di FRANCO BARTUCCI – È la seconda volta che questa Associazione di carattere nazionale per il diritto allo Studio, con tutti i delegati che si occupano del diritto allo studio nelle Università italiane, ritorna a svolgere nell’Università della Calabria la sua giornata di lavoro, per merito questa volta del prof. Gianpaolo Iazzolino, delegato del Rettore Nicola Leone per il diritto allo studio nell’Ateneo calabrese e componente del Comitato esecutivo dell’Andisu, per fare il punto sullo stato del diritto allo studio per gli studenti universitari nel nostro Paese e inoltre per discutere, attraverso un workshop, sul tema dell’inclusione di genere.
Ad introdurre e moderare il workshop, organizzato in presenza e in remoto nell’University Club, è stato il prof. Gianpaolo Iazzolino, che ha dato il via presentando, per dei brevi saluti istituzionali, la pro Rettrice con delega al Centro Residenziale, prof.ssa Patrizia Piro; nonché la prof.ssa Ines Crispini, Presidente del Comitato Unico di Garanzia, un ufficio di fresca costituzione all’Università della Calabria. Un Ateneo che per le sue specificità si distingue per gli effetti della residenzialità che crea comunità.
Nel porgere il suo saluto, la pro Rettrice Patrizia Piro, ha sottolineato che il diritto allo studio è di “casa” all’Università della Calabria nel senso che con il Centro Residenziale si garantiscono tutti i servizi che fanno parte dei contenuti della stessa legge, ma dove si vive socialmente in comunità con buone pratiche comportamentali che danno valore all’inclusione e di conseguenza esportabili al territorio; dove si rispettano le pari opportunità puntando alla formazione delle persone come lavoro d’insieme.
Mentre per la presidente del Comitato unico di garanzia prof.ssa Ines Crispini, il lavoro da compiere è notevole guardando all’apparato della Pubblica Amministrazione dove le pari opportunità tardano ad essere rispettate ed applicate nel garantire forme di benessere.
«Il lavoro che ci apprestiamo a compiere nell’Università della Calabria – ha detto la presidente Crispini – è quello di costituire un presidio sulle discriminazioni e l’identità di genere, avendo una visione prospettica per il futuro mediante la creazione di un modello culturale condiviso».
Il workshop è entrato nel vivo con la relazione del prof. Vincenzo Bochicchio dell’Università della Calabria, seguito da una relazione dell’ing. Raffaele Sundas, Direttore Generale di Ersu Cagliari. Una terza relazione è stata svolta dalla dott.ssa Patrizia Mondin, direttrice Generale di Er-Go dell’Emilia Romagna. Una tavola rotonda ha chiuso i lavori dell’incontro, in cui sono stati messi a confronto le varie esperienze da parte del personale dei vari enti tra cui la stessa Università della Calabria. La giornata Andisu è poi proseguita con la riunione del Comitato Esecutivo nella sala consiglio del rettorato.
Globalmente la giornata ha dato l’opportunità di mettere in vetrina il Campus Universitario di Arcavacata, che fa dei servizi agli studenti una bandiera, testimoniata dal costante primato nelle classifiche Censis, dall’esplicito riconoscimento dei servizi e del diritto allo studio come 4° missione dell’Ateneo e dalla quotidiana dedizione di tutto il personale del Centro Residenziale, che incarna i valori costitutivi e unici dell’Università della Calabria, quale università residenziale, sanciti fin dalla sua legge istitutiva del 12 marzo 1968, n. 442.
Un po’ di storia a ritroso dell’UniCal nel rapporto con l’Andisu
La prima volta che questa Associazione nazionale si ritrovò nel Campus Universitario di Arcavacata fu nel mese di novembre del 2007, per iniziativa del prof. Pietro Brandmayr, delegato del Rettore Giovanni Latorre alla Presidenza del Centro Residenziale dell’UniCal, che in funzione di tale incarico venne eletto e nominato presidente nazionale dell’Andisu, ricoprendo pure le funzioni di vice presidente EcstA, l’Associazione europea delegata ad occuparsi del diritto allo studio nelle Università Europee.
