;
La mostra d'arte "Impressione – Traccia temporanea"

ROSETO CAPO SPULICO (CS) – La mostra d’arte “Impressione – Traccia temporanea”

Domenica 6 agosto, a Roseto Capo Spulico, alle 19.30, all’Antico Granaio, s’inaugura la mostra Impressione – Traccia temporanea di Giovanni VatrellaVincenzo Paonessa, a cura di Gianluca Covelli.

Ad ogni artista è dedicata una delle due navate dell’Antico Granaio, con l’intento di creare un dialogo naturale tra i loro lavori, una narrazione per contrappunti che diventa percorso fatto più di echi e riverberi che di contaminazioni e confronti nel lasciare una traccia temporanea.

In mostra alcune delle opere più iconiche dei due artisti elaborate nel corso della loro carriera accanto ad altre progettate appositamente per l’ambiente espositivo, seguendo la modalità site-specific, allestite nell’edificio dal valore storico e identitario nel dare una buona “impressione” nel consegnare una nuova rilettura dell’avito luogo. 

L’impressione è il filo conduttore che accomuna la perfezionata ricerca artistica dei due maestri: impressione come «atto» ed «effetto» dell’«imprimere», di lasciare cioè una traccia, un’impronta su di un corpo mediante la pressione, e l’impronta stessa che vi rimane, di un dito sull’argilla, del piede sulla sabbia; anche il modo con cui rimangono impresse le lettere durante l’operazione di stampa con matrice a rilievo, di caratteri mobili. In tutte queste accezioni, il termine ormai divenuto desueto, viene recuperato nella sua peculiare funzione espressiva dagli artisti. Oggi si aggiorna prendendo in prestito l’uso che ha in etologia e diviene imprinting nel linguaggio corrente, cioè idea, opinione personale in merito a determinate congiunture suggerite da impulsi soggettivi spesso indefiniti, e della cui incertezza o scarsa consistenza il soggetto stesso si rende conto.

L’impressione come momento di riflessione e punto di partenza da cui entrambi gli artisti prendono le mosse per poi trasformare, in sottrazione o addizione, premendo dal recto o dal verso le superfici dei materiali che utilizzano per sviluppare lavori che evolvono verso forme completamente nuove e inaspettate, nel realizzare opere complesse.

Da qui l’«effetto» prodotto dall’impressione sui sensi, in modo particolare sul tatto, da condizioni esterne, che si ha dal contatto con un oggetto come viva sensazione fisica. L’effetto, l’impronta che la realtà esterna determina, col suo intervento diretto o indiretto, sulla coscienza; e quindi ogni forma di esperienza, conoscitiva o emotiva, in cui la coscienza appaia colpita dallo stimolo esterno, e presenti rispetto ad esso un atteggiamento di passività – dare, ricevere, provare un’impressione di piacere, di dolore, di spavento -lasciandosi guidare dai sentimenti immediati, senza riflessione, in relazione al giudizio che su di essa viene formulato.

AnimasvevA, emblema che contraddistingue le diverse iniziative a carattere culturale del Borgo Autentico Calabrese, presenta un’importante mostra d’arte curata dal direttore artistico Gianluca Covelli, che vede esposte nella suggestiva location, ai piedi del Castrum Petrae Roseti, diverse opere di grande formato insieme a installazioni site-specific nel creare dei veri e propri ambienti, che testimoniano con la loro presenza l’avanzata ricerca degli artisti nel tempo; opere concepite e realizzate in un prolungato arco di tempo di oltre quarant’anni di attività. (rcs)