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Al via i tirocini dei futuri infermieri negli ospedali di Cosenza e Provincia

Al via i tirocini dei futuri infermieri negli ospedali di Cosenza e Provincia

di FRANCO BARTUCCIL’Università della Calabria ha presentato, presso il chiostro del complesso monumentale di San Domenico di Cosenza, l’avvio delle attività di tirocinio per i 100 studenti frequentanti il corso di laurea di Scienze Infermieristiche.  A partire da questo mese e fino a settembre, con una pausa ad agosto, gli oltre 100 studenti frequentanti il primo anno di tale corso saranno impegnati, a rotazione mensile, in diverse strutture sanitarie locali della Provincia di Cosenza.

Alla presentazione sono intervenuti oltre al rettore dell’Unical, Nicola Leone, il commissario dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, Vitaliano De Salazar, il direttore generale dell’Asp di Cosenza, Antonio Graziano. Le informazioni operative sono state fornite dalla direttrice del dipartimento di Farmacia e Scienze della salute e della nutrizione, Maria Luisa Panno, dal coordinatore del corso di laurea in Infermieristica, Ivan Casaburi, e dal responsabile delle Attività formative professionalizzanti e di tirocinio, Nicola Ramacciati.

A questo punto come giornalista consapevole della storia dell’Università della Calabria e del suo rapporto con il territorio è il caso di fare delle puntualizzazioni importanti. Finalmente una bella notizia relativa, sia per il corso di laurea in Scienze Infermieristiche che per quello di Medicina e Chirurgia Tecnologie Digitali, che con le attività di tirocinio nelle strutture sanitarie entra in queste una ventata nuova di giovani e che va ben accolta da chi già vi presta servizio.

Del nuovo clima ne guadagnerà l’ambiente e mi auguro il servizio di accoglienza, a cominciare dai pronti soccorsi, supportato da un buon servizio di assistenza sociale. Argomenti e comportamenti che vanno ben preparati in sinergia sia dall’Università che dall’Azienda Ospedaliera “Annunziata” (Policlinico universitario in base agli accordi sottoscritti) e dall’Azienta Sanitaria Provinciale (Asp) di Cosenza.

Tutto questo porta e richiama il dovere di risolvere una volta per sempre ed in modo definitivo il problema della creazione della nuova Cosenza, che può essere tale con l’inserimento immediato del territorio di Montalto Uffugo ed in particolare l’area di Settimo, dove il progetto strutturale Gregotti dell’Università della Calabria ne stabilisce la chiusura con la nuova stazione ferroviaria sull’asse Cosenza/Paola/Sibari. Il venir meno a tale disegno costituisce la creazione di una ferita insanabile per la stessa Università, che una classe politica moderna ignara della sua storia, ne continua a bloccare la sua realizzazione come pensata dai padri fondatori, bloccando lo sviluppo e la crescita economica e sociale dell’interno territorio che vi gravita attorno.

Infine resta il problema della collocazione del nuovo ospedale dell’area del cosentino che deve essere pensato tenendo conto dell’ampliamento del territorio  della nuova città della Media Valle del Crati e della creazione all’UniCal dei due corsi di laurea di Medicina e Chirurgia TD e Scienze Infermieristiche.

Il rettore dell’Unical, Nicola Leone, intanto  nel suo intervento introduttivo, ha sottolineato l’importanza di quest’attività, che prevede obbligatoriamente 1800 ore di tirocinio per ciascuno studente, e che, seppur indirettamente, darà un contributo concreto anche all’assistenza sanitaria con la presenza nelle corsie ospedaliere: «Un fatto significativo – ha spiegato il Rettore – per un corso di laurea appena avviato e che già sta ricevendo apprezzamento da parte degli studenti e del mondo sanitario. I tirocinanti già dal prossimo anno diventeranno circa 300, mentre a regime saranno più di 500, un numero importante di giovani che non solo si apprestano a diventare alfieri di una nobile professione ma che, con la loro presenza nel centro storico, contribuiscono a rivitalizzare questa importante parte della città». 

Dove si svolgeranno i tirocini

Tutti gli studenti hanno già frequentato laboratori professionalizzanti di simulazione per prepararsi al meglio a questa fase del loro percorso e rendersi utili nelle strutture che frequenteranno. Le sedi di tirocinio sono state individuate in base agli obiettivi formativi del primo anno e alle specificità delle strutture ospedaliere e sanitarie del territorio.

Si tratterà delle strutture attive nell’ Azienda ospedaliera, a Cosenza e Rogliano, dell’Inrca, e presso reparti degli ospedali dell’Asp a Paola, Castrovillari, Rossano-Corigliano, San Giovanni in Fiore, Praia a Mare, Cetraro e nei distretti di Rende, Cosenza, Scalea, Paola, Cetraro, Rossano, Corigliano, Castrovillari, Amantea, alcuni dei quali sono zone di residenza degli stessi tirocinanti.

Gli studenti saranno affiancati, sin dall’inizio, da un infermiere-guida di riferimento, con un rapporto 1 a 1. Questo consentirà loro di essere seguiti durante l’intero orario di turnazione, favorendo così un apprendimento pratico e assistito. A tal fine, tra marzo e maggio di quest’anno, 280 infermieri dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza hanno partecipato a uno specifico corso di aggiornamento sul ruolo della guida di tirocinio, tenuto dal responsabile delle Attività formative, Nicola Ramacciati, insieme ad alcuni tutor professionali del corso di laurea in Infermieristica. Il corso, caratterizzato da un elevato grado di interazione e apprezzamento da parte dei partecipanti, sarà presto esteso anche all’Inrca e all’Asp di Cosenza.

Inoltre, per prepararsi al meglio a questa fase fondamentale del loro percorso formativo, gli studenti hanno frequentato nel mese di maggio laboratori professionalizzanti presso l’Università, con 5 postazioni di simulazione dotate di appositi manichini e trainer. Ciò ha consentito loro di esercitarsi in sicurezza, a piccoli gruppi e sotto la guida di tutor professionali dedicati. Infine Il corso di Infermieristica, aderisce all’iniziativa dell’associazione Slow Medicine “#buongiornoiosono”.

La campagna, che prende spunto da #hellomynameis, iniziativa lanciata nel Regno Unito da Kate Granger, medico, ammalata di tumore, dopo una sua esperienza in ospedale, ha l’obiettivo di ricordare a tutti i professionisti della salute l’importanza di presentarsi con il proprio nome e il proprio ruolo quando si incontra un paziente, come primo passo per instaurare una relazione di fiducia.   (fb)