una mentalità adulta. Rincorrere i propri obiettivi, innamorati come bambini e determinati come adulti, senza porsi troppe barriere derivanti dalla razionalità adulta. (rrm)