di PINO MASCIARI – Esprimo tutta la mia solidarietà al sindaco del Comune di Botricello (Cz), Simone Puccio, per le gravi intimidazioni ricevute e per aver scelto, insieme al Direttore dell’Ufficio Tecnico, Salvatore Aiello, di contrastarle attraverso la denuncia.
L’atto stesso di ricevere un’intimidazione è un gesto distruttivo della libertà personale e lavorativa. La minaccia è un atto vile, tipico della cultura mafiosa a cui non possiamo, non vogliamo e abbiamo il dovere di non soccombere e la denuncia è l’unica arma per porre fine a questa spirale di violenza soffocante.
Contro la protervia della criminalità organizzata la risposta efficace è solo una: opporsi fermamente dicendo No alla logica della sopraffazione. Questa è l’unica strada per sgretolare progressivamente il potere della ‘Ndrangheta, costruito sull’arroganza di tenere sotto scacco tutti con la logica della paura. Un’arroganza alla quale non si può cedere e che va combattuta con gesti concreti come quello dell’Amministrazione comunale di Botricello.
La magistratura sta lavorando alacremente, ma ciò che manca ancora è una risposta collettiva, forte e decisa. Servono le denunce degli amministratori, degli imprenditori, dei commercianti: non parole generiche, ma fatti circostanziati. Questa è l’unica via per non permettere alle mafie di guadagnare ancora di più il governo del territorio. È urgente e necessario uscire dall’ambiguità e rompere il silenzio, in modo corale. (pm)