di VINCENZO CAPELLUPO – L’invito rivolto pubblicamente dal professor Luigi Mariano Guzzo a monsignor Giancarlo Maria Bregantini, affinché egli trascorra i prossimi anni da emerito in Calabria è un invito da sottoscrivere senza dubbio alcuno. Sarebbe un modo per riannodare, rinsaldandoli, i rapporti con un uomo di chiesa con cui la Calabria e soprattutto i giovani calabresi, hanno un debito di riconoscenza dal valore enorme.
Bregantini è stato per me e per tanti giovani di questa regione un modello di impegno civile e di consapevole ripartenza, anche per la sua capacità, più unica che rara, di approcciare la nostra terra senza pregiudizio ma animato dalla volontà di comprendere prima di giudicare. E questo senza mai tentennamenti rispetto al dovere di contrasto netto alla illegalità e al crimine. Lo ha fatto in tempi in cui era meno facile di oggi indicare una prospettiva diversa per la Calabria ed i suoi giovani.
Da cattolico, inoltre, Monsignor Bregantini, ha rappresentato pienamente l’idea della chiesa di cui la Calabria ed il Sud avevano e hanno bisogno: operosa, autenticamente vicina agli ultimi e autorevole per il suo esempio e il suo impegno.
Personalmente, conservo tra i ricordi più cari le occasioni di incontro con monsignor Bregantini insieme ai movimenti giovanili e universitari, come l’associazione Ulixes della quale facevo parte, e le sue parole dense di determinazione e amore. Un motivo in più, che mi spinge oggi a condividere l’invito che gli è stato rivolto e ad auspicare che egli lo accolga. (vc)
(Vincenzo Capellupo è consigliere comunale a Catanzaro)