Il tema di quell’importante incontro, che si svolse in due giorni a livello europeo, 5 e 6 novembre 2007, nel Campus dell’UniCal, riguardò: “Le residenze universitarie in Italia ed in Europa: idee nuove e confronti”. Ad organizzare l’evento fu il Centro Residenziale dell’Università della Calabria. Da precisare che il Convegno, fu preceduto nella giornata del 5 novembre dall’Assemblea generale dell’EcstA, “European Council for Student Affairs”, che si svolse nella sala Antonio Guarasci del Consiglio di Amministrazione dell’Università.
Il convegno si concluse con il Consiglio Nazionale dell’Andisu (6 novembre pomeriggio), a coronamento di un anno molto intenso per l’associazione, impegnata nella stesura e nell’approvazione di una nuova legge in materia di diritto allo studio universitario, essendo la vecchia legge 390/91 ormai superata dai nuovi ordinamenti universitari. L’Andisu riteneva che la figura dello studente universitario era poco valorizzata e riconosciuta nel nostro paese, ed i servizi connessi del tutto insufficienti, per non parlare dello sforzo finanziario ed in materia di edilizia, irrisorio rispetto alle reali esigenze di uno stato competitivo e moderno.
Non è stato un caso che il convegno si tenne all’Unical, il cui Centro residenziale veniva considerato, almeno in Italia, un modello da imitare per qualità e quantità dei servizi offerti, anche rispetto a regioni come Lombardia e Piemonte, ma molto cammino restava ancora da percorrere affinchè gli studenti si rendessero finalmente protagonisti delle proprie scelte in materia di studio, studenti “cittadini” nel senso auspicato da tempo dall’Andisu.
Poi ci fu la nomina del prof. Luigino Filice, della Facoltà di Ingegneria, che in qualità di Presidente del Centro Residenziale ebbe l’incarico di Presidente nazionale dell’Andisu nel triennio 2018/2021.
Un Convegno Nazionale del Codau
Va inoltre ricordato che nel 1998, il dott. Gaetano Princi, direttore amministrativo dell’UniCal, in funzione anche del suo mandato di Presidente del Codau (Conferenza dei direttori amministrativi delle Università italiane), organizzò nell’aula magna “Beniamino Andreatta” un convegno nazionale di due giorni facendo confluire nel Campus Universitario i direttori amministrativi degli Atenei italiani.
L’esempio dell’Opera Universitaria dell’UniCal
Ancora prima nella storia dell’Università della Calabria il diritto allo studio per gli studenti è sempre stato al centro della sua programmazione per effetto della sua caratteristica legata alla residenzialità, che nei primi otto anni se ne occupò l’Opera Universitaria, istituita, a norma di legge nel mese di dicembre 1972 dal Rettore prof. Beniamino Andreatta.
Per effetto di ciò nel 1976 il prof. Salvo Andò, non ancora parlamentare, in qualità di Presidente delle Opere Universitarie delle Università italiane, stimolato dal fratello, prof. Sebastiano Andò, docente dell’Università della Calabria nell’ambito della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, volle portare nel 1976 nel piccolo centro residenziale, all’epoca esistente nell’area di Arcavacata con le prime maisonnettes e l’edificio polifunzionale, i vari delegati delle Opere Universitarie degli Atenei italiani per far conoscere la novità del Campus universitario della prima università statale calabrese, ed affrontare in un convegno nazionale le nuove strategie per un diritto allo studio di qualità a sostegno degli studenti universitari italiani. Salvo Andò successivamente divenne un lider del Partito Socialista Italiano e ministro della difesa con il governo del presidente Giulio Amato. Dal 2004 al 2010 è stato anche Rettore dell’Università Kore di Enna.
A chiusura della giornata nazionale Andisu all’UniCal il prof. Gianpaolo Iazzolino, coordinatore dell’evento e promotore in quanto componente del Comitato direttivo e delegato del Rettore Leone al diritto allo studio, ha tenuto a dire che: «È stato un grande piacere ospitare un evento nazionale Andisu presso il nostro Ateneo, votato per costituzione genetica al diritto allo studio e ai servizi agli studenti. Abbiamo voluto con questa giornata inserirci nel solco della nostra tradizione iniziata con l’Opera universitaria di Beniamino Andreatta e continuata con l’istituzione del Centri Residenziale nel 1978, centro che ancora oggi è particolarmente fiorente e attivo per il bene della nostra comunità». (fb)