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Il Presidente albanese Bajram Begaj tra gli arbëreshe di Calabria

di PINO NANOUn Presidente parte, e l’altro arriva. La Calabria in queste ore è location privilegiata di Visite di Stato. 

Martedì è arrivato il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella per visitare il distretto agroalimentare del Cosentino, ieri, invece Primo Maggio e Festa del lavoro è iniziata la visita ufficiale del Presidente della Repubblica d’Albania Bajram Begaj alle popolazioni di tradizione arbereshe. Visita di Stato che si concluderà nel pomeriggio di domenica 5 maggio.

«Vorrei dire grazie all’Italia – questa la sua prima dichiarazione ufficiale ai microfoni della Rai, appena arrivato sul Pollino – per l’amore e l’accoglienza riservata da sempre al mio popolo, e che qui in Italia, soprattutto tra queste vostre terre in Calabria ha trovato una nuova casa e una nuova patria».

Nei fatti, il Presidente Bajram Begaj torna in Calabria a distanza di pochi mesi dall’ultima sua visita, era il mese di ottobre, per proseguire il suo tour di incontri con le comunità arbëreshe che non era riuscito a incontrare in occasione della sua prima visita. Una vera e propria “Visita di Stato”, dunque, che parte ufficialmente dal suggestivo borgo arbëreshe di Civita, con cui di fatto è iniziato il giro di incontri con le diverse comunità arbëreshe residenti nel Parco Nazionale del Pollino.

“Con la visita del Presidente Bajram Begaj -dice Gianluca Gallo, Assessore alle Minoranze Linguistiche della Regione Calabria- si rafforza il patto di amicizia, collaborazione e sviluppo tra l’Albania e la comunità arbëreshe calabrese e, più in generale, con la Calabria e l’Italia tutta. Ancor più importante è l’impulso che da essa deriva in termini di tutela e valorizzazione di un patrimonio storico e culturale unico, simbolo di una tradizione da difendere dai processi di mercificazione tipici dei tempi moderni, per continuare ad essere motore di democrazia e libertà. Un’occasione dunque- conclude Gianluca Gallo- di fondamentale importanza e grande valore, da cogliere e trasformare in modello virtuoso”.

Ieri, Primo Maggio, il Presidente Bajram Begaj ha visitato prima le comunità di Acquaformosa, Firmo e Lungro, poi nel pomeriggio ha incontrato ufficialmente il Vescovo dell’Eparchia, mons. Donato Oliverio, e con cui il Presidente Begaj ha da sempre un rapporto continuo, che non è solo un rapporto diplomatico ma soprattutto personale e intenso, e sotto il profilo istituzionale assai significativo.

Un incontro solenne questo di Lungro, così raccontano quanti erano presenti ieri sera allo scambio di saluti, tra il Capo di Stato albanese e il rappresentante di Santa Romana Chiesa, sotto la cui giurisdizione e guida spirituale gravitano migliaia di famiglie arbereshe. 

Dopo Lungro, la delegazione presidenziale si è quindi spostata a Firmo, per partecipare qui ad una delle cerimonie folkloristiche più belle della tradizione arberesche, la danza delle Vallje, che sono forse la danza più iconica di questo popolo così fiero delle proprie radici e della propria storia.

Al suo arrivo sul Pollino, a ricevere ufficialmente il Capo di Stato Albanese è stato insieme a Gianluca Gallo anche il Commissario delle Minoranze Arbereshe di Calabria, Ernesto Madeo che oggi parla di «un incontro che rende onore alla nostra terra con questa sua nuova visita, ma che non esaurirà però il suo tour di incontri tra le nostre comunità, tanto da riportarlo ancora da noi in Calabria anche il prossimo anno, nel 2025». 

Ernesto Madeo parla di «un segnale di grande attaccamento, questo di Bajram Begaj verso il popolo arbëreshe calabrese, che sente fraternamente vicino e a cui offre tutta la sua vicinanza. Sono certo che anche questa esperienza rappresenterà un’altra pietra miliare del nuovo percorso che la Fondazione sta tracciando da poco più di un anno. Passaggi di visione e operatività che devono vedere uniti in un unico organismo tutte le diverse sensibilità presenti nella nostra Arbëria».

Oggi, 2 Maggio la visita del Presidente Begaj prosegue a San Martino di Finita, altro comune della provincia di Cosenza, e poi a seguire, farà tappa tra le comunità di San Benedetto Ullano e Cerzeto, dove il Presidente svelerà un enorme murales ed inaugurerà il nuovo Municipio.

Ma il clou di questo intenso programma si avrà domani, venerdì 3 maggio, con la celebrazione di un evento molto atteso in tutta l’area dei Balcani. 

Parliamo del centenario di Anselmo Lorecchio a Pallagorio, località arbëreshe del crotonese, che ha dato i natali ad una delle maggiori personalità che ha ispirato la rivoluzione che ha portato all’indipendenza albanese. A rendere unico il programma di questo centenario così speciale, due appuntamenti culturali molto importanti.

Primo, un convegno sulla figura e l’opera di Anselmo Lorecchio, coordinato dalla Fondazione universitaria “F. Solano”, con la partecipazione di autorevoli docenti e ricercatori di alcune università italiane e albanesi. Secondo, il grande concerto in onore del Presidente Begaj, che nell’occasione riceverà la cittadinanza onoraria del Comune di Pallagorio, da parte della Fanfara 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”. Da aggiungere un solo dettaglio, alla manifestazione di Pallagorio, oltre alla presenza del nostro Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, e del Presidente della Repubblica albanese, ci saranno presenti anche altissime autorità delle Repubbliche del Kosovo, della Macedonia del Nord e del Montenegro. 

Ma la visita del Presidente Begaj proseguirà anche sabato, giornata dedicata alla gente e al comune San Basile, sempre in provincia di Cosenza anche qui. E qui il Capo di Stato Albanese inaugurerà una grande statua di Skanderbeg, in una giornata di festa che vedrà la presenza e la partecipazione di tante altre comunità arbëreshe provenienti da diverse altre regioni d’Italia.

Infine, il Presidente Begaj approfitterà della sua permanenza in Calabria per partecipare anche ad altri due eventi molto speciali, il primo a Santa Sofia d’Epiro, il secondo a Lamezia Terme dove svelerà personalmente due busti del loro eroe nazionale, opere d’arte che lo stesso Presidente Begaj ha donato alle due amministrazioni comunali, «per sottolineare- si legge in una nota ufficiale della visita di Stato-  il suo apprezzamento verso l’opera associativa dei giovani della frazione di Zangarona».

A seguire dall’inizio fino alla fine la visita del Presidente d’Albania ci sono le telecamere della Rai, «per uno prossimo speciale Tv legato alle nuove disposizioni del nostro Contratto di Servizio – dice il direttore di Sede Massimo Fedele – e che permetteranno alla Rai di mandare in onda i primi programmi in lingua originale, dunque rigorosamente in arberesche».

Una conquista di immenso valore sociale e antropologico. (pn)