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Sacal - Lamezia Airport

Cgil Area Vasta e Filt Cgil: Sostituire il management della Sacal

Il segretario generale della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, Enzo Scalese, e Nino Costantino, segretario Filt-Cgil Calabria, hanno ribadito la necessità di «rimettere profondamente mano all’intero management per ridare prospettiva e slancio ad una nuova fase della Sacal. È con questo intento che chiediamo al Presidente della Regione Roberto Occhiuto e all’assessore Fausto Orsomarso di convocare tutte le Organizzazioni sindacali per avviare una discussione di merito».

«Dopo tanto silenzio – hanno detto – registrato anche nella recente campagna elettorale, il fatto che stia avvenendo una discussione sulla Sacal è positivo. Come lo è la netta presa di posizione del presidente della Regione, Roberto Occhiuto. Ora, però, non si tratta più di disquisire sul tempo passato ma di come si intendono affrontare poche ma fondamentali questioni».

«La prima – hanno spiegato – è relativa ai lavoratori stagionali della Sacal SpA e della Sacal GH che quest’anno hanno saltato senza alcuna giustificazione aziendale la stagione invernale il che comporta la mancata corresponsione dello stipendio, dei contributi, una minore se non nulla indennità di disoccupazione e una più buia previsione di stabilizzazione futura. E sapere cosa ne pensa la Regione (maggioranza e opposizione) su questo sarebbe già un fatto importante».

«La seconda – hanno aggiunto – riguarda la nuova composizione societaria a maggioranza pubblica che rappresenta una solida base di partenza per una società che avvalendosi anche di privati del settore possa davvero costruire un sistema aeroportuale all’altezza delle aspettative della Calabria. Che adesso però si cominci a discutere se Fincalabra possa o meno rappresentare lo strumento giusto ci sembra quanto meno paradossale nella situazione in cui la Sacal si era trovata qualche settimana addietro».

«La terza e fondamentale questione – hanno concluso – riguarda il ruolo dell’attuale management. Certo, c’è una pesante responsabilità dell’attuale Presidente della Sacal che non ha rappresentato gli interessi dell’Ente Regione di cui per altro era espressione e neanche quelli della Calabria, dei suoi cittadini e dei lavoratori. Ma è l’intero gruppo dirigente che ha sbagliato: nella gestione generale del sistema aeroportuale e nei singoli scali; nei rapporti sindacali volutamente discriminatori soprattutto nei confronti di alcune sigle che hanno con schiettezza sempre espresso il proprio pensiero. In tutto ciò fanno da contorno le prese di posizione assunte dagli enti controllori (come Enac ed Anac) e quelli ispettivi (Ispettorato del lavoro)». (rcz)