C’è anche la Calabria al Festival di Sanremo, grazie alla presenza delle 20 aziende calabresi che sono state selezionate dalla Apci Calabria, rappresentata per la kermesse sanremese da Franco Papa e Monika Sannicola, e dall’Accademia delle Tradizioni Enogastronomiche di Calabria.
Dall’area grecanica reggina sono arrivati preziosi salumi, riconosciuti anche da Slowfood per la loro importanza storica e le loro caratteristiche organolettiche, mentre risalendo dalla parte ionica calabrese è possibile incrociare a Sanremo la spettacolare mortadella di suino Nero di Calabria della zona aspro montana, oltre ad altre delizie della norcineria locale.
Non mancano, poi, i tipici Bocconotti di Mormanno, realizzati con la ricetta tradizionale, le confetture e le marmellate del Pollino, oltre ai liquori e agli amari da infusi di erbe e radici della Sila, che si rifanno alla millenaria tradizione di Re Italo.
E ancora, la vera liquirizia naturale calabrese, unita alla lavorazione dei cedri e di altre delizie, come i fichi, peculiarità del tirreno cosentino, insieme ai taralli artigianali tipici di Acri, che sono sempre più apprezzati in tutta Italia.
Non mancano neanche i pregiati vini che la nostra terra dona fin dai tempi della Magna Graecia.
Ma, grazie anche a questo evento, è possibile scoprire che la Calabria è anche innovazione nell’ambito dell’agroalimentare, tanto da incuriosire molto gli artisti e gli organizzatori di Sanremo: a sorprendere sono i prodotti realizzati a Bisignano (CS) dall’ingegnere alimentare Mario Pietramala, che hanno caratteristiche salutistiche uniche e innovative, come i gelati senza latte, i buonissimi dolci senza glutine e tante altre golosità anche per vegani, che non è detto che non siano anche loro golosi.
Nel gruppo di aziende presenti a Sanremo, grazie all’intuizione di Riccardo Magarò e Vincenzo Serra, che hanno promosso la rete Tipicaly e Qualitaly, trovano spazio anche le produzioni biologiche di meravigliosi frutti di bosco provenienti dalle incontaminate montagne calabresi e, in omaggio per le star presenti a Sanremo, anche i foulard realizzati dalla stilista calabrese, conosciuta in tutto il mondo, Luigia Granata.
E mentre c’è una Calabria che sui media nazionali offre una pessima immagine di se, c’è una parte sana dell’imprenditoria, soprattutto giovanile, che si rialza, guarda avanti, resiste, lotta e fa rete nonostante si continui a pensare che i calabresi abbiano dei limiti caratteriali nello stare insieme. (rrm)