A Sersale si è svolta una giornata culturale dedicata al grande regista Vittorio De Seta. Un evento che si è svolto la mattina al Liceo Scientifico e, il pomeriggio, al Comune, con protagonisti i ragazzi delle classi quarte e quinte.
Ad intervenire il regista Eugenio Attanasio, il giornalista Luigi Stanizzi, la dirigente scolastica Giovanna Moscato e la professoressa Giovanna Pettinato come moderatrice. Ad avvicendarsi la visione di documentari, domande, curiosità e intermezzi musicali. Lo stesso Attanasio, conoscitore profondo delle tecniche cinematografiche desetiane e del messaggio che tale cinema intende trasmettere, ha accennato al libro che ha curato Vittorio De Seta/Lettere dal Sud.
Una pagina del Neorealismo italiano sicuramente, da questo momento, più apprezzata. Attanasio ha collocato l’opera di De Seta nella storia della letteratura italiana ed ha commentato i documentari proiettati agli studenti, sulla pesca del pesce spada e sulle miniere di zolfo. La dirigente Moscato, attentissima ad ogni fermento culturale, ha spiegato il senso dell’ iniziativa, confermando ancora una volta le “porte aperte” della scuola al mondo esterno. Il giornalista Stanizzi si è soffermato sulla biografia di De Seta, riferendo particolari inediti. La professoressa Giovanna Pettinato ha anche messo in luce la didattica adottata al liceo, per spronare gli strumenti ad interessarsi delle grandi personalità culturali di cui è ricco il territorio.
Nel pomeriggio, il secondo evento meritoriamente promosso dall’ Amministrazione comunale guidata dal sindaco Carmine Capellupo. La presentazione del libro su De Seta è stato lo spunto per parlare a tutto tondo del grande regista, delle sue opere, della vita privata, della madre Principessa Pignatelli, di Michele Bianchi, Martin Scorsese, della Sila, di Sersale dove De Seta andava spesso e dove sono tumulati la madre e i fratelli, di Sellia Marina dove viveva. Il sindaco Carmine Capellupo, dopo i saluti istituzionali e i ringraziamenti, ha ricordato tutto quello che il Comune ha promosso e intenderà portare avanti per ricordare De Seta; l’assessore comunale alla Cultura e Istruzione Serafina Pettinato, cihe ha lavorato per organizzare l’evento, si è soffermata dettagliatamente sull’opera del grande regista e sulle attività dell’assessorato; il presidente della Proloco di Sersale, Alessandro Galeano, con il suo consueto entusiasmo ha colto l’occasione per esaltare il regista e assicurare l’impegno dell’ associazione nel promuovere la sua figura.
Eugenio Attanasio ha presentato il libro che racchiude i mille volti del regista, soffermandosi su tanti particolari della sua vita e dei suoi film. Il moderatore Luigi Stanizzi ha messo in rilievo l’operosità dell’Amministrazione comunale e la sensibilità del primo cittadino verso i temi della cultura e del turismo, ricordando anche un altro famoso figlio di Sersale, il fotografo Tommaso Le Pera che vive a Roma ed opera nei teatri di tutto il mondo.
Il maestro e poeta Serafino Schipani ha posto domande che hanno portato ad ulteriori approfondimenti; l’ex sindaco Salvatore Torchia ha peraltro ricordato che Sersale è l’unico Comune che ha intitolato una strada a Vittorio De Seta. Dal pubblico sono stati stimolati a dare il loro prezioso contributo Antonio Bianco, presidente del Circolo Anziani, che ha ricordato come l’instancabile De Seta aveva predisposto il taglio di alberi nel suo bosco proprio una settimana prima di morire; Franco Carrozza, dipendente per tanti anni nell’ azienda agricola di De Seta, ha narrato alcuni episodi della vita del regista di cui è stato diretto testimone; il geometra Mameli Buccafurri ha rimarcato le personalità decisa e intransigente di De Seta; Renato Atzeni, presidente del circolo Nuovo Cinema Aurora, ha dato il suo contributo di ricordi legati al regista e ai suoi lavori.
Le conclusioni sono state magistralmente tratte dal primo cittadino Carmine Capellupo, che ha sintetizzato la vita e le opere del grande regista, particolarmente complesse, con parole efficaci che il pubblico e i relatori hanno molto apprezzato, ringraziandolo con un lungo applauso. (rcz)