di ARISTIDE BAVA – Borghi antichi avanti tutta. Da Siderno superiore un pregevole esempio di “rivitalizzazione” che potrebbe essere d’esempio per i tanti borghi sparsi sul territorio calabrese fiaccati da uno spopolamento che si trascina ormai da molti anni. Ecco perchè per il Borgo antico di Siderno superiore quest’anno è stato un Natale speciale.
Se il centro cittadino ha polarizzato l’attenzione del grande pubblico con le molte manifestazioni che hanno fatto da corredo a “Winterland, una manifestazione che ta riscuotendo grande successo e che si trascinerà sino al completamento delle feste, Siderno superiore ha avuto i suoi momenti esaltanti con la ” Casa di Babbo Natale”, iniziativa fortemente voluta dall’Associazione “Pajsi meu ti vogghiu beni” presieduta da Claudio Figliomeni che ha saputo rendere il suggestivo Palazzo De Moja meta attrattiva di notevole richiamo per grandi e soprattutto per bambini, tant’è che le visite sono state continue, e la manifestazione prima prevista sino ala vigilia di Natale è stata allungata sino al giorno di Santo Stefano caratterizzato ancora da grande affluenza.
Un evento che ha riscosso un notevole successo e che ha vissuto, nella sostanza, sulla capacità realizzativa e sull’inventiva del folto gruppo di volontari della struttura associativa di Siderno Superiore. Claudio Figliomeni e i suoi collaboratori, sostenuti anche dalla comunità locale, hanno saputo vestire (veramente) a festa Palazzo De Moja tramutandolo nella apprezzata “Casa di Babbo Natale” dove i bambini hanno potuto vivere momenti di grande suggestione non solo colloquiando con il tradizionale vecchietto con la barba bianca che di tanto in tanto ha fatto capolino tra una visita e l’altra dei più giovani, ma anche apprezzando tutta una serie di iniziative che hanno fatto da cornice alla manifestazione, compresa anche la degustazione di buoni dolci allestiti in loco grazie ad un laboratorio di pasticceria preparato dal Bar Dolcemente di Domenico Guttà, a cui è stato dato il significativo nome di “Piccoli pasticceri sotto l’albero”.
E,poi, tante altre piccole sorprese con musiche natalizie e incontri di vario genere che si sono alternati nei saloni del Palazzo, in un corposo programma indirizzato a rivitalizzare il centro storico sidernese, che è ormai diventato uno dei più attrattivi tra i borghi antichi della Locride. E non è ancora finita, perché anche se “La casa di Babbo Natale” ha, per il momento, chiuso i battenti è già previsto che le sue porte saranno nuovamente aperte il 6 gennaio per accogliere un’ospite d’eccezione, ovvero la Befana.
La vecchietta con la scopa ha già programmato di fare una lunga visita nella “casa” dove in suo onore saranno preparate degustazioni tradizionali arricchite da zeppole e dolci per ripagarla dai regali che la vecchietta porterà per molti bambini del centro storico. Sarà una ulteriore suggestiva giornata di festa con la quale il borgo antico sidernese vuole confermare la sua grande voglia di tornare a vivere, al pari di tanti altri borghi della Locride, falcidiati dallo spopolamento ma che ,adesso, stanno ritrovando l’attenzione delle loro comunità e del grande pubblico. Gente che, sempre in numero maggiore, vuole riscoprire il fascino del grande passato dei borghi antichi; un passato fatto anche di storia, cultura e tradizioni che, piaccia o non piaccia, nessuno può cancellare. (ab)