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Palazzo Campanella

Cgil, Cisl e Uil ritirano i propri rappresentanti dall’Osservatorio contro le discriminazioni sui luoghi di lavoro

I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria, rispettivamente Angelo SposatoTonino RussoSanto Biondo, hanno annunciato il ritiro dei propri rappresentanti dall’Osservatorio Regionale contro le discriminazioni sui luoghi di lavoro.

Una scelta dovuta alla «mancata condivisione da parte nostra, nel metodo e nel merito, del modo in cui il Consiglio Regionale sta procedendo nell’applicazione della legge istitutiva dell’Osservatorio Regionale contro le discriminazioni sui luoghi di lavoro. Le procedure messe in atto confermano, infatti, il mancato coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori maggiormente rappresentative nella elaborazione delle linee guida per le attività dell’Osservatorio».

«Inoltre – hanno aggiunto – riteniamo che un organismo che dovrebbe essere super partes e operare all’insegna del pieno coinvolgimento di tutti i soggetti presenti, dovrebbe decidere nel proprio ambito a chi affidare la Presidenza dell’organismo stesso, secondo le modalità della partecipazione democratica e non in base a una decisione politica calata dall’alto».

«Comunichiamo, pertanto – conclude la nota – che non aderiremo alla convocazione della prossima riunione anche in considerazione che, per le finalità per le quali è stato istituito il detto Osservatorio, esiste già il “Comitato Regionale di Coordinamento sicurezza nei luoghi di lavoro” ai sensi del D.Lgs. n.81, art. 7 del 9/4/2008, e del D.P.C.M. del 21/12/2007, e per come previsto dalla D.G.R. n.852 del 29/12/2010. Inoltre, relativamente alle questioni afferenti le pari opportunità e la vigilanza del principio di non discriminazione, la Legge 125/1991 e il D. Lgs. n.198/2006 rinviano tali compiti e funzioni alla Consigliera di pari opportunità». (rrc)