L’ex ausilioteca di Archi a Reggio Calabria diventerà un centro per l’autismo. È quanto ha deciso la giunta comunale guidata dal sindaco f.f. Paolo Brunetti, che ha approvato il progetto esecutivo per il recupero dell’immobile.
A darne notizia in una nota congiunta gli assessori comunali Lucia Nucera, con delega all’edilizia sociale, e Demetrio Delfino, con delega al Welfare. L’intervento, programmato nell’ambito delle linee di indirizzo a suo tempo fissate dal sindaco Giuseppe Falcomatà, con l’allora assessore ai Fondi Comunitari Giuseppe Marino, è finanziato attraverso i fondi del Pon Metro, per una somma complessiva di 1 milione e 200 mila euro.
Il progetto si inserisce peraltro nell’ambito dell’accordo quadro di collaborazione stipulato tra il sindaco Falcomatà e l’istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Centro Neurolesi “Bonino Pulejo” di Messina, accreditato presso il Ministero della Salute a svolgere attività di ricerca in materia di neuroriabilitazione, neuriofisiologia clinica e strumentale in materia neuroscienze cliniche e neurobioimmagini e di altri settori medici specializzati utili al trattamento dei pazienti affetti da disturbi delle spettro autistico.
Un’attività che si pone gli obiettivi – come si legge nella convenzione – «dell’inclusione sociale, dello sviluppo di nuove metodologie e tecnologie che portino ad un miglioramento della qualità della vita per il maggior numero possibile di persone attraverso la ricerca finalizzata allo studio, alla diagnosi precoce e al trattamento dei deficit comunicativi, sociali e cognitivi dei bambini con condizioni di disabilità».
Il centro per l’autismo si pone quindi l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per famiglie, associazioni e ricercatori, quotidianamente impegnati nell’assistenza e nella cura dei soggetti con disturbi dello spettro autistico. Un centro d’eccellenza di servizi sperimentali che sorgerà quindi nella zona nord della Città, nell’edificio della ex ausilioteca di Archi, costituendo una risposta concreta alle esigenze di diagnosi e supporto della condizione di disabilità emerse nella comunità.
«L’obiettivo – affermano nella nota congiunta gli Assessori Nucera e Delfino – è quello di andare costituire un polo di eccellenza per la ricerca, la prevenzione e la cura dell’autismo, coniugando in maniera sinergica tutti gli aspetti collegati alla patologia e dando un sostegno concreto e quotidiano non solo a chi ne soffre, ma anche ai familiari e a coloro che, stando attorno ai pazienti, possono contribuire al loro benessere e al miglioramento delle occasioni di comunicazione».
«L’immobile – viene spiegato – sarà riadattato in modo funzionale per integrare l’erogazione dei servizi di cura e diagnosi precoce dell’autismo con spazi destinati a laboratori, a un piccolo parco giochi e ad una sala per eventi pubblici. Saranno attivati lo Sportello autismo, il Servizio di diagnostica, la Struttura di assistenza specialistica ambulatoriale e la Struttura di riabilitazione ambulatoriale, con interventi personalizzati che supereranno l’approccio specialistico tradizionale per focalizzarsi sui bisogni del paziente con una valutazione multidisciplinare e globale, che tenga conto del contesto familiare, sociale e relazionale di riferimento». (rrc)