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ZACCANOPOLI (VV) – Sabato la mostra “Tra persistenze e trasformazioni”

Sabato 10 agosto, a Zaccanopoli, nei pressi dell’oratorio in Contrada Contura, alle 17, s’inaugura la mostra Tra persistenze e trasformazioni – La campagna e il paesaggio a Zaccanopoli a cura di Francesco Mazzeo e Pasquale Scordamaglia.

L’esposizione è organizzata dall’Associazione Zaccanopoli Bene Comune ed è il primo appuntamento culturale che, in realtà, si rinnova già da qualche anno, frutto del sodalizio di Francesco Mazzeo, promotore di iniziative sociali e culturali che hanno al centro dell’interesse il paese natio, con Pasquale Scordamaglia, fotografo di Santa Domenica di Ricadi, discendente da famiglia zaccanopolese, anch’egli amante del paese paterno.

Il tema di quest’anno tratta delle campagne zaccanopolesi e, in particolare, dell’evoluzione del paesaggio agrario alla luce dei mutamenti che interessano l’agricoltura. Questo, nello specifico, sarà il tema della conferenza dibattito che animerà la serata a partire dalle 21.

Insieme agli autori della mostra, parteciperà alla conferenza dibattito anche Ennio Furchì di Santa Domenica di Ricadi, già dirigente sindacale a Torino e a Bologna, il quale parlerà delle condizioni economiche e sociali dei contadini fra riforma e patti agrari. La mostra propone un originale punto di vista nella lettura del paesaggio agrario zaccanopolese, che poi è riferibile a buon parte di quello del Poro, centrato su cinque percezioni che hanno a che fare con una lettura sociale delle dinamiche che lo riguardano: i paesaggi della resistenza e della nostalgia, i paesaggi dell’abbandono, i paesaggi della fiducia e della speranza, i paesaggi dell’illusione, i paesaggi della natura.

Traspare dal titolo delle cinque sezioni della mostra il desiderio di vedere il proprio paese protagonista di un futuro solido e solidale; un futuro che al momento appare incerto e condizionato da uno sviluppo in gran parte tradito e che fatica ad affermarsi. La mostra sarà visitabile sabato 10 dalle 17e domenica 11 agosto, a partire dalle 10. (rvv)