All’Istituto Secondario di Primo Grado “Karol Wojtyla” di Isola Capo Rizzuto, ha fatto tappa La Grotta dei Piccoli, progetto organizzato dall’Associazione Culturale La Guarimba.
Il progetto, partito il 23 gennaio con l’istituto di Mendicino, si è spostato nelle settimane successive a Badolato e a Campora San Giovanni – dove è ancora in corso una volta a settimana – arrivando lunedì 13 febbraio nella scuola della provincia crotonese.
Scopo del progetto è quello di avvicinare gli studenti e le studentesse calabresi dagli 11 ai 13 anni al cinema d’animazione, permettendo loro, tramite laboratori interattivi, di ideare e realizzare interamente un cortometraggio, partendo dalle idee, dalla creazione dei personaggi con le proprie mani, passando per le varie fasi fino alla produzione e post produzione.
Il metodo utilizzato in classe per la realizzazione dei corti è quello della stop-motion: una tecnica di animazione che partendo da fotografie di soggetti inanimati, spostati di pochi millimetri ad ogni scatto, trasforma questi ultimi in video ricreando il movimento. Una serie di scatti fotografici di oggetti reali, in questo caso i personaggi della storia realizzati direttamente dai ragazzi, che prendono vita attraverso il montaggio, fatto anche questo da loro.
«Questa esperienza formativa si è inserita in un contesto di abbandono e pieno di sfide, dove molti ragazzi non conoscono alternative alla criminalità organizzata e vivono in situazioni familiari difficili, e dove l’emigrazione forzata è per molti l’unica strada possibile» dice Giulio Vita, direttore artistico del progetto, insieme al quale collaborano Valeria Weerasinghe, tutor dei laboratori, Gabriele Tangerini, responsabile scientifico, e Simone Colistra, produzione e logistica.
Grazie al progetto, finanziato dal bando “Cinema e Immagini per la Scuola”, promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione, i ragazzi e le ragazze non solo apprendono l’intero processo di realizzazione di un corto, ma soprattutto a lavorare in gruppo costruendo un ambiente sicuro in cui sono liberi di esprimere la propria opinione, rafforzando così anche la creatività e il pensiero laterale. Ciò grazie al metodo non formale Learning by doing, che permette di apprendere tramite la pratica, stimolando maggiormente i giovani, che si mostrano così più interessati nel voler apprendere le varie tecniche messe a disposizione.
L’istituto scolastico Wojtyla da alcuni anni ha intrapreso un percorso educativo innovativo, utilizzando tecnologie informatiche e metodi didattici innovativi, riducendo significativamente la dispersione scolastica, e ha accolto con entusiasmo un progetto con cui poter costruire un percorso di formazione culturale per i giovani partecipanti.
Dopo l’istituto di Isola Capo Rizzuto, La Grotta dei Piccoli farà tappa a partire dalla prossima settimana presso il Liceo Scientifico G. Berto di Vibo Valentia, concludendo il ciclo dei laboratori del progetto. (rkr)