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Corap, il sindacato Sul: «Approvare una buona legge per far star tranquilli i dipendenti»

di ALDO LIBRI – Nella giornata di ieri si è tenuta la riunione di illustrazione della proposta di legge che riguarda il Corap, presentata dall’on. Raffaele Mammoliti. A seguire vi è stato l’incontro con lo Organizzazioni Sindacali e le rappresentanze dei dipendenti al quale erano presenti, oltre al Sul, la Fp Cgile la Uil Fpl.

Tutti i partecipanti hanno sottolineato la positività di un atto legislativo che fa passare la discussione sul Corap dalla chiacchiere al confronto nell’istituzione regionale, e di questo si è ringraziato l’on. Mammoliti che si è assunto la responsabilità di mettere nero su bianco e far uscire dalle nebbie una questione annosa che ci trasciniamo da tre giunte regionali senza soluzione alcuna se non la ripetuta nomina di commissari liquidatori che non hanno prodotto alcunchè, salvo qualche piano industriale campato in aria.

Nel merito si è affrontato l’articolato di legge esprimendo perplessità su alcuni passaggi attuativi, successivamente chiariti, ma auspicando che lo spirito della legge rimanga inalterato nell’iter legislativo che dovrà affrontare.

Il Sul, rendendo merito a chi opera a soluzione di problemi che ci trasciniamo dietro da tempo immemorabile senza comprenderne il motivo, ritiene che si debba iniziare al più presto il confronto istituzionale nelle commissioni consiliari apposite e poi in aula, ossia nelle sedi nelle quali può essere perfino migliorato il provvedimento se prevale la volontà di risolvere le questioni sul tavolo.

L’approvazione di una buona legge servirebbe alla tranquillità dei dipendenti del Corap che da 6/7 anni, da quando è iniziata la discussione per la liquidazione del Corap, vivono l’incertezza del futuro lavorativo e dell’esigibilità dei crediti maturati nei confronti dell’Ente per numerosi stipendi non pagati.

Inoltre, la rapida approvazione di una buona legge, di cui quella presentata può essere l’ossatura fondamentale, consentirebbe anche di mettere in atto strumenti e soluzioni per il miglior utilizzo del personale, soprattutto a fronte degli ingenti investimenti pubblici che si devono gestire, a cominciare dal Pnrr e che le carenze di personale in genere e specializzato in particolare rende molto più difficile nell’attuazione e, quindi, nell’uso degli investimenti pubblici a scopo lavorativo e di innalzamento della qualità della vita nella nostra regione.

Insomma, sistemare la questione Corap e del suo personale è nell’interesse della Calabria che ha assoluta necessità di creare nuovi posti di lavoro indispensabili per frenare l’emorragia di trasferimenti in altre parti d’Italia e del mondo che ammontano a circa 12.000 all’anno.

Infine il Sul ha rivolto un invito all’on. Mammoliti e al Pd calabrese e nazionale perché si faccia una battaglia durissima contro tutte le leggi (in primis la Calderoli sulla spesa storica) che penalizzano fortemente il Sud e la Calabria. Basti pensare che una stima attendibile indica in 1.500 le carenze d’organico soltanto nei tre palazzi istituzionali concentrato a Piazza Italia di Reggio Calabria (Prefettura, Città Metropolitana e Comune di Reggio Calabria). Per tacere delle carenze devastanti nella sanità (mentre si aumentano gli appannaggi dei commissari di 50.000 euro all’anno), della giustizia, delle forze dell’ordine, dei ministeri e dell’Inps.

È ora cha la Calabria pretenda quanto le spetta in termini di personale, investimenti e futuro. (al)

(Aldo Libri è segretario generale regionale Sul/Calabria)