;
Welfare, la Regione approva due libere per recupero e il reinserimento delle persone detenute e la famiglia

Welfare, la Regione approva due libere per recupero e il reinserimento delle persone detenute e la famiglia

«Sono felice di annunciare due importanti provvedimenti che riguardano il recupero e il reinserimento delle persone detenute e la famiglia», ha annunciato l’assessore regionale al Welfare, Emma Staine, a seguito dell’approvazione, da parte della Regione, di due delibere per il Welfare.

Si tratta, nello specifico, dell’istituzione di una Cabina di regia, presieduta dall’assessore regionale al Welfare, per coordinare un sistema integrato di interventi e servizi sociali per il reinserimento delle persone sottoposte a provvedimenti limitativi o privativi della libertà personale dall’Autorità giudiziaria. Poi, il via libera ai criteri e alla modalità di utilizzo del Fondo statale per le politiche della famiglia 2022, che ammonta ad euro 1.233.000,00 per la Calabria, per interventi volti a sostenere la famiglia nei diversi ambiti, che spaziano dalla promozione di politiche familiari, alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, alle attività a favore della prima infanzia e delle responsabilità genitoriali.

«Un doveroso ringraziamento alla senatrice Tilde Minasi che ha iniziato il lavoro che oggi ho l’onore di proseguire – ha aggiunto Staine –. Le due delibere rappresentano il prosieguo di progetti avviati, ma è necessario portare nuove idee per valorizzare i settori di mia competenza, con il supporto di tutti gli strumenti disponibili. Per il mio assessorato l’impegno primario è quello di tutelare le fasce deboli, e so che avremo la possibilità di lavorare in sinergia con tutto il terzo settore che in Calabria rappresenta una risorsa straordinaria».

«La pandemia, la guerra e la crisi economica hanno portato le famiglie a vivere una complessità di disagi che meritano un’attenta analisi e un progressivo aumento del numero di famiglie multiproblematiche – ha concluso –. L’obiettivo è quello di evitare che le famiglie, che finora hanno resistito, sprofondino in una situazione di difficoltà e che quelle più fragili non peggiorino la loro condizione». (rcz)