Il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo ha presentato, a Pizzo, la proposta di legge per il riconoscimento del borghi marinari calabresi.
Nel dettaglio, l’articolato normativo, prevede l’istituzione di un Registro regionale dei borghi marinari cui i centri costieri calabresi che ne abbiamo le caratteristiche possano accedere per l’ottenimento di un “marchio di qualità” finalizzato alla creazione di una rete che possa poi godere di apposite campagne di marketing territoriale, sostegno e promozione turistica.
La proposta, dichiaratamente ispirata alla storia e alle caratteristiche della cittadina costiera di Pizzo, ha già ricevuto il sostegno della consigliera regionale Katia Gentile, co-firmataria della legge, ed ha già superato un primo vaglio da parte della competente commissione consiliare di Palazzo Campanella, dove dovrebbe a breve giungere all’attenzione del Consiglio regionale per la sua approvazione.
La presentazione del progetto è avvenuta nel corso di un evento promosso dal gruppo consiliare comunale napitino Domani è Oggi, ha ricevuto il gratuito patrocinio del Comune di Pizzo, rappresentato dal sindaco Sergio Pititto e dal presidente del Consiglio comunale Francesco Procopio, ed ha registrato gli interventi di Emilio De Pasquale e Pina Federico, membri del gruppo d’opposizione. A coordinare i lavori l’esponente del movimento Liberamente progressisti Caterina Varvaglione.
«Dobbiamo valorizzare le nostre risorse – ha ricordato Lo Schiavo nel corso del suo intervento –, non basta più una narrazione retorica della Calabria. Facendo leva sui nostri tratti identitari, dobbiamo riuscire a migliorare la qualità della vita delle nostre comunità e a creare circuiti virtuosi di sviluppo».
«Quindi la cultura del mare – ha continuato – i valori tradizionali e identitari dei borghi marinari, possono essere le leve per creare un brand turistico regionale che, grazie ad azioni mirate di marketing, aiuti i comuni a superare i confini calabresi e ad avviarsi verso una forma diversa di turismo: responsabile, lento, sostenibile che abbia un marchio di qualità e che come tale sia riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo».
Parole di apprezzamento per la proposta normativa di Lo Schiavo sono arrivate nel corso degli interventi dei relatori che non hanno nascosto la loro gratitudine per «aver elevato i tratti caratteristici della comunità napitina a modello della Legge regionale».
Presenti tra il pubblico anche gli storici locali Mimmo Pacifico e Antonio Montesanti che, a loro volta, hanno posto stimolanti quesiti e aggiunto interessanti proposte.
Per il sindaco Sergio Pititto «è la storia a dire che Pizzo vanta una lunga tradizione di borgo marinaro, grazie ai suoi pescatori e alla sua naturale vocazione, rafforzata dalla presenza di un istituto Nautico di primaria importanza e di un’economia del mare che vede importanti aziende di trasformazione dei prodotti ittici».
«Ci auguriamo che questa proposta possa essere approvata dal Consiglio regionale e sostenuta con convinzione – ha detto il primo cittadino –. Ringrazio l’onorevole Lo Schiavo per questa opportunità: recuperare l’identità è il solo modo attraverso il quale noi potremo valorizzare i nostri borghi e la nostra economica legata al mare».
«Queste leggi – ha concluso il sindaco – vanno poi sostenute economicamente e noi vorremmo fare di più: valorizzare le due tonnare presenti sul nostro territorio e creare al loro interno degli spazi espositivi in cui collocare tutto ciò che è legato alla cultura del mare». (rvv)